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Rêve de çà

Rêve de çà
Rêve de çà.

Chanson freudienne – Rêve de çà. - Marco Valdo M.I. – 2009

Une chanson freudienne, une chanson d'amour-haine révèle les rêves incendiaires qui traversent les nuits des prisonniers, ou des blessés, ou des enfermés... Car l'homme est l'homme et la femme, la femme. Et le sexe empêché par la porte revient par la fenêtre.

Rêves moites, rêves humides, rêves brûlants, rages subites envahissent les nuits torrides du solitaire qui n'est pas de bois. « Quand je pense à Fernande... », disait Tonton Georges. En somme, on se console comme on peut... Tout le monde ne peut pas être séminariste et se contenter d'une fleur entre les pages d'un missel...

Ah, dit Lucien l'âne, je comprends ce prisonnier-blessé. Il est seul. Son arbre pousse et le ciel est trop loin. Nous les ânes, on connaît bien çà. En ces moments de douleur, on brait, on brait et on appelle l'ânesse... La lune nous regarde... (Continues)
Tu es nue dans mes rêves
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/8 - 23:24
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
bellissima la canzone xò nella canzone c' erano delle parti in meno rispetto al testo cmq molto bella io sn napoletano e piu o meno le parole sapevo cosa significavano anke se ho avuto qwalke difficolta a pecepire il significato
marco 2009/7/8 - 17:01
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Arcebispíada

Arcebispíada
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη



Οι Έλληνες αναγνώστες, και ειδικά αυτοί που δεν έχουν ξεχάσει το “Ελλάς Ελλήνων Χριστιανών”, θα αναγνώρισαν πολλήν Ελλάδα σ'αυτήν την πορτογαλικήν “Αρχιεπισκοπιάδα” όπου θα ήταν αρκετό ν'αλλάξουμε κάποιο όνομα...π.χ., ο Πινοσέτ με τον Παπαδόπουλο (που ήταν φίλος του αρχιεπισκόπου Σηραφείμ), ο Φράγκο με τον Ιωαννίδη ή τον Παττακό...κι όλοι οι αρχιεπισκόποι που αγίασαν τη Χούντα. Κοιτάξτε καλά το βίντεο. [PB]
ΑΡΧΙΕΠΙΣΚΟΠΙΑΔΑ
(Continues)
2009/7/8 - 01:57
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Construção

Construção
e ogni volta che sento e leggo questo testo mi sciolgo in melanconia .... che bello viver di nulla.
giuseppe 2009/7/7 - 22:36
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
ho scoperto da poco questa canzone, ed è stupenda, nn faccio altro che sentire la voce di Carmen con Stranizza d'Amuri...
oriana da siracusa 2009/7/7 - 19:40
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A Valerio Verbano

Anonymous
A Valerio Verbano
Testo ripreso da Il Deposito - Canti di Lotta


Valerio Verbano (Roma, 25 febbraio 1961 – Roma, 22 febbraio 1980) è stato uno studente italiano, militante nel Collettivo autonomo Valmelaina del Liceo Scientifico Archimede, sezione D, situato nel quartiere romano di Nuovo Salario.

Valerio Verbano inizia il suo impegno politico nel 1975 nel proprio liceo e la sua militanza è attiva, non risparmiandosi anche a rischio della sua incolumità fisica. Valerio pratica sport e da bambino inizia a frequentare gli impianti sportivi in cui pratica soprattutto le arti marziali tra cui il Jūdō e il karate. Come tutti i ragazzi divide la sua passione politica con altri interessi: la musica con i Beatles i Pink Floyd, e la AS Roma, sua squadra del cuore. Un altro dei suoi interessi è la fotografia, ed è proprio attraverso i suoi scatti che egli inizia a documentare gli avvenimenti politici dell'epoca e a... (Continues)
Questo non è un corteo
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/7/7 - 19:22
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Moratorium (Bring Our Brothers Home)

Moratorium (Bring Our Brothers Home)
[1971]
Dall'album "She Used to Wanna Be a Ballerina"
Parole e musica di Buffy Sainte-Marie

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.112 della primavera del 1971.

