[1982]
Nel disco intitolato “La casa di Icaro”, pubblicato nel 1993.
Scritta da Giampiero Mazzone
Un brano scritto quasi di getto nel 1982. Appare come una ninna nanna dedicata ai bambini, ma in realtà è dedicata anche agli adulti: il rifugio nel sogno in cui si può realizzare un’esistenza desiderata contro il cinismo, l’indifferenza e la miseria imperanti. Un attaccamento alla vita, alla gioia di vivere e la constatazione amara di quanto il cammino sia in salita e pieno di tornanti.
Dormi gioia dormi figghiu (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/8/20 - 15:44
Forse andrebbe specificato chi l'ha scritta e composta "di getto" questa meravigliosa ninna nanna cioè il cantautore GIAMPIERO MAZZONE.
faccio parte del gruppo dei lautari, è la prima volta che vedo questo sito quindi non mi ero accorto, ma anch'io ribadisco: la canzone è stata scritta, non so se di getto o meno, da Giampiero Mazzone, sarebbe bene correggere. grazie.
Comu ciuri di campu nascisti e la terra ti fici di matri Comu ciuri di campu criscisti e la lotta ti fici di patri Comu ciuri di campu muristi na sira i maju chi stiddi tristi. (Come fiore di campo nascesti E questa terra ti fece da madre Come fiore di campo crescesti E la […]
Testo da una poesia di Peppino Impastato.
Musicata ed interpretata da Carmen Consoli e i Lautari
La lotta continua del "fiore di campo"
di Angelo Mastrandrea
da "Alias", supplemento a "Il Manifesto" del 10 maggio 2008
Non c'è forse un altro attivista, sindacalista, magistrato o leader politico assassinato dalla mafia che abbia ispirato così tanta produzione letteraria, cinematografica e musicale. Probabilmente perché per tanto, troppo tempo la verità sull'uccisione di Peppino Impastato è stata ribaltata, sicuramente per merito dei suoi compagni che hanno tenuto duro per 25 anni, finché da un'aula di tribunale non è arrivato il verdetto definitivo: a far uccidere il giovane attivista di Lotta Continua e DP era stato l'ex capo di Cosa Nostra Tano Badalamenti.
A dare notorietà al caso è stato più di tutti il film di Marco Tullio Giordana I cento passi, il cui titolo riprendeva una felice... (Continues)
Nel disco intitolato “La casa di Icaro”, pubblicato nel 1993.
Scritta da Giampiero Mazzone
Un brano scritto quasi di getto nel 1982. Appare come una ninna nanna dedicata ai bambini, ma in realtà è dedicata anche agli adulti: il rifugio nel sogno in cui si può realizzare un’esistenza desiderata contro il cinismo, l’indifferenza e la miseria imperanti. Un attaccamento alla vita, alla gioia di vivere e la constatazione amara di quanto il cammino sia in salita e pieno di tornanti.