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Before 2016-8-13

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Drifting Through the Days

Drifting Through the Days
ANDANDO ALLA DERIVA GIORNO DOPO GIORNO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/13 - 17:41
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Da lontano

Da lontano
2016
Perle d'insaggezza
C’è chi c’ha piccoli problemi in famiglia invece io la mia famiglia non so neanche dove sta
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/13 - 15:30
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Homeless Blues

Homeless Blues
BLUES DEI SENZA CASA
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/13 - 13:59
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One Day

One Day
UN GIORNO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/13 - 11:21
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One Word (Peace)

One Word (Peace)
UNA PAROLA (PACE)
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/12 - 23:37
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Foutez-nous la paix (Chanson des enfants)

Foutez-nous la paix  (Chanson des enfants)
Comment acheter l'album de Fugain:
Un jour d’été dans un havre de paix
Salut
B.B. 2016/8/12 - 23:03
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High Society

High Society
2016
High Society EP

Parla del capitalismo e del tentativo di spezzare le catene che questa società si è creata. Un titolo dalla duplice lettura. High come drogato, perché negli Stati Uniti lo siamo tutti. Ma High Society è anche il film con Satchmo, Louis Armstrong, preferito da mio padre". Le note redatte per il sito ufficiale a proposito di High Society, spiegano come spezzare le catene: "Concentratevi su cosa vi rende felici e disconnettetevi da tutto il resto. Una profezia che si autoavvera. Ha salvato la mia vita, può salvare la vostra. Se lo volete".
repubblica.it
I've been a cog in the wheel, spinning for the big machine
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/12 - 23:02
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It's a Sin

It's a Sin
Bravissimi: non è mai tardi per pentirsi delle proprie malvagità, se ci si vede prigionieri del peccato e condannati alla tenebra eterna...![*]

[*]Citazione oscenamente facile per i fiorentini che leggono.
Io non sto con Oriana 2016/8/12 - 21:48
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Donald Trump Makes Me Wanna Smoke Crack

Donald Trump Makes Me Wanna Smoke Crack
2016
High Society EP


Come distruggere Donald Trump e diventare celebre con una canzone
Da autore per altri, il musicista svedese Daniel Ledinsky al vertice delle top ten dei brani più virali su Spotify con 'Donald Trump Makes Me Wanna Smoke Crack'. Una canzone sull'America di oggi e sul pericolo rappresentato dal "sogno" di nuova grandezza spacciato dal candidato repubblicano alla Casa Bianca

PAOLO GALLORI
03 Agosto 2016

Neil Young, Adele, Rolling Stones, la famiglia di Pavarotti, Queen, Aerosmith, Rem. Sono tutti accomunati da una richiesta: "Donald Trump la smetta di usare la nostra musica per la sua campagna elettorale". Bene, è vicino il giorno in cui sarà Trump a chiedere che qualcuno la smetta di usarlo, o meglio, di cantarlo in termini non proprio lusinghieri per farsi strada nel music business. Perché il giochetto sta riuscendo alla grande a Daniel Ledinsky, svedese, musicista... (Continues)
Money, money
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/12 - 20:35
Song Itineraries: Donald Trump
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Killin' Time

Killin' Time
AMMAZZANDO IL TEMPO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/12 - 14:24
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È qui il martello che batte le ore

Anonymous
Nel disco di Nanni Svampa “I donn a lavurà e num a soldà” 1977 e poi anche nella sua raccolta “Milanese: Antologia della canzone lombarda”
Il commento che segue è tratto dal libro di Svampa “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, 1977 (ultima riedizione 2007)

Milanese

Villotta lombarda che riprende il tema del soldato che parte e deve lasciare la morosa. Al tono alquanto funereo del giovanotto la ragazza risponde "di passione non sono mai morta... né questa volta non morirò". In questa, come in altre canzoni popolari, la donna sconvolge le presuntuose previsioni dell'uomo che la vuole addirittura pronta a “morire di la passione" ed afferma un‘indipendenza che a quei tempi era privilegio solo delle donne del popolo, lavoratrici quanto gli uomini e quindi più emancipate delle loro contemporanee borghesi.
Nata nella seconda metà dell’800, questa canzone e cantata ancora... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/8/12 - 09:13
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Maggie Holland: Black Cat