Una canzone dalla parte dei soldati mandati a morire in Vietnam.
Il contenuto è analogo a quello di altre canzoni dell’epoca, come Bring Our Brothers Home di The Covered Wagon Musicians, Bring The Boys Home di Freda Payne e Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam) di Pete Seeger…
Captain Collier came home
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/7 - 13:30
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AldroVive

AldroVive
Per la morte del giovane Aldrovandi
poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi

I genitori: "Volevamo che fossero restituiti rispetto e dignità a nostro figlio"

FERRARA - Il tribunale di Ferrara ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati di eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi, il ragazzo di 18 anni morto il 25 settembre 2005 durante un intervento di polizia. Alla lettura della sentenza i genitori del ragazzo si sono abbracciati piangendo e in aula sono partiti applausi.

"Volevo che a mio figlio fossero restituiti giustizia, rispetto e dignità", ha detto il padre di Federico. "Mio figlio non era un drogato, era un ragazzo di 18 anni che amava la vita e che quella mattina non voleva morire". Sua moglie è sembra stata convinta della colpevolezza degli agenti: "Ci sono stati momenti in cui ho avuto paura che se la potessero cavare, ma in fondo... (Continues)
CCG/AWS Staff 2009/7/7 - 00:54

Nous les ânes

Nous les ânes
Nous les ânes.

Canzone de révolte asinesque - Nous les ânes – Lucien Lane - 2009
Parodie de la scie sirupeuse – Vous les femmes - Julio Iglesias

Lucien Lane, comme son nom l'indique est un âne et pas n'importe lequel, c'est l'âne Lucien, celui de l'Âne d'Or, venu d'Éphèse, du fond de la plus haute antiquité grecque. Depuis ce temps en compagnie de bien des hommes, il a parcouru le monde; il a vécu toutes les grandes aventures; il a notamment connu Rossinante (une rosse, au sens strict, celle-là) - c'était au temps de Sancho et de Cervantès, on l'a croisé dans les Cévennes avec Stevenson, il a porté les marbres blancs pour Michel-Angelo, il a porté les canons pour Napoléon, il a passé les Alpes avec Hannibal et ses éléphants... Et toujours, toujours, il fut parmi les plus méprisés... Seuls certains hommes (souvent parmi les plus misérables) lui ont fait le signe de reconnaissance le plus... (Continues)
Nous les ânes, on est calmes
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/6 - 00:34
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Non Dimenticheremo

Non Dimenticheremo
[1997]
Album :Più di mille

Ancora un omaggio alla Resistenza dei Senza Sicura, questa volta però è una ragazza la protagonista nella lotta partigiana.
Mesi passati tra i monti e la città
(Continues)
Contributed by Jack 2009/7/6 - 00:20
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Figli Della Patria

Figli Della Patria
[1997]
Album :Più di mille

Un omaggio agli eroi della Resistenza Italiana (e non solo) contro la feccia nazi-fascista. Qui i Senza Sicura offrono una memorabile performance, sia a livello di rabbia, di poetica e di tecnica musicale. La canzone è tratta dall'album "Più Di 1000" del 1997. Non ci stancheremo mai di rinverdire la memoria dei Partigiani caduti per la libertà perchè purtroppo il fascismo continuerà a strisciare nei meandri della nostra società. COMPAGNI RESISTIAMO!
Gridano nel silenzio i figli della patria,
(Continues)
Contributed by Jack 2009/7/6 - 00:16

O iniqua, o infame Turchia

Anonymous
(ca. 1911)

Riferito alla guerra italo-turca, si canta sull'aria delle ballate d'area padana, come Cara moglie, di nuovo ti scrivo. Il testo è ripreso dal Deposito
O iniqua, infame Turchia
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/7/5 - 21:38
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The Weight Of The World

The Weight Of The World
[2009]
Album:The Killer In Me
I still see my brother Michael pressed and polished shaking hands down at the store
(Continues)
Contributed by Siru Laine e CCG/AWS Staff 2009/7/5 - 18:25
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Le gorille

