Author Karel Kryl
LA CANZONE DEI SINONIMI
(Continues)
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Contributed by Stanislava 2021/6/25 - 17:12
E va be'...
È passato un sacco di acqua di Moldava sotto i ponti di Praga.
Oggi come oggi la maggior parte delle persone si autodenuncia regolarmente e volontariamente in modo spensierato tramite i vari media tipo FB.
Che dire... è una radiosa realtà che ci contorna già!!!
È passato un sacco di acqua di Moldava sotto i ponti di Praga.
Oggi come oggi la maggior parte delle persone si autodenuncia regolarmente e volontariamente in modo spensierato tramite i vari media tipo FB.
Che dire... è una radiosa realtà che ci contorna già!!!
Parole, purtroppo, sante.
Riccardo Venturi 2021/6/30 - 17:44
Certo, come non essere d'accordo.
Credo però che sia giusto ricordare anche cose successe ormai diversi decenni fa. Anche perché mi pare, pur in questo mondo social, che certi “metodi” non siano stati superati, purtroppo...
Credo però che sia giusto ricordare anche cose successe ormai diversi decenni fa. Anche perché mi pare, pur in questo mondo social, che certi “metodi” non siano stati superati, purtroppo...
Stanislava 2021/6/30 - 22:01
Stanislava carissima,
Hai ragione. La deriva "social" ha le sue radici non tanto in quello che succedeva pochi decenni fa, ma, credo, nella stessa natura umana e nella sua cosiddetta interazione. Inutile fare come gli struzzi: quando gli esseri umani hanno la possibilità di interagire liberamente, è sempre stata soltanto una storia di insulti, di chiusure e di violenza verbale che non è meno letale di quella fisica. Ne è, casomai, il corollario, la causa e la conseguenza, il complemento necessario, la compagna.
Nulla è possibile contro questo. A parte chiamarsene del tutto fuori, scomparire, ritirarsi, rinchiudersi in ingenue "bolle" fatte perlopiù di pie illusioni. Vincono loro. Di qualsiasi razza, religione, ideologia, natura, indole, predisposizione. Dalla loro hanno sempre la cosiddetta "coerenza", e contro la coerenza degli imbecilli c'è poco da fare. Coerenze fatte di bassezze e di... (Continues)
Hai ragione. La deriva "social" ha le sue radici non tanto in quello che succedeva pochi decenni fa, ma, credo, nella stessa natura umana e nella sua cosiddetta interazione. Inutile fare come gli struzzi: quando gli esseri umani hanno la possibilità di interagire liberamente, è sempre stata soltanto una storia di insulti, di chiusure e di violenza verbale che non è meno letale di quella fisica. Ne è, casomai, il corollario, la causa e la conseguenza, il complemento necessario, la compagna.
Nulla è possibile contro questo. A parte chiamarsene del tutto fuori, scomparire, ritirarsi, rinchiudersi in ingenue "bolle" fatte perlopiù di pie illusioni. Vincono loro. Di qualsiasi razza, religione, ideologia, natura, indole, predisposizione. Dalla loro hanno sempre la cosiddetta "coerenza", e contro la coerenza degli imbecilli c'è poco da fare. Coerenze fatte di bassezze e di... (Continues)
Riccardo Venturi 2021/6/30 - 23:05
Già, Riccardo, il panorama non è bello. Vinceranno loro, senza dubbio, con tutte le loro coerenze, ma se penso a quello che si ritroveranno, mi metto con buona pace dalla parte dei perdenti, conservando qualche coccio di una personale resistenza...
Che aggiungere.. solo che mi fa davvero piacere leggere che tu sia tornato sul sito (e credo di non parlare solo per me).
Un abbraccio forte, tra una variante e l'altra...
Che aggiungere.. solo che mi fa davvero piacere leggere che tu sia tornato sul sito (e credo di non parlare solo per me).
Un abbraccio forte, tra una variante e l'altra...
Stanislava 2021/7/2 - 21:36
Sursum corda
Ci siamo ancora...
E questo è già qualcosa ;-)
https://www.youtube.com/watch?v=PhdmtUuX7J0
Ci siamo ancora...
E questo è già qualcosa ;-)
https://www.youtube.com/watch?v=PhdmtUuX7J0
krzyś Ѡ 2021/7/4 - 03:31

Pochod Gustapa

Un'altra canzone dell'album Rakovina di Karel Kryl
L'espressione Gustapo è un incrocio di parole: da una parte (come è intuibile) ricorda la Gestapo, la “u” invece è con ogni probabilità un riferimento a Gustáv Husák, un funzionario diventato nel 1969 segretario generale del Partito comunista cecoslovacco, sostituendo in questa carica Alexander Dubček e segnando una cesura definitiva con le speranze della Primavera di Praga. Dal 1975 sarà anche presidente della repubblica fino a dicembre 1989, pochi giorni dopo la Rivoluzione di velluto.
L'espressione Gustapo è un incrocio di parole: da una parte (come è intuibile) ricorda la Gestapo, la “u” invece è con ogni probabilità un riferimento a Gustáv Husák, un funzionario diventato nel 1969 segretario generale del Partito comunista cecoslovacco, sostituendo in questa carica Alexander Dubček e segnando una cesura definitiva con le speranze della Primavera di Praga. Dal 1975 sarà anche presidente della repubblica fino a dicembre 1989, pochi giorni dopo la Rivoluzione di velluto.
Nad mozkem poslušnost a nad rozumem víra
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Contributed by Stanislava 2021/6/16 - 17:39
LA MARCIA DI GUSTAPO
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Contributed by Stanislava 2021/6/16 - 17:42

d’après la version italienne de Stanislava d’une
Chanson tchèque – Pochod Gustapa – Karel Kryl – 1969
Le nom Gustapo est un croisement de mots (un mot-valise) : d’une part (comme on peut le deviner), il rappelle la Gestapo, d’autre part, le « u » fait vraisemblablement référence à Gustáv Husák, un fonctionnaire qui, en 1969, est devenu secrétaire général du Parti communiste tchécoslovaque, remplaçant Alexander Dubček à ce poste et marquant une rupture définitive avec les espoirs du Printemps de Prague. À partir de 1975, il est également président de la république jusqu’en décembre 1989, quelques jours après la révolution de velours.
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson tchèque, une chanson du même pays, de la même région du monde que celle où ont vécu l’Arlequin amoureux, personnage de Jiří Šotola, Joseph Chveik, personnage de Jarolav Hašek. Le premier, au temps... (Continues)
Chanson tchèque – Pochod Gustapa – Karel Kryl – 1969
Le nom Gustapo est un croisement de mots (un mot-valise) : d’une part (comme on peut le deviner), il rappelle la Gestapo, d’autre part, le « u » fait vraisemblablement référence à Gustáv Husák, un fonctionnaire qui, en 1969, est devenu secrétaire général du Parti communiste tchécoslovaque, remplaçant Alexander Dubček à ce poste et marquant une rupture définitive avec les espoirs du Printemps de Prague. À partir de 1975, il est également président de la république jusqu’en décembre 1989, quelques jours après la révolution de velours.
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson tchèque, une chanson du même pays, de la même région du monde que celle où ont vécu l’Arlequin amoureux, personnage de Jiří Šotola, Joseph Chveik, personnage de Jarolav Hašek. Le premier, au temps... (Continues)
LA MARCHE DE GUSTAPO
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2021/6/19 - 19:39

