Author P.G.R.
Visto quanto piacciono i papi a Ferretti, forse sarà Clemente VII :-PP
Riccardo Venturi 2018/7/21 - 10:39


Orfani e vedove

Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
Album: "D'anime e d'animali" (2004)
io sto, per quel poco che posso e che so, coi più deboli
(Continues)
(Continues)
2011/3/17 - 17:12
Ma il testo gliel'ha scritto Giuliano Ferrara? "è per me un dovere amare il popolo ebraico, lo stato di Israele". Un dovere?? Il Ferretti si è veramente fumato il cervello
Lorenzo 2011/3/17 - 19:30
Che ridere. Tutti che si credono migliori di un altro solo perché questo si dice "cattolico romano".
E se non si è innervosito il sig. Giorgio Canali, perché si deve innervosire il super-sinistrone di turno?
E se non si è innervosito il sig. Giorgio Canali, perché si deve innervosire il super-sinistrone di turno?
Tommaso 2017/3/16 - 15:47
PGR ovvero Państwowe gospodarstwo rolne (PGR)
A State Agricultural Farm (Polish: Państwowe Gospodarstwo Rolne, PGR) was a form of collective farming in the People's Republic of Poland, similar to Soviet sovkhoz and to the East German Volkseigenes Gut.
They were created in 1949 as a form of socialist ownership of agricultural land by the government. They were primarily formed on the Regained Territories - lands that Poland acquired from Germany after the Second World War - but existed throughout Poland. Some farms took over farms of monasteries, eg. in Szczyrzyc, see the picture. Relatively inefficient and subsidized by the government, most PGRs went bankrupt quickly after the fall of communism and adoption of a market economy by Poland.
The state run many specialised farms, which bred and trained horses (especially Arabians, eg. Bask), bred cows, fishes, produced certified seed and potatoes.... (Continues)
A State Agricultural Farm (Polish: Państwowe Gospodarstwo Rolne, PGR) was a form of collective farming in the People's Republic of Poland, similar to Soviet sovkhoz and to the East German Volkseigenes Gut.
They were created in 1949 as a form of socialist ownership of agricultural land by the government. They were primarily formed on the Regained Territories - lands that Poland acquired from Germany after the Second World War - but existed throughout Poland. Some farms took over farms of monasteries, eg. in Szczyrzyc, see the picture. Relatively inefficient and subsidized by the government, most PGRs went bankrupt quickly after the fall of communism and adoption of a market economy by Poland.
The state run many specialised farms, which bred and trained horses (especially Arabians, eg. Bask), bred cows, fishes, produced certified seed and potatoes.... (Continues)
Krzysiek 2017/3/16 - 22:46
Il signor Ferretti sta con gli orfani e le vedove.
L'amare lo stato sionista, che di orfani e vedove ne fabbrica in quantità, è conseguenza non priva di una certa logica.
Vogliamo continuare a prenderlo sul serio?
Non sarebbe il caso di ricordarsene, sghignazzando, solo quando ci si accinge a pasteggiare con carne di cavallo?
L'amare lo stato sionista, che di orfani e vedove ne fabbrica in quantità, è conseguenza non priva di una certa logica.
Vogliamo continuare a prenderlo sul serio?
Non sarebbe il caso di ricordarsene, sghignazzando, solo quando ci si accinge a pasteggiare con carne di cavallo?
Io non sto con Oriana 2017/3/17 - 09:51
Il signor Giorgio Canali che è un libertario e anarchico ha anche abbastanza senso dell'umorismo da aver continuato fino a pochi anni fa a suonare la sua chitarra distorta mentre il Ferretti declama i suoi testi filosionisti o ratzingeriani. Poi però si toglie la soddisfazione di scrivere pezzi come Sai dove. D'altra parte Canali ha recentemente rilasciato un'intervista, a cui mi sembra ci sia poco da aggiungere:
Parentesi: come facevate ad andare d’accordo, tu e Giovanni?
Litigavamo su tutto, l’unica cosa sulla quale ci trovavamo era il vino. Quello dei conflitti di personalità, però, era un problema comune a tutti i CSI. Il Ferretti di oggi non mi stupisce: se quando ci siamo conosciuti era liturgicamente perfetto per una messa di tipo bolscevico, adesso è liturgicamente perfetto per una messa di altro genere. Un anarchico come me non rileva diversità sostanziali fra un Togliatti e un Ratzinger.
Parentesi: come facevate ad andare d’accordo, tu e Giovanni?
Litigavamo su tutto, l’unica cosa sulla quale ci trovavamo era il vino. Quello dei conflitti di personalità, però, era un problema comune a tutti i CSI. Il Ferretti di oggi non mi stupisce: se quando ci siamo conosciuti era liturgicamente perfetto per una messa di tipo bolscevico, adesso è liturgicamente perfetto per una messa di altro genere. Un anarchico come me non rileva diversità sostanziali fra un Togliatti e un Ratzinger.
Lorenzo 2017/3/17 - 20:06