Le gorille
Proximi secli phaenomenon princeps nullo neganti dictatura est: prima eius parte Russi communistarum, Germani de Hitler, nos de Mussolini dictaturam passi sumus; media parte dictaturam terroris, bello frigido mundum bipertienti, pluribus uno bellis nuclearibus inter Americam et Russiam oriri periclitatis minimi nulliusve momenti rationibus; ultima parte dictaturam quae dicitur mercati passi sumus et usque patimur. Fascistae Communistaeque se populo libertatem tributuros autumabant; bellum frigidum libertati defendendae instructum dicebatur; dictatura mercati, quae unius causa petrolei sanos populos mactare non dubitat, sese recta libertatem ipsam esse nuncupat. Libertas lemur dealbatum pro dolor usque saepius est rebu veris et vivis, sed cruentis, tegundis usque aptius; et vera libertatis requisitio, quaest quam solummodo populi requirunt et propugnant, a somnio candido in illud ipsum lemur... (Continues)
SIMIAM CAVETE!
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/7/5 - 16:56
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Hello In There

Hello In There
(1971)
Album: John Prine

Incisa anche da Joan Baez in "Diamonds & Rust" (1975)

"I wrote Hello In There on the mail route.
I'd heard the John Lennon song Across The Universe, and he had a lot of reverb on his voice. I was thinking about hollering into a hollow log, trying to get through to somebody - Hello in there. That was the beginning thought; then it went to old people. I've always had an affinity to old people. I used to help a buddy with his newspaper route and I'd deliver to a Baptist old people's home where you'd have to go room -to-room and some of the patients would kind of pretend that you were a grandchild or nephew that had come to visit instead of the guy delivering papers.
That always stuck n my head. It was all that stuff together, along with that pretty melody. I don't think I've done a show without singing Hello In There, nothing in it wears on me." ~ John Prine

We had an apartment in the city,
(Continues)
2009/7/5 - 11:59
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Fight

Fight
Queste le parole di Robert Smith a commento della canzone: «"Fight" è la canzone più strana che i Cure abbiano mai fatto. È come un inno... è la prima cosa che io abbia mai cantato che suggerisca l'idea che la gente dovrebbe alzarsi e fare qualcosa. Pornography era l'opposto. Non mi sarei mai sognato di fare una canzone come "Fight" ["Combatti" in italiano], allora. "Give In" ["Arrenditi"] sarebe stato un titolo più adatto.»

Una canzone a mio avviso molto bella (tratta dall'album "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" del 1987) che incita le persone a combattere per un ideale giusto e a non arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
Sometimes there's nothing to feel
(Continues)
Contributed by Jack 2009/7/4 - 20:45
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
Tratto da "Canti della Resistenza Italiana 2" a Cura di Roberto Leydi edizione i dischi del sole, serie "Canti sociali italiani". Canta Bella Ciao il gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano con trascrizione e armonizzazione di fausto Amodei.

Insieme a Fischia il vento, è la canzone più famosa della Resistenza italiana. Anzi, nel mondo, è questo il canto italiano di argomento partigiano più popolare, conosciuto sia nella nostra lingua che in traduzioni. Presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante fa guerra partigiana, ma nacque nell'immediato dopoguerra La sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino, dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani» Bella ciao ha, come testo, un'ascendenza illustre, E* infatti possibile riconoscere il modello di questo canto nella notissima e diffusissima canzone narrativa, conosciuta in tutta l'Italia... (Continues)
DonQuijote82 2009/7/4 - 18:21
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Il ballo della Fenice

Il ballo della Fenice
(2001)
Album: Il Pozzo di San Patrizio
La pioggia ha distrutto il tempo, melodia lontana
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/7/4 - 12:53
Song Itineraries: Extermination camps, Ghettos
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Ya Basta

Ya Basta
Words & music by Evan Greer
Album: Some New Songs [2005]
¡Ya Basta! Enough is enough.
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/4 - 12:28
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The Day All The Democrats Won