Rakovina

L'album Rakovina (Cancro) è il secondo album di Karel Kryl, uscito nel 1969 già in esilio in Germania. Secondo cs.wikipedia, la maggior parte delle canzoni è stata composta ancora in Cecoslovacchia nel biennio 1968-69, e rappresentano una reazione agli avvenimenti di agosto 1968. Il disco ha raggiunto la Cecoslovacchia con false copertine (sembrava un disco di musica classica) per raggirare la censura.
È uno di quegli album che, in un certo senso, si potrebbero classificare per intero come “album contro la guerra”. Ad oggi, questo sito ospita due brani dell'album: Marat ve vaně e Tak vás tu máme, bratři
Nella canzone che dà il nome all'intero album, Kryl usa il paragone di una malattia subdola per parlare dell'occupazione come di un male che si insinua nella società e la scompone in silenzio.
È uno di quegli album che, in un certo senso, si potrebbero classificare per intero come “album contro la guerra”. Ad oggi, questo sito ospita due brani dell'album: Marat ve vaně e Tak vás tu máme, bratři
Nella canzone che dà il nome all'intero album, Kryl usa il paragone di una malattia subdola per parlare dell'occupazione come di un male che si insinua nella società e la scompone in silenzio.
Zní hlasy soudních znalců a padlých andělů,
(Continues)
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Contributed by Stanislava 2021/3/3 - 18:50
Song Itineraries:
Prague Spring 1968


Marat ve vaně

[1969]
Testo e musica di Karel Kryl
Dal suo secondo album "Rakovina"
Trovato qui http://basne.webzdarma.cz/kryl_marat_v...
Testo e musica di Karel Kryl
Dal suo secondo album "Rakovina"
Trovato qui http://basne.webzdarma.cz/kryl_marat_v...
Recitazione:
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Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/27 - 21:15

I tried my best... And I think I failed Laughing out loud I hope somebody will correct these lyric Laughing out loud It's really hard to translate this!!!
MARAT IN THE BATH
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Mi sa che abbiamo urgente bisogno di Stanislava per venire a capo di questa canzone...
CCG Staff 2016/1/27 - 23:29
Figurati, Krzysiek, questa mi era sfuggita. Ogni tanto guardo il sito, anche se ultimamente non ho contribuito, ma questa me la sono proprio persa. Forse perché nei giorni quando l'hai inserita, ero persa tra le strade sterrate della Patagonia, senza segnale né internet o roba simile :)
Insomma, mi hai lasciato un compito arduo, devo dire. Concordo con la persona che ha tradotto il testo in inglese, che non è per nulla semplice. Però ci ho provato... Accetto umilmente tutte le vostre correzioni e osservazioni :)
Insomma, mi hai lasciato un compito arduo, devo dire. Concordo con la persona che ha tradotto il testo in inglese, che non è per nulla semplice. Però ci ho provato... Accetto umilmente tutte le vostre correzioni e osservazioni :)
Stanislava 2016/5/18 - 12:23
Posso un salutino a Stanislava dopo i miei soliti 2,5 km a piedi tra i gelsomini in fiore...? Bentornata da qualche Patagonia!
Riccardo Venturi 2016/5/19 - 00:14
Grazie Stanislava :)
La Patagonia mi immagino come un posto dove "i cani abbaiano con le chiappe", per usare un'espressione colorita usata da noi per indicare un luogo distante e desolato. Ma l'estate deve essere un spettacolo là.
Un aggiornamento dalla Breslavia un poco più vicina.
http://kvetevropy.cz/index.php/kultura...
Tante cose buone :)
Krzysiek
La Patagonia mi immagino come un posto dove "i cani abbaiano con le chiappe", per usare un'espressione colorita usata da noi per indicare un luogo distante e desolato. Ma l'estate deve essere un spettacolo là.
Un aggiornamento dalla Breslavia un poco più vicina.
http://kvetevropy.cz/index.php/kultura...
Tante cose buone :)
Krzysiek
Krzysiek 2016/5/19 - 00:52
Cavolo, Krzysiek, come siete espressivi in Polonia! In ceco si dice "dove le volpi danno la buonanotte". Comunque sì, è proprio uno spettacolo :)
Un saluto a te, Riccardo, e ai gelsomini in fiore... A proposito, come sei messo con l'aymara e il quechua? Ho fatto una foto per te in una via de La Paz :)
Un saluto a te, Riccardo, e ai gelsomini in fiore... A proposito, come sei messo con l'aymara e il quechua? Ho fatto una foto per te in una via de La Paz :)
Stanislava 2016/5/19 - 18:31


Veličenstvo Kat

[1967]
Testo e musica Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" del 1969
Il testo trovato qui
Testo e musica Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" del 1969
Il testo trovato qui
V ponurém osvětlení gotického sálu
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/8 - 20:38
Song Itineraries:
The Devil

Il testo preso sempre da qui
PRZEWIELMOŻNY KAT
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/8 - 21:00
Nell'ultima strofa, però, è la sfinge testa di morto ad alzarsi in volo, mica un corvo. Vabbé, licentia poetica : D
Ufffa... ho fatto in tempo...
il 11.07.2014
scocca il 12.07.
oh, che difficil' !!!
Tradurre dalle matrigna lingua alla lingua matrigna!!!
Tanto... chi se ne frega : D
Salut!
il 11.07.2014
scocca il 12.07.
oh, che difficil' !!!
Tradurre dalle matrigna lingua alla lingua matrigna!!!
Tanto... chi se ne frega : D
Salut!
IL BOIA RE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/12 - 00:06
Rimettere in ordine una pagina krzysiana, perdipiù dedicata al Diavolo in persona, significa entrare in una babele di traduzioni, videi, link, rispedizioni, mòccoli, ricchi premi e côtillons; mi sono bevuto un paio di sambuche e mi ci sono addentrato. Per una canzone di Karel Kryl si può e si deve fare, tanto più che Alessio Lega, "krylliano" convinto, in questo caso si vede già servita una traduzione cantabile a cura di krzysiek stesso. Sebbene si sia autenticamente superato, mi sono permesso -dopo aver sfrondato a colpi di machete la foresta del Linco Grosso- di metterci leggermente le manacce per sistemare qualche articolo slavamente tralasciato e qualche doppia un po' fantasiosa; poca roba per un exploit autentico. Al quale vanno i miei personali complimenti.
Riccardo Venturi 2014/8/28 - 14:17
Infinite grazie al tuo intervento. Con te si cresce. Devo ancora fare la prova orale... ma alla prima bottata pare che bangli :)
krzyś 2014/9/6 - 02:52