Maggie Holland: Black Cat
Un saluto lupino dalla Puszcza Białowieska (in Polonia verso Belorussia)

Tu też są czarne kiciorki

Od łowców bobrów

Krzyś % Mario
krzyś 2016/8/12 - 01:29
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Aida

Aida
Caro Lucini, Rino non era un compagno; e non gli piaceva essere nè collocato nè classificato. A lui gli ideali della sinistra (e della politica in generale) non interessavano, in un periodo dove ai cantautori era richiesto di schierarsi. Lui era uno spirito libero. E scriveva testi che sentiva profondamente. Un poeta, un menestrello ed un eroe; Rino ha avuto un grande coraggio a denunciare certe verità scomode e certi personaggi, sia pure in alcune canzoni metaforicamente, mentre in altre con nomi e cognomi. E questo coraggio l'ha pagato caro. Le sue canzoni sono oggi più che mai attuali.
Shimaine 2016/8/12 - 00:19
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Soldiers

Soldiers
SOLDATI
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/11 - 23:47

Cossa dirà la mia morosa

Anonymous
“La coscrizione obbligatoria, iniziata con la rivoluzione francese, si fece sentire pesantemente in Italia al tempo della dominazione di Napoleone I che, con tutte le guerre che faceva, aveva un gran bisogno di soldati. A quest'epoca risalgono molti canti militari non solo lombardi (si pensi ad esempio alla bellissima canzone toscana Partire partirò partir bisogna, cosi diffusa e cantata ancora nell'ultima guerra). Tutti sono improntati ad una rassegnata inevitabile obbedienza ed al dolore del distacco dai parenti e dalle “morose”. Alcune di queste canzoni saranno poi cantate, tal quali o con piccole varianti, in tutti i periodi in cui più acuto ridiventerà il problema della partenza per la guerra.
Riportiamo per prima questa 'Cossa dirà la mia morosa?' perché, pur essendo stata raccolta da Gian Battista Bolza (autore di 'Canzoni popolari comasche', 1867) nel 1864 nel Comasco, veniva già... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/8/11 - 22:57
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El alma llena de banderas

El alma llena de banderas
DIE SEELE VOLLER FAHNEN
(Continues)
Contributed by KahEsDeh 2016/8/11 - 22:08
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Earth Dies Screaming

Earth Dies Screaming
Un vento secco e caldo è l'unica cosa che spezza la quiete
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/11 - 18:39
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Je suis humain

Je suis humain
Écrite suite aux attentats de janvier 2015 à Paris et illustrée par un dessin de Jim d'après le Grand Duduche de Cabu.
Y'a une seule cartouche d'encre noire
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/11 - 14:39
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Migrant

"Migrants" : juste un mot à la une de tous nos journaux...
Mais derrière ce mot, il y a des hommes, des femmes, des enfants qui fuient les massacres et la guerre. Depuis 2000, c'est 22 000 personnes qui seraient mortes en tentant de gagner l'Europe (source Le Monde / The Migrants Files).
En 2014, 75% de ces réfugiés, morts dans le monde, ont péri en Méditerranée.
En hommage à toutes ces victimes de l'horreur, voici la maquette d"une nouvelle chanson : "MIGRANT"... que j'avais envie de partager avec vous...
Cette chanson sera dans sa version studio dans le prochain album "SOUS MON CHAPEAU" prévu à l'été 2016.

Dal Sito ufficiale
Je n'ai plus de terre
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/11 - 14:24
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Aqualung

Aqualung
traduzione emozionante....finalmente
2016/8/11 - 11:52
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No Depression (in Heaven)

No Depression (in Heaven)
I cuori degli uomini stanno deperendo di paura,
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/11 - 11:24
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Madiba

Madiba
Triste est mon cœur, ce soir
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/11 - 09:09
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Streets of Sorrow

Streets of Sorrow
STRADE DEL DOLORE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/10 - 23:49
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Povero Matteotti

Anonymous
Povero Matteotti
Scopro ora che struttura e melodia di “Povero Matteotti” (ma anche di Povero Pinelli e della Ballata per Franco Serantini) derivano da un canto di fine 800 che potrebbe benissimo essere inserito come CCG, o almeno come Extra.