The Day All The Democrats Won
Album: Never Surrender [2009]

Words & music (vocals & guitar) by Evan Greer
On the day all the democrats won
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/4 - 08:11
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Francesco Guccini: Lettera

Francesco Guccini: Lettera
Très cher Lucien,

Excuse-moi si je t'écris cette lettre. Le fait est que je ne te connais pas ; je te vois, souvent, nommé dans les beaux commentaires de Marco Valdo M.I. placé devant les chansons et les traductions qu'il insère dans ce site. Ce serait peut-être un peu car Ivan della Mea avait un frère qui s'appelait Lucien, et qui l'a précédé d'une année dans la mort; et aussi, un peu car ma mère s'appelle Lucienne. C'est un nom, en somme, qui m'est familier; parfois, il suffit du son d'un nom pour décider de dire quelque chose, même à un inconnu. Ou peut-être, nous connaissons-nous ? Ou peut-être même aussi tu es resté éveillé des nuits entières à boire ce cocktail d'amertume et de joie qu'on appelle la vie ? Qui le sait, qui pourra jamais le savoir ?

La chanson qui se trouve ci-dessous, Lucien, est aussi une Lettre. Elle fut écrite il y a désormais des années par Francesco Guccini,... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2009/7/3 - 21:34
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Dal mare

Dal mare
Dal mare
(Continues)
Contributed by Luca Di Leo 2009/7/3 - 12:09
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La riva bianca, la riva nera

La riva bianca, la riva nera
...CONTRO TUTTE LE GUERRE ED I LORO ORRORI....STRAZIANTE....
ANGELA 2009/7/3 - 08:39
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Bisanzio

Bisanzio
(1998 - From In Alamanno e in Goto; translation revised on July 3, 2009).
BYZANTHIUM
(Continues)
2009/7/3 - 03:26
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Eve Of Destruction

Eve Of Destruction
Gino Santercole,io incisi questa canzone,con iltesto di Mogol nel 64 circa.Celentano la cantò in seguito sul LP."I MIEI AMERICANI" Vi lascio la mia email:g.santercole@alice.it Saluti a tutti.Gino Santercole
GINO SANTERCOLE 2009/7/3 - 00:08
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Tammùria

Tammùria
"Se un dittatore dal nuovo balcone spaccia in TV la gioia..." Chissà a chi si riferiva Pelù & Co. in questa canzone?! Stiamo sempre in guardia ragazzi e resistiamo! Il pezzo è estratto dall'album "Spirito" del 1994.
Tammùria più forte stanotte non voglio pensare a niente
(Continues)
Contributed by Jack 2009/7/2 - 18:42
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Per Giorgiana

Per Giorgiana
Giorgianeda
di Riccardo Venturi

Volevo dire due parole, assolutamente piane, su una cosa.

A me, quando una polizia o qualcosa del genere spara sulla folla e ammazza, fa regolarmente uno schifo indicibile. Mi fa schifo che a Neda l'abbiano ammazzata a Teheran. Era una ragazza che manifestava. Anzi, era una ragazza. E basta. Non si deve sempre dire “che manifestava”. Manifestare, opporsi a quel che si vuole, porca madonna, è un diritto. Ovunque. Mettiamocelo bene nella testa, una volta per tutte. Che non stia bene cosa facciano i cazzoni che, in ogni parte del mondo, si arrogano la figura di “governanti”, non è soltanto un diritto: è un dovere. Pagarlo con la vita non ha parole. “Schifo” è solo un eufemismo.

Però c'è da dire anche qualc'altra cosa.