Lilie

1974
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Album: Plaváček, 1983; Dopisy, 1997
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Album: Plaváček, 1983; Dopisy, 1997
Než zavřel bránu,
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/6 - 22:37
Before he closed the gate, he attired in steel and blown off candles,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Edvard Sidoryk 2020/1/12 - 16:32


Morituri te salutant

[1967]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka [1969]
LP, Panton – Praha, ČSSR
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka [1969]
LP, Panton – Praha, ČSSR
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Cesta je prach
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/6 - 22:49
Riveduta in alcuni punti da Riccardo Venturi
Dal Sito italiano di Jaromír Nohavica
Dal Sito italiano di Jaromír Nohavica
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/10 - 05:14

Sono profondamente d'accordo con questa canzone di Karel Kryl: W LE BRACCIA DI DANIELA! :-PP
Riccardo Venturi 2008/11/10 - 19:10
Translated by Roman Kostovski
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Roman Kostovski 2010/11/18 - 03:33
Chanson tchèque – Morituri te salutant – Karel Kryl – 1967
Juste une remarque à propos du vers « Et des plumes d'espoir avec les ailes de Pégase »... Il me rappelle une chanson où il est aussi question d'un Pégase porteur d'espoir. Elle s'appelle d'ailleurs « Pégase à la queue rouge » et relate un exploit d'un audacieux obstiné - Lauro De Bosis, poète aviateur - qui s'en alla en pleine gloire fasciste déverser sur Rome des tracts dénonçant cette ignominie et appelant les Romains (et au-delà les Italiens et tous les habitants de la péninsule) à retrouver la voie de leur conscience et à débarquer l'imposteur.
« Il est vingt heures
Je suis au-dessus de Rome
Mes lettres : une traînée blanche
Le jardin du Quirinal comme sous la neige
Les gens courent ramassent les lettres
Jusqu'à quand tolèrerez-vous
Cet homme qui vous tient en esclave ?
Je vire sur l'aile, cap vers la mer
Je vaudrai plus mort... (Continues)
Juste une remarque à propos du vers « Et des plumes d'espoir avec les ailes de Pégase »... Il me rappelle une chanson où il est aussi question d'un Pégase porteur d'espoir. Elle s'appelle d'ailleurs « Pégase à la queue rouge » et relate un exploit d'un audacieux obstiné - Lauro De Bosis, poète aviateur - qui s'en alla en pleine gloire fasciste déverser sur Rome des tracts dénonçant cette ignominie et appelant les Romains (et au-delà les Italiens et tous les habitants de la péninsule) à retrouver la voie de leur conscience et à débarquer l'imposteur.
« Il est vingt heures
Je suis au-dessus de Rome
Mes lettres : une traînée blanche
Le jardin du Quirinal comme sous la neige
Les gens courent ramassent les lettres
Jusqu'à quand tolèrerez-vous
Cet homme qui vous tient en esclave ?
Je vire sur l'aile, cap vers la mer
Je vaudrai plus mort... (Continues)
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/4/6 - 10:54
Dal sito: http://www.tekstowo.pl/
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 05:24
Dal sito: http://www.piosenkaztekstem.pl/
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 05:33
Dal sito: http://www.piosenkaztekstem.pl/
MORITURI TE SALUTANT
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Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 05:44


Tak vás tu máme (Bratři)

[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]
Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/
Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (Continues)
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]
Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/
Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (Continues)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(Continues)
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Contributed by Krzysiek Wrona 2013/9/11 - 04:36
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
Grazie Krzysztof per questo contributo! Qualche tempo fa mi sono prefissa di ampliare un po' la sezione in lingua ceca di questo sito, ma per ora la cosa va abbastanza a rilento... Onestamente, ci sarebbe da fare parecchio.. Tra le tante canzoni che avevo in mente c'era anche questa qua.. :)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (Continues)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (Continues)
Stanislava 2013/9/11 - 22:58
Gli ultimi tre versi sono in russo, ma probabilmente un po' storpiato (adattato alla pronuncia ceca) e trascritto in caratteri latini. Sono frasi volutamente semplici ed espressive e perciò comprensibili anche a chi come me non conosce il russo. Ho tradotto quindi tutto il testo in italiano per motivi di comprensibilità, anche se si perde questo passaggio tra le lingue.
E DUNQUE ECCOVI QUA (FRATELLI)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2014/7/30 - 11:08
d'après la version italienne de Stanislava
d'une
Chanson tchèque – Tak vás tu máme (Bratři) – Karel Kryl – 1968
Ryzsard Siwiec (née à Dębica le 7 Mars 1909, mort à Varsovie le 12 septembre 1968) fut la première personne à s'immoler par le feu pour protester contre l'invasion de la Tchècoslovaquie en 1968. Il accomplit ce geste au stade de Varsovie à l'occasion de la fête de la récolte. Bien que son suicide fut repris par une caméra et que tout se fut produit en présence des chefs du parti communiste polonais et de très nombreux spectateurs, son geste n'eut pas d'écho dans les moyens de communication de masse et son nom resta presque méconnu. La presse polonaise n'en fit pas mention et le Parti Communiste Polonais en effaça toute trace. Peu de gens se rendirent compte de ce qu'il avait voulu obtenir par son sacrifice. Seulement après la chute du régime, on lui consacra un film documentaire... (Continues)
d'une
Chanson tchèque – Tak vás tu máme (Bratři) – Karel Kryl – 1968
Ryzsard Siwiec (née à Dębica le 7 Mars 1909, mort à Varsovie le 12 septembre 1968) fut la première personne à s'immoler par le feu pour protester contre l'invasion de la Tchècoslovaquie en 1968. Il accomplit ce geste au stade de Varsovie à l'occasion de la fête de la récolte. Bien que son suicide fut repris par une caméra et que tout se fut produit en présence des chefs du parti communiste polonais et de très nombreux spectateurs, son geste n'eut pas d'écho dans les moyens de communication de masse et son nom resta presque méconnu. La presse polonaise n'en fit pas mention et le Parti Communiste Polonais en effaça toute trace. Peu de gens se rendirent compte de ce qu'il avait voulu obtenir par son sacrifice. Seulement après la chute du régime, on lui consacra un film documentaire... (Continues)
MES BIEN CHERS FRÈRES... Enfin vous voilà !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/30 - 21:05


