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Before 2020-1-16

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Vaters Land

Vaters Land
[2001]
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Vaterland, Vaterland
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 20:53
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Flowers of freedom (a song for Kurdistan)

Pino Libonati
Flowers of freedom (a song for Kurdistan)

IN MORTE DELLA PRIGIONIERA POLITICA CURDA NURCAN BAKIR


(Gianni Sartori)

La prigioniera politica Nurcan Bakir (47 anni di età, in carcere da 28 anni e gravemente ammalata) si è tolta la vita in cella per protestare contro la repressione nelle carceri turche e denunciare le condizioni indegne in cui versano i detenuti. Contro la sua volontà Nurcan era stata trasferita dal carcere femminile di Gezbe a quello speciale di Burhaniye, prigione chiusa di tipo T che sorge nei pressi di Mardin (provincia Balikesir, nella regione di Marmara). Una ritorsione – tale trasferimento - per la sua partecipazione allo sciopero della fame di massa indetto l'anno scorso per protestare contro l'isolamento totale imposto al leader curdo Ocalan. Al suo rilascio definitivo mancavano ancora due anni e lei si era quindi rivolta alla Corte di Giustizia Europea per i Diritti Umani affinché, date le sue condizioni... (Continues)
Gianni Sartori 2020/1/16 - 19:10
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Das Land, in dem ich leben will

Das Land, in dem ich leben will
[2017]
Parole e musica di Bodo Wartke
Ich hab‘ den Eindruck, dass das, was die ganze Welt
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 18:58
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Le ceneri

Le ceneri
"L'obbedienza chiede troppe lacrime inghiottite
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 17:27
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Luciferian Towers

Luciferian Towers
La foto raffigura The Silver Mt. Zion Memorial Orchestra & Tra-La-La Band, un progetto parallelo messo in piedi da Menuck con alcuni membri dei GY!BE
2020/1/16 - 17:02

Manù dorme sotto i ponti

Manù dorme sotto i ponti
Mimmo Mòllica 'traduce' in filastrocca «L’infanzia tradita di Manuel. A 10 anni già un clochard», titolo di un toccante articolo pubblicato su «La Stampa» da Lodovico Poletto. Manù dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino, quando il traffico inizia a farsi intenso e il rumore troppo forte, si alza e trascina la sua giornata avanti e indietro per la città. Manuel è l’unico bambino della città che non ha una casa, e nemmeno una baracca con una stufa e un letto dove andare a dormire quando la temperatura, di notte, scende sotto zero. Il suo tetto è il porticato di un palazzo a due passi dal centro.

«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (Continues)
Manù dorme sotto i ponti,
(Continues)
Contributed by River 2020/1/16 - 14:47
Song Itineraries: Bridges
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Imidiwan win Sahara

Imidiwan win Sahara
Such a powerful and beautiful song.
Edward Adams 2020/1/16 - 08:44
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Cambiamento

Cambiamento
Album: Ergo sum (2013)
Non c'è niente da capire, nulla di particolare
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 00:03
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Barabba

Barabba
(2015)
Album: Qui e ora


Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?

Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.

ondarock
Indulgi all'odio, alla divisione, mentre la tua testa non ce la fa più
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 23:11
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
3a. La "Bella Ciao del femminicidio"
3a. The "femicide's Bella Ciao"


Versione contro il femminicidio del coro delle Mondine di Porporana, Ferrara.
Calendario civile (2019)

BELLA CIAO DEL FEMMINICIDIO
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 19:52
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Tempo di virgole

Tempo di virgole
2004
Album: Bonora
È un tempo di virgole
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 18:42
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L'unico bacio

L'unico bacio
Nude (2015)
Senza perdere la tenerezza
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 15:14
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L'indifferenza

L'indifferenza
Nude (2015)
Hai visto di tutto
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 15:04
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Filo spinato

Filo spinato
Nude (2015)
Filo spinato corre sul confine
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 14:31
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Bellemilia

Bellemilia
Bisogna vivere (2013)

feat. coro della chiesa di Poggio Renatico

BELLEMILIA
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 13:32
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Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento

Auschwitz, <i>o</i> Canzone del bambino nel vento
ROMENO / ROMANIAN / ROUMAIN / ROMANIA [2]
Versione romena di Liana (L. Trans.)
Romanian version by Liana (L. Trans.)
Version roumaine de Liana (L. Trans.)
Lianan tuntematon romaniankielinen käännös (L. Trans.)
AUSCHWITZ
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 13:24
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Tissnant in chatma nine

Tissnant in chatma nine
Beautiful and triste at the same time
2020/1/15 - 12:29
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Non mi rappresentate

Non mi rappresentate
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani

Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Cadono i governi come fossero birilli,
(Continues)
Contributed by Daniela -k.d.- 2020/1/15 - 11:19
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Maria coraggio

Maria coraggio
Il video è un capolavoro e la canzone è da brividi. Conoscendo i fatti cui rende omaggio il suo valore cresce esponenzialmente. Pochi cazzi, i Litfiba (tra luci e ombre) sono il miglior gruppo italiano mainstream del panorama attuale.
truejustice2013@yahoo.it 2020/1/15 - 08:40
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Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]

Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
PROPOSTA DI MODIFICA AL TESTO
di Alberto Musmeci

Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
MALARAZZA
(Continues)
Contributed by Alberto Musmeci 2020/1/14 - 12:14

Filastrocca di un piatto di plastica

Filastrocca di un piatto di plastica
I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura, una guerra.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.

«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.

"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)
Di plastica un piatto
(Continues)
Contributed by River 2020/1/14 - 09:31
Song Itineraries: War on Earth
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Pippo non lo sa

Pippo non lo sa
Mio papà mi ricordava che " Pippo non lo sa " a Milano voleva dileggiare i " Mosquito " che volavano sul nord Italia ...
Claudio Ascari 2020/1/13 - 22:07
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Spielzeugland

Spielzeugland
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986


Dialogue Maïeutique

Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (Continues)
AU PAYS DES JOUETS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/1/13 - 18:13
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Ai mamà

Ai mamà

QUANDO LO STATO SI AUTOASSOLVE: NESSUN COLPEVOLE PER LA MORTE INGIUSTA DI REMY FRAISSE

(Gianni Sartori)

L'8 gennaio i magistrati della corte d'appello di Tolosa responsabili dell'inchiesta sulla morte di Remy Fraisse hanno stabilito che nessuno doveva essere perseguito per il tragico evento. Il giovane militante ecologista – 21 anni - era rimasto ucciso da una granata esplosiva nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014 mentre protestava contro la costruzione di una diga a Sivens (Tarn). Nonostante le richieste in tal senso degli avvocati della famiglia di Remy, i giudici hanno sostanzialmente evitato di procedere ad una nuova ricostruzione dei fatti e di interrogare il prefetto in proposito. Un “non-luogo a procedere” nei confronti del gendarme responsabile (con cui si confermano e sottoscrivono le conclusioni a cui era giunto il giudice nel gennaio 2018) che chiude definitivamente... (Continues)
Gianni Sartori 2020/1/13 - 17:55
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A Gaza

A Gaza
2014

Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (Continues)
Ecco, se mi adattassi a una poesia ragionevole,
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 09:30
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Gli occhi neri di Julia Cortez

Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)

l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.

La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.

Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (Continues)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 06:11




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