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Author Aristide Bruant

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Pus d’ patrons!

Pus d’ patrons!
[1890]
Parole e musica di Aristide Bruant, nella raccolta “Dans la rue” pubblicata tra il 1889 ed il 1895.

Interpretata dallo stesso autore in “Le Paris de Bruant. Enregistrements historiques”

Ripresa da molti artisti, per esempio da Marc Ogeret ‎nel suo “Chansons Contre” del 1968.

Canzone “dans la rue”, in stretto argot - anche se il testo viene spesso mal trascritto, a cominciare dal titolo che non è “Plus de patrons” - fieramente anarchica, anche se si conclude con un interrogativo che è quello che attanaglia da sempre l’utopia libertaria: “E quando non ci sarà più nemmeno un padrone, chi darà la paga al sabato?”, cioè a dire, ma gli esseri umani saranno mai pronti per una società di liberi ed eguali?

Personalmente non lo credo proprio, infatti sono un anarchico nichilista convintamente “estinzionista” (quelle tristesse!)…
J’suis républicain socialisse,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/26 - 11:23
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Casseur de gueules

Casseur de gueules
[1888]
Parole (e musica?) di Aristide Bruant, nella raccolta “Dans la rue” pubblicata tra il 1889 ed il 1895.
Testo trovato su Histoire de France en Chansons

Brano incluso nella compilation intitolata “L’esprit anarchiste de la Commune à Mai 68. Chansons anarchistes et pacifistes, 1820-1990”, a cura di Jean Buzelin e Christian Marcadet.

Nel 1886, dopo un sontuoso ricevimento in occasione del fidanzamento della principessa Amélie d’Orléans, percepito dai Repubblicani come un affronto, il Parlamento aveva votato una legge che vietava a tutti gli appartenenti alla famiglia reale di soggiornare sul suolo francese… Ma all’anarchico Aristide Bruant “L’Expulsion” evidentemente non bastava… Per prìncipi, preti e ricchi non c’è che una cura: “Il faut leur casser la gueule”, bisogna spaccargli la faccia.
I's ont la gueule et la vi' dures
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/11/26 - 10:20
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Ah! les salauds!‎

Ah! les salauds!‎
‎[1910?]‎
Incisa dallo stesso autore nel disco intitolato “Aristide Bruant chante dans son Cabaret”, quarto ‎volume della serie “Du Caf' Conc' Au Music Hall” edito dalla Pathé Marconi EMI.‎

Invettiva contro i ricchi, i nobili e i potenti, tutti quelli “qui descendent des vieux tableaux”… ‎
Ah! le carogne! Ah! i farabutti!‎
I´s sont des tin´, i´s sont des tas,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/21 - 10:37
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Sur la route de Louviers

Sur la route de Louviers
‎[1820?]‎
Si tratta di una canzone di autore anonimo che però Bruant reinterpretò e rese popolare all’inizio del ‎‎900. ‎
Successivamente interpretata da molti, tra i quali Colette Renard, Maurice Chevalier e ‎Lucienne Vernay con Les Quatre Barbus.‎
Ne esiste anche una versione canadese (Québec) quasi identica intitolata “Sur la route de Berthier” ‎e pure una versione “paillarde” nota come “La belle et le cantonnier” (“Sur la route de ‎Louviers il y avait un cantonnier qui baisait comme un voyou au lieu d' casser des ‎cailloux…”)‎
Sur la route de Louviers
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 11:16
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Sur le tas

Sur le tas
‎[1895?]‎
Parole e musica di Aristide Bruant.‎
Dalla raccolta “Dans la rue - Chansons & monologues”, volume terzo, 1895.‎
Interpretata da Monique Morelli (1923-1993) nel ‎disco “Chante Bruant” del 1964‎
Successivamente da Marc Ogeret nel disco in due volumi “Ogeret chante Bruant” del ‎‎1978, riedito in CD nel 2005.‎

Monique Morelli chante Bruant
Ogeret chante ‎Bruant
Nous sommes les purotins
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/1/7 - 10:28
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Les p'tits joyeux

Les p'tits joyeux
[1910]
Come Aux Bat. d'Af., un'altra canzone di Bruant dedicata agli "allegri" - e un po' coatti, in tutti i sensi - soldatini dei "Bataillons d'Afrique"...
C'est nous les p'tits marlous qu'on rencont' su' les buttes,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/15 - 10:13
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Aux Bat. d'Af.

[1906?]
Una canzone dedicata ai "Bataillons d'Afrique", i cui "chasseurs" erano tutti criminali comuni che avevano deciso - poveretti - di risparmiarsi un po' di galera da civili per infognarsi in una galera ben peggiore, quella nelle guerre e nei presidi della "Grandeur" colonialista.

... Da quando sono in questa puttana d'Africa
A fare il cretino con uno zaino in spalla,
Mio caro amico, sono diventato secco come un bastone
E non ho altro che pelle sulle ossa...
Mon vieux frangin tu viens d'bouffer d'la case,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/15 - 10:05




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