Demokracie

[1993]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Demokracie rozkvétá, byť s kosmetickou vadou:
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/4/11 - 19:25
Giorgio, potrei pregarti di una piccola cortesia d'ora in poi? Prima di inserire un testo in una lingua come il ceco, che è strapiena di segni diacritici, fai almeno una piccola ricerca per reperirne una versione corretta, con appunto tutti i segni che ci vogliono. Purtroppo molti siti contenenti testi hanno la detestabile abitudine di considerare i diacritici come un "optional", non rendendosi conto che, ad esempio in ceco, la presenza o l'assenza di un dato segno modificano radicalmente il significato di una parola (l'amica Martina Mezírková potrà confermarlo da madrelingua). Ad ogni modo, visto che hai inserito il video YouTube, qui bastava espandere le "ulteriori informazioni" per avere tutto il testo coi suoi bravi diacritici. Mi scuso se potrò sembrare pignolo in modo esasperante, e probabilmente lo sono, però questo sito si distingue fra tutti per la cura e l'esattezza grafica dei... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/4/11 - 23:22
Scusa, Riccardo. È colpa della solita fretta. Il video di Youtube non l'ho inserito io, né sono stato da quelle parti, quindi non sapevo che lì c'era un testo graficamente più corretto completo di diacritici. La tua cosiddetta "pignoleria" (non certo esasperata, ma pregevole e necessaria) è più che giustificata. Chiedo venia. Vedrò di stare più attento in futuro. Saluti.
giorgio 2009/4/12 - 00:05


Dědicům Palachovým

[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Un'altra canzone dedicata a Jan Palach, stavolta da uno dei maggiori cantautori cechi. Karel Kryl, nato nel 1944 a Kroměříž e morto a soli cinquant'anni nel 1994 a Monaco di Baviera, è giustamente considerato nel suo paese un vero mito, paragonabile a ciò che è in Italia Fabrizio de André. Della canzone verrà fornita una traduzione appena possibile.
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Un'altra canzone dedicata a Jan Palach, stavolta da uno dei maggiori cantautori cechi. Karel Kryl, nato nel 1944 a Kroměříž e morto a soli cinquant'anni nel 1994 a Monaco di Baviera, è giustamente considerato nel suo paese un vero mito, paragonabile a ciò che è in Italia Fabrizio de André. Della canzone verrà fornita una traduzione appena possibile.
Milion slepých očí, na erbu hlava hadí,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 15:32
Song Itineraries:
Prague Spring 1968

Il testo (leggermente corretto) scovato qui
MILION ŚLEPYCH OCZU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/25 - 20:41
Millions of blind eyes, the snake's head on the coat of arms,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Edvard Sidoryk 2019/2/4 - 21:29


Karel Kryl: Nevidomá dívka

[1969]
Testo e musica: Karel Kryl
Slova a hudba: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Paroles et musique: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
Dell'album e della canzone Bratříčku, zavírej vrátka si è già parlato non poco: è stato il primo album pubblicato da Karel Kryl, nel 1969, poco dopo l'invasione dell'agosto del 1968, pochissimo dopo il gesto di Jan Palach, e subito prima che il cantautore fuggisse in Germania. Vi era andato per partecipare a un festival a Dommershausen, in Renania, ma sapeva che, se fosse tornato in Cecoslovacchia, sarebbe stato arrestato. Ho ritenuto che, senza la “Bambina cieca”, non si potesse avere un'idea completa di quell'album, anche con una mia personale impressione: vale a dire che, dietro l'immagine, o quadretto, della bambina cieca che gioca quieta nel prato, si celi una delicata metafora... (Continues)
Testo e musica: Karel Kryl
Slova a hudba: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Paroles et musique: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
Dell'album e della canzone Bratříčku, zavírej vrátka si è già parlato non poco: è stato il primo album pubblicato da Karel Kryl, nel 1969, poco dopo l'invasione dell'agosto del 1968, pochissimo dopo il gesto di Jan Palach, e subito prima che il cantautore fuggisse in Germania. Vi era andato per partecipare a un festival a Dommershausen, in Renania, ma sapeva che, se fosse tornato in Cecoslovacchia, sarebbe stato arrestato. Ho ritenuto che, senza la “Bambina cieca”, non si potesse avere un'idea completa di quell'album, anche con una mia personale impressione: vale a dire che, dietro l'immagine, o quadretto, della bambina cieca che gioca quieta nel prato, si celi una delicata metafora... (Continues)
V zahradě za cihlovou zídkou,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/9/3 - 08:08
03.09.2018 08.15
Due parole del traduttore. La traduzione che segue non tenta neppure di striscio di essere "in versi" o qualcosa che pur di lontano gli rassomigli: è semplicemente un'interpretazione. Le note presenti esprimono, in massima parte, incertezze, dubbi e ipotesi.
Due parole del traduttore. La traduzione che segue non tenta neppure di striscio di essere "in versi" o qualcosa che pur di lontano gli rassomigli: è semplicemente un'interpretazione. Le note presenti esprimono, in massima parte, incertezze, dubbi e ipotesi.
LA BAMBINA CIECA
(Continues)
(Continues)
Grazie Rick,
ti faccio soltanto notare che secondo Internazionale questa canzone entra a pieno titolo nel filone delle canzoni legate alla primavera di Praga. Loro la propongono nell'esecuzione di Hana Ulrychová & The Bluesmen. Così, di consequenza, credo che la tua interpretazione in quel senso sia al cento per cento azzeccata.
Ahoj
ti faccio soltanto notare che secondo Internazionale questa canzone entra a pieno titolo nel filone delle canzoni legate alla primavera di Praga. Loro la propongono nell'esecuzione di Hana Ulrychová & The Bluesmen. Così, di consequenza, credo che la tua interpretazione in quel senso sia al cento per cento azzeccata.
Ahoj
Krzysiek 2018/9/3 - 17:06
Stanislava (La Santa! :) lo saprebbe sicuramente meglio, ma secondo me la tua ipotesi su Giùsquiamo nero, per quanto attraente, sia però fuoriviante. Fai caso che interno di un fiore di papavero è nero e una bambina può pure immaginera che siano tanti cavalieri neri su cavalli neri circondati di grandi petali rossi. La cultura popolare ceca (e non solo) ha usato spesso il fiore di papavero come un simbolo nelle fiabe e racconti vari. Giùsquiamo nero, molto meno appariscente e meno comune non faceva parte della diffusa tradizione orale.
Anche se non è vero che sia così raro. È una pianta che cresce spesso in zone ruderali, vicino agli cantieri, per esempio, ma non la trovi mai nelle quantità di papavero campestre mezza i cereali. Solo pochi esemplari, ma un anno ci sono e un altro anno chi sa dove si spostano. E poi, certo, per una bambina bendata tutti i fiori sono neri.
Anche se non è vero che sia così raro. È una pianta che cresce spesso in zone ruderali, vicino agli cantieri, per esempio, ma non la trovi mai nelle quantità di papavero campestre mezza i cereali. Solo pochi esemplari, ma un anno ci sono e un altro anno chi sa dove si spostano. E poi, certo, per una bambina bendata tutti i fiori sono neri.
Krzysiek 2018/9/3 - 18:05