Neda sembra diventata un'icona, ora. Poveraccia, è perfetta. A lei magari non gliene importava un cazzo se non di andare a protestare contro... (Continues)
2009/7/2 - 03:34
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Devil In The Business Class

Devil In The Business Class
da "Unza Unza Time" (1999)

Una canzone del gruppo formato dal regista Emir Kusturica e dai componenti degli Zabranjeno Pušenje che lo hanno seguito a Belgrado (il gruppo originale è rimasto a Sarajevo).
Rispetto al progetto originale, la "nuova" No Smoking Orchestra si distingue per un sound più etno-balcano-bregoviano che ha portato il gruppo al successo internazionale anche se ha fatto storcere il naso ai fan della prim'ora degli storici Zabranjeno Pušenje. Nel 1999, subito dopo i bombardamenti NATO sulla Serbia, hanno fatto un tour in Italia intitolato significativamente "Effetti Collaterali". Mi ricordo di averli visti in quell'occasione all'anfiteatro delle Cascine a Firenze.

In questa divertente canzone il diavolo si dichiara innocente di tutte le schifezze che la razza umana ha fatto durante la storia.
Welcome aboard dear passengers
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2009/7/2 - 00:24
Song Itineraries: The Devil

Noli me tangere !

Noli me tangere !
Noli me tangere !

Canzone léviane – Noli me tangere ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 27

Noli me tangere ! est la vingt-septième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Canzone léviane, elle s'inscrit dans cette ambiance onirique qui permet au « blessé-prisonnier – enfermé » d'échapper – au moins par la pensée et dans ce cas précis, l'imprécation, à l'étouffement progressif de son existence, qui précède – il le pressent – de peu son propre étouffement.

Bien que toutes les proclamations de bonne foi annoncent le contraire et soutiennent le caractère rédempteur de la prison, on ne peut tenir sérieusement longtemps pareille hypothèse.

Le but principal de la prison est de briser l'être humain dans l'homme; c'est un lieu de dressage; on y traite l'homme comme un animal sauvage. La preuve, on ne l'approche qu'armé, on le nourrit de loin, on le tient à distance, on le... (Continues)
Noli me tangere !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/1 - 22:32
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Il lavoro per il pane

Il lavoro per il pane
Cette vision provient de Mohandas Gandhi. Ce fut la plus grandes des révolutions encore aujourd'hui vive et en action. Une révolution non seulement contre l'impérialisme anglais, mais contre la soi-disant « civilisation » occidentale.

La civilisation que promouvait Gandhi... est une révolution qui se base « sur l'usage approprié des mains et des pieds ».

Une révolution qui supprime les multinationales, la grande distribution et une grande part des bruits et des asphyxies, du « mal vivre ».


Commentaire complémentaire de Marco Valdo M.I.

Mais revenons à la poésie de cette chanson qui dit beaucoup plus qu'une révolution, qui énonce le principe de vie d'une évolution intimement liée à la durée, à l'écoulement infini des saisons, à un monde hors du temps, à ce monde « au-delà d'Éboli », celui de la civilisation paysanne, celle des gens pauvres, des paysans pauvres de tous les lieux et... (Continues)
LE TRAVAIL POUR LE PAIN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/1 - 16:44
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When The Tigers Broke Free

When The Tigers Broke Free
QUANDO SI SCATENARONO LE TIGRI
(Continues)
Contributed by Paolo 2009/7/1 - 13:48
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Sometimes I Feel Like a Motherless Child

Anonymous
Sometimes I Feel Like a Motherless Child
"Sometimes I Feel Like a Motherless Child" (or simply "Motherless Child") is a traditional Negro spiritual. The song dates back to the era of slavery in the United States when it was common practice to sell children of slaves away from their parents. An early performance of the song dates back to the 1870s by the Fisk Jubilee Singers. Like many traditional songs, it has many variations and has been recorded widely.

Superficially, the song is clearly an expression of pain and despair as it conveys the hopelessness of a child who has lost her mother. A subtlety in the lyrics, however, offers a measure of hope. The repetitive singing of the word "sometimes" in the song's melody line suggests that at least "sometimes" I do not feel like a motherless child

Although the plaintive words can be interpreted literally, they were much more likely metaphoric. The “motherless child” could be a slave... (Continues)
Sometimes I feel like a motherless child
(Continues)
Contributed by Marcos 2009/6/30 - 23:45




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