La notte

[2001]
Lettura musicata tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Elie Wiesel.
Brano contenuto nell’album dal vivo “Montesole 29 giugno 2001” pubblicato nel 2003.
Eliezer Wiesel (1928-vivente), rumeno di origine ungherese e di religione ebraica, era un ragazzino quando la sua famiglia fu rastrellata dai nazisti e inviata a Birkenau. Sua madre e le sorelle finirono subito in camera a gas, lui e suo padre furono imprigionati in un sottocampo di Auschwitz, Buna, e costretti a lavorare in un impianto chimico di proprietà della oggi defunta multinazionale tedesca IG Farben. I Wiesel alloggiarono nella stessa baracca di Primo Levi. Quando all’inizio del 1945 i russi arrivarono in vista di Auschwitz, i nazisti evacuarono il campo, destinazione Buchenwald, costringendo i prigionieri ad una marcia della morte in pieno inverno e senza cibo: Elie sopravvisse, ma il padre morì nel cammino.
Dopo... (Continues)
Lettura musicata tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Elie Wiesel.
Brano contenuto nell’album dal vivo “Montesole 29 giugno 2001” pubblicato nel 2003.
Eliezer Wiesel (1928-vivente), rumeno di origine ungherese e di religione ebraica, era un ragazzino quando la sua famiglia fu rastrellata dai nazisti e inviata a Birkenau. Sua madre e le sorelle finirono subito in camera a gas, lui e suo padre furono imprigionati in un sottocampo di Auschwitz, Buna, e costretti a lavorare in un impianto chimico di proprietà della oggi defunta multinazionale tedesca IG Farben. I Wiesel alloggiarono nella stessa baracca di Primo Levi. Quando all’inizio del 1945 i russi arrivarono in vista di Auschwitz, i nazisti evacuarono il campo, destinazione Buchenwald, costringendo i prigionieri ad una marcia della morte in pieno inverno e senza cibo: Elie sopravvisse, ma il padre morì nel cammino.
Dopo... (Continues)
[Ho visto altre impiccagioni, ma non ho mai visto un condannato piangere, perché già da molto tempo questi corpi inariditi avevano dimenticato il sapore amaro delle lacrime.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/25 - 09:36
Song Itineraries:
Extermination camps
Mi piacerebbe sapere il nome e la storia del pipel impiccato e anche dell' "Oberkapo del 52° commando dei cavi" ad Auschwitz III - Monowitz - Buna Werke... Chissà se in qualche archivio dei deportati presente in rete qualcuno riesca a risalire a qualche informazione... Da una rilettura veloce di “Se questo è un uomo” di Primo Levi, che pure fu internato a Buna e che fu compagno di baracca di Wiesel, e da una scorsa alla traduzione italiana del Kalendarium di Danuta Czech (cronologia degli avvenimenti nel campo di concentramento di Auschwitz dal 1939 al 1945) l’episodio del sabotaggio e della successiva impiccagione – che dovettero avvenire per forza nel corso del 1944 - mi pare non risultino…