d’après la version italienne de Riccardo Venturi – LA BAMBINA CIECA – 2018
d’une chanson tchèque – Nevidomá dívka – Karel Kryl – 1969
Album : Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
De l’album et de la chanson « Bratříčku, zavírej vrátka », on a déjà beaucoup parlé : c’est le premier album publié par Karel Kryl, en 1969, peu après l’invasion d’août 1968, très peu après le geste de Jan Palach, et juste avant que l’auteur-compositeur ne fuie en Allemagne. Il y était allé pour participer à un festival à Dommershausen, en Rhénanie, mais il savait que, s’il rentrait en Tchécoslovaquie, il serait arrêté. Je suis convaincu que, sans « La Fille aveugle », on ne peut pas avoir une idée complète de cet album, d’autant plus si on accepte mon impression personnelle : à savoir que, derrière l’image, ou le tableau, de la fille aveugle qui joue calmement dans le pré, se cache une délicate métaphore... (Continues)
d’une chanson tchèque – Nevidomá dívka – Karel Kryl – 1969
Album : Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
De l’album et de la chanson « Bratříčku, zavírej vrátka », on a déjà beaucoup parlé : c’est le premier album publié par Karel Kryl, en 1969, peu après l’invasion d’août 1968, très peu après le geste de Jan Palach, et juste avant que l’auteur-compositeur ne fuie en Allemagne. Il y était allé pour participer à un festival à Dommershausen, en Rhénanie, mais il savait que, s’il rentrait en Tchécoslovaquie, il serait arrêté. Je suis convaincu que, sans « La Fille aveugle », on ne peut pas avoir une idée complète de cet album, d’autant plus si on accepte mon impression personnelle : à savoir que, derrière l’image, ou le tableau, de la fille aveugle qui joue calmement dans le pré, se cache une délicate métaphore... (Continues)
LA FILLE AVEUGLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/9/4 - 20:29

Dilectissime Christophore Corvine, per quanto riguarda i papaveri, neri o rossi che siano, hai certamente ragione; aggiungo che le metafore e gli usi del papavero nella cosiddetta "cultura popolare" sono diffusi un po' dappertutto, e non solo in quella ceca: il "fiore del sonno" sembra quasi fatto apposta per essere catturato dall'immaginazione e per diventare un simbolo (tanto è vero che lo è diventato, ad esempio, come "fiore contro la guerra" o come simbolo dei soldati morti in guerra, si veda l'apposito percorso di questo sito). Ciononostante, e con tutte le precisazioni del caso, nella mia traduzione, o qualunque cosa essa sia, mi tengo il giùsquiamo nero. Io, lo ribadisco, una pianta velenosa ce la devo infilare sempre, e sarei capace di preparare certe insalatine che te le raccomando, altro che "minestroni".
La conosci, ad esempio, questa? E' l' Aconitum napellus, una piantina molto... (Continues)
La conosci, ad esempio, questa? E' l' Aconitum napellus, una piantina molto... (Continues)
Riccardo Venturi 2018/9/5 - 11:41
Ciao Riccardo, come sempre c’è poco da aggiungere alla tua traduzione. Sul primo punto sono d’accordo con te, anche per me “popsaná zídka” è un muretto con delle scritte sopra, non un muretto descritto da qualcuno, anche se dal punto di vista grammaticale non c’è differenza. Resta sempre un verso un po’ ambiguo, con questi “anniversari famosi”, ma potrebbe essere anche una trasformazione poetica della parola “výrok”, enunciato, tesi, espressione, che per fare la rima è andata a sovrapporsi alla parola výročí (cioè výročích invece di výrocích), e il “famoso” gli darebbe un tocco di ironia. Insomma anche per me l’immagine è quella di un muretto di mattoni su cui da sempre trovi le varie “notizie importanti”.
Poi c’è tutta quella storia dei papaveri neri o giusquiami che siano. Non lo so ma qualcosa mi dice che è proprio questo il verso chiave per l’interpretazione della canzone. Ho letto la... (Continues)
Poi c’è tutta quella storia dei papaveri neri o giusquiami che siano. Non lo so ma qualcosa mi dice che è proprio questo il verso chiave per l’interpretazione della canzone. Ho letto la... (Continues)
Stanislava (che di santa ha ben poco :)) 2018/9/5 - 19:16
Ecco, lo dicevo io che Stanislava la saprà più lunga assai :)
Grazie per il tuo bell'intervento Stanislava.
Devo ammettere che per il giusquiamo proposto da Riccardo la mia critica era un po' frettolosa, ma sopratutto a sproposito. A ripensarci (e a rileggere le sue spiegazioni) il giusquiamo ci sta a pennello nella traduzione italiana. Con i suoi fiori colore bianco sporco venato e con la sua allucinante forza velenosa entra bene nell'immagine di un posto abbandonato e intriso di desolazione, di una zona di terre incolte con tanto di muretto a mattoni in un paesaggio grigio e cupo, creata da Kryl. Ha ragione Stanislava che questi versi centrali sono la chiave di tutta la canzone, con la strasuggestiva metafora di cavalieri a cavallo che con i fiori neri portano l'amore.
Comunque su principe azzurro gli spagnoli mi sembrano più convincenti: https://es.wikipedia.org/wiki/Príncipe_azul
Ho... (Continues)
Grazie per il tuo bell'intervento Stanislava.
Devo ammettere che per il giusquiamo proposto da Riccardo la mia critica era un po' frettolosa, ma sopratutto a sproposito. A ripensarci (e a rileggere le sue spiegazioni) il giusquiamo ci sta a pennello nella traduzione italiana. Con i suoi fiori colore bianco sporco venato e con la sua allucinante forza velenosa entra bene nell'immagine di un posto abbandonato e intriso di desolazione, di una zona di terre incolte con tanto di muretto a mattoni in un paesaggio grigio e cupo, creata da Kryl. Ha ragione Stanislava che questi versi centrali sono la chiave di tutta la canzone, con la strasuggestiva metafora di cavalieri a cavallo che con i fiori neri portano l'amore.
Comunque su principe azzurro gli spagnoli mi sembrano più convincenti: https://es.wikipedia.org/wiki/Príncipe_azul
Ho... (Continues)
Krzysiek 2018/9/7 - 19:57


Pochyby

Un altro "protestsong" di Karel Kryl. Fa parte dell'album Monology (1992) ma è stato scritto nel 1974, dopo 5 anni di esilio in Germania. È una sorta di racconto della propria vita in chiave ironica, arrivando al punto cruciale che è il suo abbandono della Cecoslovacchia. Nel testo si trovano molte note critiche verso il regime totalitario dal quale Kryl è fuggito, ma sono presenti anche critiche della società occidentale.
Mlád dvacet devět let a devět měsíců,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2016/6/9 - 18:19