Infatti, Povero Cavallotti, di autore anonimo, celebrava la figura di Felice Cavallotti (1842-1898), garibaldino, poeta e drammaturgo, leader indiscusso dell’Estrema Sinistra storica nell’Italia pre-giolittiana, lottatore sociale, libertario, anticlericale, antiautoritario, anticolonialista, sempre in fila contro la corruzione diffusissima tra i dirigenti della Destra ma anche della Sinistra storica, quella di Francesco Crispi.

All’epoca gli uomini in vista, quelli più esuberanti, erano soliti regolare i torti subiti, veri o presunti, a duello, che però raramente si rivelavano letali per uno dei contendenti. Anche il Cavallotti ne fece più di una trentina, vincendone... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/8/10 - 15:08
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Gramsci è morto in prigione

Gramsci è morto in prigione
[1970?]
da "La Vivazione"
Testo trovato nella Raccolta di canti politici per il corso di Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio

Sono costretto ad attribuire questo brano ad anonimo perché la fonte (l’unica – mi pare – in Rete) non ne precisa l’autore.
Potrebbe però trattarsi della stessa Giovanna Marini, ma non sono riuscito a trovare riferimenti precisi nella sua sterminata discografia. Lei si è occupata del grande intellettuale comunista ma mettendo in musica le poesie di Pasolini dalla raccolta “Le ceneri di Gramsci”. La scrittura del testo che segue non è certamente pasoliniana.
Ho datato il brano al 1970 per il riferimento al tentativo di colpo di Stato – quello organizzato dal “principe nero”, il nazifascista Junio Valerio Borghese – che viene fatto in una delle ultime strofe.
Gramsci è morto in prigione
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/10 - 13:24
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I superstiti

I superstiti
[2010]
Parole e musica di Jacopo Incani
Nell’album “La macarena su Roma”
Sono andato a lavoro lunedì
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/10 - 11:42
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Ho visto le macchine

Ho visto le macchine
[1978]
Parole e musica di Giovanna Marini
Il brano che chiude la cantata intitolata “La grande madre impazzita” (Dischi del Sole, 1979), per cinque voci femminili e il trio di musica improvvisata “S.I.C.” (Schiaffini, Iannaccone e Colombo)
Presente anche in “Cantate de tous les jours” (Le Chant Du Monde, 1980), registrazione dal vivo al teatro J. Philippe di Saint Denis, Parigi.
Testo trovato nella Raccolta di canti politici per il corso di Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio

Non so a quale episodio preciso si riferisca questo brano. Considerato però che è ambientato a Roma, in centro, nei pressi della Rinascente, e visto che nella “Cantate de tous les jours” è contenuto pure un brano dedicato ad Ulrike Meinhof, è possibile che si tratti dei violenti scontri che si verificarono nell’ottobre del 1977 in piazza Fiume, dove aveva sede l’ambasciata tedesca, alla... (Continues)
Ho visto le macchine bianche nere e blu, sarà stato l’altr’anno o l’altro ieri
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/10 - 09:36
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O cara mama

Anonymous
O cara mama
O CARA MAMMA VIENIMI INCONTRO
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/10 - 08:28
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LavoStiroLavo

LavoStiroLavo
Version française – LAVE REPASSE LAVE – Marco Valdo M.I. – 2016
Chanson italienne – Lavo stiro lavo – Giovanna Dazzi – 2010