Mi piacerebbe conoscere quei nomi e quelle storie perché sono le storie minori, quelle degli spesso anonimi protagonisti, che mi interessano, e anche perché cercando informazioni in rete al proposito... (Continues)
Mi piacerebbe conoscere quei nomi e quelle storie perché sono le storie minori, quelle degli spesso anonimi protagonisti, che mi interessano, e anche perché cercando informazioni in rete al proposito... (Continues)
Bartleby 2011/1/25 - 15:06
Oggi è uscito in edicola il primo di due DVD di una versione - credo ridotta - del celeberrimo documentario di Claude Lanzmann intitolato "Shoah", 11 anni di riprese condensati in 9 ore intensissime dedicate all'Olocausto ebraico:
"...'Shoah' non è un semplice documentario sullo sterminio di sei milioni di ebrei, ma un’opera filosofica sulla morte e sul non senso dell’agire umano. Il lavoro di Lanzmann è, insieme, uno straordinario documento storico, un’esperienza metafisica, ma anche, e soprattutto, un lungo poema funebre, in cui i racconti dei sopravvissuti dei Sonderkommandos (le squadre speciali ebrei costretti a lavorare nei forni crematori e nelle camere a gas) si intrecciano e si accavallano, interrotti dal rumore insopportabile dei treni della morte..."
(Mariella Cruciani da Officina della storia)
Purtroppo il grande Lanzmann non si è più ripetuto successivamente. Nel 1994 ha girato... (Continues)
"...'Shoah' non è un semplice documentario sullo sterminio di sei milioni di ebrei, ma un’opera filosofica sulla morte e sul non senso dell’agire umano. Il lavoro di Lanzmann è, insieme, uno straordinario documento storico, un’esperienza metafisica, ma anche, e soprattutto, un lungo poema funebre, in cui i racconti dei sopravvissuti dei Sonderkommandos (le squadre speciali ebrei costretti a lavorare nei forni crematori e nelle camere a gas) si intrecciano e si accavallano, interrotti dal rumore insopportabile dei treni della morte..."
(Mariella Cruciani da Officina della storia)
Purtroppo il grande Lanzmann non si è più ripetuto successivamente. Nel 1994 ha girato... (Continues)
Bartleby 2011/1/26 - 09:00
Mi correggo... "Shoah" è nella versione originale, quella di quasi 9 ore. Ogni uscita contempla due DVD di circa due ore l'uno.
Bartleby 2011/1/26 - 09:31