Dachau blues

[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.
Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.
Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Když stíny k sobě v touze lnou,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/25 - 20:15
Song Itineraries:
Extermination camps
Più puntuale di Carlotta Corday! :-)
Scherzi a parte, come avrai visto la tua traduzione, Stanislava, è stata addirittura qualificata di "benemerita"; qui senza il tuo aiuto brancoleremmo tutti nel bujo e saremmo tutti cèchi. Saluti carissimi!
Scherzi a parte, come avrai visto la tua traduzione, Stanislava, è stata addirittura qualificata di "benemerita"; qui senza il tuo aiuto brancoleremmo tutti nel bujo e saremmo tutti cèchi. Saluti carissimi!
Riccardo Venturi 2016/5/27 - 15:08
Le Dachau Blue Express est en route. Il arrivera sans doute cette nuit ou demain.
Cordial
Lucien Lane
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 2016/5/27 - 18:40
d’après la version italienne de Stanislava
de la chanson tchèque Dachau Blues de Karel Kryl – 1970
de la chanson tchèque Dachau Blues de Karel Kryl – 1970
DACHAU BLUES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/5/27 - 22:12
Grazie assai a Stanislava, Marco e Riccardo.
Un testo di non facile lettura resoci più abbordabile tramite l'eccellente lavoro di Stanislava. Comunque, mi rimane difficile valutare se fosse esistito qualche legame fra la canzone di Kryl e quella precedente di un anno di Captain Beefheart
Pare di no, ma...?
Un sentito saluto.
Un testo di non facile lettura resoci più abbordabile tramite l'eccellente lavoro di Stanislava. Comunque, mi rimane difficile valutare se fosse esistito qualche legame fra la canzone di Kryl e quella precedente di un anno di Captain Beefheart
Pare di no, ma...?
Un sentito saluto.
Krzysiek 2016/5/29 - 18:23
Ti ringrazio Krzysiek ma io ho fatto...assai poco, a parte sparare qualche cazzata (che però presuppone un ringraziamento sincero a Stanislava)...salud!
Riccardo Venturi 2016/5/30 - 00:17
Ho cercato di trovare qualche "benemerita" risposta ai tuoi ringraziamenti :)
Chi saremmo stati senza avere sparato ogni tanto delle cazzate?
Fossimo degli umani ancora???
(il concetto era questo più... o forse meno)
Amen
Chi saremmo stati senza avere sparato ogni tanto delle cazzate?
Fossimo degli umani ancora???
(il concetto era questo più... o forse meno)
Amen
Krzysiek 2016/5/30 - 20:14


Lásko!

[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Il testo è ripreso dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
Lyrics are reproduced from the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
"[...]"Talora, nel quadro fosco dipinto coi versi da quest'uomo dalla vibrante sensibilità, sorgevano lampi di poesia. La sua più bella canzone prende spunto dal contrasto fra uno squallido bozzetto di vita militare e la purezza di un amore nato da un sogno adolescente. [...]Tornò, un giorno, Karel Kryl alla sua gente e al suo amore. Ed è ancora emozionante guardarlo in un documentario mentre stringe mani, parla con la gente e, arrampicato su una tettoia, improvvisa un concerto per un pubblico di giovani, nati dopo che lui era già partito ma che conoscono a memoria le sue canzoni..." - (Alessio Lega)
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Il testo è ripreso dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
Lyrics are reproduced from the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
"[...]"Talora, nel quadro fosco dipinto coi versi da quest'uomo dalla vibrante sensibilità, sorgevano lampi di poesia. La sua più bella canzone prende spunto dal contrasto fra uno squallido bozzetto di vita militare e la purezza di un amore nato da un sogno adolescente. [...]Tornò, un giorno, Karel Kryl alla sua gente e al suo amore. Ed è ancora emozionante guardarlo in un documentario mentre stringe mani, parla con la gente e, arrampicato su una tettoia, improvvisa un concerto per un pubblico di giovani, nati dopo che lui era già partito ma che conoscono a memoria le sue canzoni..." - (Alessio Lega)
Pár zbytků pro krysy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/4/30 - 19:29
La meravigliosa versione italiana di Alessio Lega, da "Compagnia cantante", CD allegato al volume "Canta che non ti passa - Storie e canzoni di autori in rivolta francesi, ispanici e slavi", Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2008.
Scaricabile da Bielle
Scaricabile da Bielle
AMORE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/12 - 16:52