La chanson, Lucien l’âne mon ami, tu le sais, n’est pas toujours un chant de gloire, un péan du guerrier vainqueur. Il est d’autres chansons qu’on ne peut méconnaître, même si – à première vue ou à première audition – elles ne concernent que des moments, des gestes ou des sentiments obscurs ou minuscules, des choses ordinaires, trop ordinaires pour être dites ou, a fortiori, chantées. Pourtant, on aurait bien tort de les ignorer et plus encore, de les mépriser. Ne fût-ce que parce que la Guerre de Cent Mille Ans s’y reflète dans ces moments, ces gestes, ces sentiments, ces choses plus sans doute encore que dans les autres, car ces instants, gestes, sentiments, choses ordinaires sont de loin les plus fréquents et les plus nombreux, de façon écrasante. Sous leur apparence... (Continues)
LAVE REPASSE LAVE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/8/9 - 23:08
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Benzodiazepina

Benzodiazepina
La panchina di Andrea Soldi, in piazza Umbria a Torino, vandalizzata nei giorni scorsi, è stata dipinta di rosso con la scritta "Andrea faremo tutto il possibile affinchè quello che è successo a te non accada mai più."
B.B. 2016/8/9 - 22:13
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In del Trisòld

Anonymous
In del Trisòld
[1880s]
Canzone dei militanti socialisti milanesi
Sull'aria di “Sèmm in vun, semm in dú", canto numerativo ottocentesco, una marcetta militare ancora molto popolare durante la seconda guerra mondiale.
Il testo - prima ancora di riscontrarlo sul solito ottimo Il Deposito – l'ho trovato sul libro di Nanni Svampa “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, la cui prima pubblicazione risale al 1977 (riedito giusto 30 anni dopo)

Nell'interpretazione del Nuovo Canzoniere Milanese, la canzone fa parte della raccolta discografica "Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari", rappresentazione popolare in due tempi a cura di Gianni Bosio e Franco Coggiola (1971)

Queste due quartine in dialetto milanese sono un po' figlie (o forse madri?) del famoso Inno dei lavoratori di Filippo Turati, che l'autore presentò pubblicamente... (Continues)
In del Trisòld in via Buchètt
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/9 - 21:56
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No More War

No More War
BASTA GUERRE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/9 - 21:12
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Giuda nella neve

Giuda nella neve
Forse con un testo più lungo sarebbe stato il massimo. Comunque grandissima canzone. Bravi LUF
Rosario 2016/8/9 - 18:57
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Santa Marinella

Santa Marinella
Qualcuno, in quello stesso blog, ha ritradotto il testo:
Questa storia, ha un'unica morale:
(Continues)
Contributed by pol 2016/8/9 - 18:44
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Only A Hobo

Only A Hobo
SOLTANTO UN BARBONE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/9 - 17:48
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Hungry Planet

Hungry Planet
PIANETA AFFAMATO
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/9 - 14:46
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No More Auction Block For Me (Many Thousands Gone)

Anonymous
No More Auction Block For Me (Many Thousands Gone)
https://youtu.be/lqQBc76Abj0
Non più aste per me,
(Continues)
Contributed by Francesco P. 2016/8/9 - 13:52
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L'orologio

Anonymous
L'orologio
La canzone è stata scritta per ricordare quando un tempo il campanile scandiva ogni segnale: funzioni, incendi, calamità e tutti i cittadini si regolavano con quello. Una volta, pochi potevano permettersi il lusso di possedere un orologio, lo possedeva però il padrone così poteva "rubacchiare" qualche minuto in più di lavoro alle mondine a meno che il vento non portasse di lontano il rintocco dell'ora che diceva fine all'estenuante fatica. Ma le mondine si regolavano anche in base alla posizione del sole e qualora l'orario non fosse stato rispettato, cantavano in faccia al padrone che erano decise a "lasà l'erba e a sciancà al ris" e al padrone non restava che accontentarle.

Testo tratto dal libro Riseri dal me coeur
Di D. Massa, R. Palazzi e S. Vittone

Dal sito :Ecomuseo delle terre d'acqua
L'orologio, l'orologio, l'orologio per favore chi lo tiene
(Continues)
Contributed by adriana 2016/8/9 - 12:52
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I Ain't Got No Home (In This World Anymore)

I Ain't Got No Home (In This World Anymore)
Casa non l'ho più, devo andare in qua e in là
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/9 - 11:50




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