Cronaca Di Guerra II

Dal disco "Ultime Notizie Di Cronaca" 2009
Leggiadre colombe crudeli rapaci
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/5/13 - 01:23


Cronaca Di Guerra I

dal disco "Ultime notizie di cronaca" 2009
boom economici risorse energetiche
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/5/13 - 01:21

11 settembre 2001

"È la prima canzone che ho scritto per il primo album dei PGR. In otto ore, nella sala d'attesa di un aeroporto. Sono stato lì, ad aspettare che le emozioni e la confusione di immagini che ci avevano bombardato in quei giorni si placasse: ne è venuto fuori questo testo"
(Giovanni Lindo Ferretti, intervista a "Vita")
"This is the first song I wrote for the first PGR album. In eight hours, in the waiting hall of an airport. I stayed there, waiting for the feelings and the confusion of images that had bombed us in those days to calm down: these lyrics came out"
(Giovanni Lindo Ferretti)
La situazione è molto simile a Into The Fire di Bruce Springsteen, per quanto i toni siano molto diversi.
(Giovanni Lindo Ferretti, intervista a "Vita")
"This is the first song I wrote for the first PGR album. In eight hours, in the waiting hall of an airport. I stayed there, waiting for the feelings and the confusion of images that had bombed us in those days to calm down: these lyrics came out"
(Giovanni Lindo Ferretti)
La situazione è molto simile a Into The Fire di Bruce Springsteen, per quanto i toni siano molto diversi.
Chi sale dice a chi scende le scale
(Continues)
(Continues)
English version by Lorenzo Masetti
SEPTEMBER 11, 2001
(Continues)
(Continues)
But now the families are taking on their newest and possibly most daunting challenge: to make common cause with thousands of other international victims, not only to foster mutual support, but also to discredit global terrorism itself.
Some have already proffered aid and expertise to victims' groups from other countries. Others believe that by doggedly continuing to tell their heartbreaking stories of pain and remembrance, they can put a human face on those who have died.
Some have already proffered aid and expertise to victims' groups from other countries. Others believe that by doggedly continuing to tell their heartbreaking stories of pain and remembrance, they can put a human face on those who have died.
Bene...molto carina...xò un pò triste...SAD=(((((
M&L 2008/4/4 - 15:12


Montesole
2001
PGR
testo di Giovanni Lindo Ferretti
2003
Montesole
2011
Ginevra Di Marco: Canti, richiami d'amore
Montesole è il luogo della strage nazista di Marzabotto.
PGR
testo di Giovanni Lindo Ferretti
2003
Montesole
2011
Ginevra Di Marco: Canti, richiami d'amore
Montesole è il luogo della strage nazista di Marzabotto.
Voglio cantare l'uso della forza che nasce dalla comprensione
(Continues)
(Continues)
La sapienza scrittoria di Ferretti mescola con una segreta formula alchemica la tematica della guerra e tutto ciò che questa comporta: vita, morte e amore.
"Canto la vita che piange sa attraversare il dolore"
"canto la sorpresa nei gesti dell'amore"
"canto la pace che non è un mestiere, né una ideologia
canto la libertà, difficile, mai data, che va sempre difesa
sempre riconquistata"
Ogni singola parola è carica di tensione, emotività...gli accostamenti quasi mistici la riescono a fissare nell'eterno della poesia.
"Canto la vita che piange sa attraversare il dolore"
"canto la sorpresa nei gesti dell'amore"
"canto la pace che non è un mestiere, né una ideologia
canto la libertà, difficile, mai data, che va sempre difesa
sempre riconquistata"
Ogni singola parola è carica di tensione, emotività...gli accostamenti quasi mistici la riescono a fissare nell'eterno della poesia.
Alessandro
Montesole è uno dei villaggi coinvolti nella strage di Marzabotto. Il 29 e 30 settembre 1944 gruppi nazifascisti uccisero 1830 persone, tra cui donne e bambini.
La libertà non è mai sottintesa. Averla è una grande fortuna, ma dobbiamo difenderla e non dimenticarci che è importante e che qualcuno potrebbe portarcela via.
A Montesole, il 29 e 30 settembre 1944, quelle persone uccise stavano lottando per riconquistare la loro libertà. Lo hanno fatto a costo della loro vita, ma il loro sacrificio non deve essere dimenticato. Deve rimanere un esempio per tutti.
La libertà non è mai sottintesa. Averla è una grande fortuna, ma dobbiamo difenderla e non dimenticarci che è importante e che qualcuno potrebbe portarcela via.
A Montesole, il 29 e 30 settembre 1944, quelle persone uccise stavano lottando per riconquistare la loro libertà. Lo hanno fatto a costo della loro vita, ma il loro sacrificio non deve essere dimenticato. Deve rimanere un esempio per tutti.
bruno_TB@libero.it 2005/5/11 - 19:36


P.G.G.G.R.

da "D'anime e d'animali", il disco dei PGR dopo l'abbandono di Ginevra di Marco e Francesco Magnelli. Gianni Maroccolo, Giorgio Canali e Giovanni Ferretti resistono.
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Però Gianni Giorgio Giovanni Resistono
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2004/12/4 - 15:44
×

Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affromta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)