Chanson tchèque – Lásko! - Karel Kryl – 1970
Karel Kryl a été et restera l'icône de la chanson tchèque. Ce petit homme blond aux yeux pleins de lumière, qui s'est battu pour la liberté de son pays, et qui a dû partir en exile après l'invasion de la Tchecoslovaquie en août '68, juste à cause de ses chansons que le pouvoir considérait dangereuses. Il se battait contre ce faux “communisme”, ou “socialisme réel”, qui n'avait plus rien de réel et qui s'était effondré dans la figure d'un Brejnev ou d'un Husák. Mon ami anarchiste Alessio Lega, qui a traduit et chanté cette chanson en italien, l'appelle un “beau petit tableau idyllique du service militaire à l'époque du socialisme réel, à chanter en sourdine quand on rencontre des retrouvailles de francs-tireurs”; mais c'est surtout la chanson de l'amour et du rêve qui gagnent sur la grossièreté, sur la vulgarité, sur l'absurdité du service militaire,... (Continues)
Karel Kryl a été et restera l'icône de la chanson tchèque. Ce petit homme blond aux yeux pleins de lumière, qui s'est battu pour la liberté de son pays, et qui a dû partir en exile après l'invasion de la Tchecoslovaquie en août '68, juste à cause de ses chansons que le pouvoir considérait dangereuses. Il se battait contre ce faux “communisme”, ou “socialisme réel”, qui n'avait plus rien de réel et qui s'était effondré dans la figure d'un Brejnev ou d'un Husák. Mon ami anarchiste Alessio Lega, qui a traduit et chanté cette chanson en italien, l'appelle un “beau petit tableau idyllique du service militaire à l'époque du socialisme réel, à chanter en sourdine quand on rencontre des retrouvailles de francs-tireurs”; mais c'est surtout la chanson de l'amour et du rêve qui gagnent sur la grossièreté, sur la vulgarité, sur l'absurdité du service militaire,... (Continues)
MON AMOUR!
(Continues)
(Continues)
Salve!!!
Scusate, ma quella di Alessio sarebbe "La meravigliosa versione italiana" ??? Dell'originale ha ben poco:(
Secondo me è un sacrilegio definirla una canzone di K. Kryl....chiamatela con un altro nome!!!
Martina Mezirkova
Scusate, ma quella di Alessio sarebbe "La meravigliosa versione italiana" ??? Dell'originale ha ben poco:(
Secondo me è un sacrilegio definirla una canzone di K. Kryl....chiamatela con un altro nome!!!
Martina Mezirkova
martina 2009/1/3 - 21:36
La tua osservazione, Martina, mi delude molto.
Te lo dico avendo utilizzato per questo sito diverse tue traduzioni, che ho apprezzato, così, come apprezzo qualsiasi tentativo che voglia mettere a disposizione di chiunque non conosca una data lingua dei testi che difficilmente sarebbero comprensibili in altro modo.
Alessio Lega, è chiaro (e te lo dico conoscendolo bene di persona), non conosce la lingua ceca. Per la sua versione italiana di Lásko! si è evidentemente servito di traduzioni di altri (probabilmente anche della tua), rielaborandoli. A mio parere (poiché conosco un po' il ceco, seppure -ovviamente- non a fondo), Alessio ha saputo ben rendere la particolare atmosfera della canzone di Karel Kryl.
Anche quello di Alessio è un tentativo. Se non esistessero tali tentativi, sarebbe ben difficile trovare qualche cantautore (italiano o di altri paesi) che conosca il ceco talmente bene... (Continues)
Te lo dico avendo utilizzato per questo sito diverse tue traduzioni, che ho apprezzato, così, come apprezzo qualsiasi tentativo che voglia mettere a disposizione di chiunque non conosca una data lingua dei testi che difficilmente sarebbero comprensibili in altro modo.
Alessio Lega, è chiaro (e te lo dico conoscendolo bene di persona), non conosce la lingua ceca. Per la sua versione italiana di Lásko! si è evidentemente servito di traduzioni di altri (probabilmente anche della tua), rielaborandoli. A mio parere (poiché conosco un po' il ceco, seppure -ovviamente- non a fondo), Alessio ha saputo ben rendere la particolare atmosfera della canzone di Karel Kryl.
Anche quello di Alessio è un tentativo. Se non esistessero tali tentativi, sarebbe ben difficile trovare qualche cantautore (italiano o di altri paesi) che conosca il ceco talmente bene... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/1/4 - 01:45
Ciao Riccardo!
Ti prego di considerare la mia osservazione, una semplice critica, anche se mi rendo conto di essere abbastanza severa e questo può dare fastidio. Concordo con te che è ammirevole il tentativo di Alessio a far conoscere le canzoni di Kryl al pubblico italiano, ciò nonostante credo che bisognerebbe impegnarsi per cercare di avvicinarsi di più al vero senso delle poesie.
Le mie traduzioni letteralmente precise servono proprio a questo scopo.
È inutile dire, credo, quanto mi piacciano le canzoni di Kryl che noi cechi ascoltavamo e cantavamo e tutti sapevamo a memoria mentre naturalmente suo nome non si poteva nemmeno pronunciare.
È solo dalle sue canzoni che la mia generazione ha potuto apprendere ciò che era realmente successo e che stava accadendo alla nostra nazione. Lui cantava la VERITA’. Hai ragione, forse Kryl non avrebbe voluto diventare l’oggetto di un culto sacrale... (Continues)
Ti prego di considerare la mia osservazione, una semplice critica, anche se mi rendo conto di essere abbastanza severa e questo può dare fastidio. Concordo con te che è ammirevole il tentativo di Alessio a far conoscere le canzoni di Kryl al pubblico italiano, ciò nonostante credo che bisognerebbe impegnarsi per cercare di avvicinarsi di più al vero senso delle poesie.
Le mie traduzioni letteralmente precise servono proprio a questo scopo.
È inutile dire, credo, quanto mi piacciano le canzoni di Kryl che noi cechi ascoltavamo e cantavamo e tutti sapevamo a memoria mentre naturalmente suo nome non si poteva nemmeno pronunciare.
È solo dalle sue canzoni che la mia generazione ha potuto apprendere ciò che era realmente successo e che stava accadendo alla nostra nazione. Lui cantava la VERITA’. Hai ragione, forse Kryl non avrebbe voluto diventare l’oggetto di un culto sacrale... (Continues)
martina 2009/1/4 - 11:36
Salve a tutti. Seguo il sito da qualche tempo ma per mancanza di tempo non ho modo di parteciparvi attivamente.
Sono rimasto molto colpito dalla "discussione" tra Martina e Riccardo e vorrei dire la mia, se possibile.
Secondo me, ogni frequentatore di un sito (e relativo forum) libero ha il diritto di esprimere il proprio pensiero. E su questo mi pare che tutti concordiamo. Ma dove sta scritto che quando non si è d'accordo bisogna per forza proporre cose migliori? Si può semplicemente non essere d'accordo, punto e basta.
Questo comunque non è il caso di Martina che, mi pare, ha anche motivato molto chiaramente il suo dissenso. Inoltre ha aggiunto che secondo lei ogni traduzione ed adattamento dovrebbero essere il più fedele possibile all'originale. Altrimenti, dico io, rappresenterebbe solo una rozza copia camuffata da presunto "capolavoro".
Se proprio si vuole creare qualcosa di bello... (Continues)
Sono rimasto molto colpito dalla "discussione" tra Martina e Riccardo e vorrei dire la mia, se possibile.
Secondo me, ogni frequentatore di un sito (e relativo forum) libero ha il diritto di esprimere il proprio pensiero. E su questo mi pare che tutti concordiamo. Ma dove sta scritto che quando non si è d'accordo bisogna per forza proporre cose migliori? Si può semplicemente non essere d'accordo, punto e basta.
Questo comunque non è il caso di Martina che, mi pare, ha anche motivato molto chiaramente il suo dissenso. Inoltre ha aggiunto che secondo lei ogni traduzione ed adattamento dovrebbero essere il più fedele possibile all'originale. Altrimenti, dico io, rappresenterebbe solo una rozza copia camuffata da presunto "capolavoro".
Se proprio si vuole creare qualcosa di bello... (Continues)
Grazie per le questi testi di Karel Kryl.
Sono Cecoslovacco - come era Karel Kryl.
Non sono ceco - non sono neanche slovacco ...
Un saluto a tutti e grazie di cuore a Martina che lei fa tanto lavoro per conoscere meglio Karel Kryl !
Mi scusate ma io non studiato lingua italiana :-)
Branislav Čaňo
Zvolen
Sono Cecoslovacco - come era Karel Kryl.
Non sono ceco - non sono neanche slovacco ...
Un saluto a tutti e grazie di cuore a Martina che lei fa tanto lavoro per conoscere meglio Karel Kryl !
Mi scusate ma io non studiato lingua italiana :-)
Branislav Čaňo
Zvolen
Branislav Čaňo 2009/3/21 - 12:05
Je trouve cet hommage à Karel Kryl passionnant et j'ai donc repris – à partir de la remarque de Martina – les deux textes (italiens) : celui de Martina et Alessandro et celui d'Alessio Lega avec la traduction française de R.V.
J'ai traduit (pour voir ce que la chose donnerait en français) le texte de Martina et Alessandro et celui d'Alessio Lega.
Tout ceci engendra un jeu de miroirs que je me fais le plaisir de soumettre aux amis de Canzoni contro la Guerra.
J'espère ainsi donner une idée de ce que les traductions sont comme les vagues de la mer, toutes semblables et toutes toujours différentes, toutes luisantes sous le soleil et brillantes sous la nuit, éternellement variables.
Ceci me met en mémoire le pavillon hongrois à l'exposition universelle de Lisbonne, entièrement consacrée à la mer. Que venaient faire les Hongrois (ici, moi) dans cette galère ? Très conscients de leur incongruité,... (Continues)
J'ai traduit (pour voir ce que la chose donnerait en français) le texte de Martina et Alessandro et celui d'Alessio Lega.
Tout ceci engendra un jeu de miroirs que je me fais le plaisir de soumettre aux amis de Canzoni contro la Guerra.
J'espère ainsi donner une idée de ce que les traductions sont comme les vagues de la mer, toutes semblables et toutes toujours différentes, toutes luisantes sous le soleil et brillantes sous la nuit, éternellement variables.
Ceci me met en mémoire le pavillon hongrois à l'exposition universelle de Lisbonne, entièrement consacrée à la mer. Que venaient faire les Hongrois (ici, moi) dans cette galère ? Très conscients de leur incongruité,... (Continues)
MON AMOUR (I)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/21 - 15:59
E io devo ringraziare te, Branislav, per averci fatto sapere dell'esistenza di un interessantissimo libro contenente molti testi di Kryl tradotti in italiano. E tra questi anche Lásko.
Děkuji!!
Děkuji!!
Martina Mezirkova 2009/5/21 - 18:07
Il testo da http://nohavica.wz.cz/Text/mila.html
Cantata da Antonina Krzysztoń, EKT Gdynia e altri.
Cantata da Antonina Krzysztoń, EKT Gdynia e altri.
MIŁA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/9/1 - 21:21


Tráva

(1965)
Una canzone scritta da Kryl durante il servizio militare. Viene presentata come una canzone contro la guerra in generale, ma secondo me nella prima strofa si trova anche un riferimento concreto alla guerra in Vietnam che era in corso in quegli anni: mi ci fa pensare l'immagine dei “morti dietro il canneto”. Rákosí è una pianta simile alla canna di bambù che è diventata una metafora per i vietnamiti (forse solo in ceco??? non lo so...), a quanto pare proprio ai tempi della guerra: c'è chi la fa risalire ai cappelli o alle case fatte di queste piante, altri sostengono che i soldati vietnamiti si nascondevano tra le canne di “rákosí”. “Rákosník” è una denominazione ampiamente utilizzata anche oggigiorno, purtroppo in modo dispregiativo, in riferimento alla numerosa comunità vietnamita presente in Repubblica Ceca. In questo testo ovviamente la parola non ha nessuna valenza negativa, anzi.
Non... (Continues)
Una canzone scritta da Kryl durante il servizio militare. Viene presentata come una canzone contro la guerra in generale, ma secondo me nella prima strofa si trova anche un riferimento concreto alla guerra in Vietnam che era in corso in quegli anni: mi ci fa pensare l'immagine dei “morti dietro il canneto”. Rákosí è una pianta simile alla canna di bambù che è diventata una metafora per i vietnamiti (forse solo in ceco??? non lo so...), a quanto pare proprio ai tempi della guerra: c'è chi la fa risalire ai cappelli o alle case fatte di queste piante, altri sostengono che i soldati vietnamiti si nascondevano tra le canne di “rákosí”. “Rákosník” è una denominazione ampiamente utilizzata anche oggigiorno, purtroppo in modo dispregiativo, in riferimento alla numerosa comunità vietnamita presente in Repubblica Ceca. In questo testo ovviamente la parola non ha nessuna valenza negativa, anzi.
Non... (Continues)
Jen tráva se ptá, proč už se teď nesměji,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2014/7/31 - 22:54

d’après la version italienne de Stanislava
d’une chanson tchèque – Tráva – Karel Kryl – 1965
Une chanson écrite par Kryl pendant son service militaire. On la présente comme une chanson contre la guerre en général, mais selon moi, dans la première strophe se trouve même une référence concrète à la guerre en Vietnam qui était en cours dans ces années-là ; y me fait penser l’image des « morti là dietro il canneto » [Comme on le verra la version française dit « là-bas dans les bambous » rejoignant sans barguigner l’avis de l'auteure de la version italienne]. Rákosí est une plante semblable à la canne de bambou qui est devenue une métaphore pour les Vietnamiens (peut-être seulement en tchèque ? ? ? je ne le sais pas…), apparemment justement aux temps de la guerre : certains la font remonter aux chapeaux ou aux maisons faites de ces plantes, d’autres soutiennent que les soldats vietnamiens se... (Continues)
d’une chanson tchèque – Tráva – Karel Kryl – 1965
Une chanson écrite par Kryl pendant son service militaire. On la présente comme une chanson contre la guerre en général, mais selon moi, dans la première strophe se trouve même une référence concrète à la guerre en Vietnam qui était en cours dans ces années-là ; y me fait penser l’image des « morti là dietro il canneto » [Comme on le verra la version française dit « là-bas dans les bambous » rejoignant sans barguigner l’avis de l'auteure de la version italienne]. Rákosí est une plante semblable à la canne de bambou qui est devenue une métaphore pour les Vietnamiens (peut-être seulement en tchèque ? ? ? je ne le sais pas…), apparemment justement aux temps de la guerre : certains la font remonter aux chapeaux ou aux maisons faites de ces plantes, d’autres soutiennent que les soldats vietnamiens se... (Continues)
HERBE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/16 - 22:46


Píseň neznámého vojína

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: To nejlepší
La canzone del milite ignoto / Song of the Unknown Soldier
Zpráva z tisku:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/4/30 - 19:26
(da questa pagina
PIEŚŃ NIEZNANEGO ŻOŁNIERZA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/1/27 - 19:11


Znamení doby

[1967-68]
Parole e musica di Karel Kryl
Nel disco d’esordio dell’autore, il famoso Bratříčku, zavírej vrátka, pubblicato nel 1969 ma composto tra le ultime fasi della Primavera di Praga e l’invasione sovietica.
La fotografia in copertina è di Josef Koudelka
Parole e musica di Karel Kryl
Nel disco d’esordio dell’autore, il famoso Bratříčku, zavírej vrátka, pubblicato nel 1969 ma composto tra le ultime fasi della Primavera di Praga e l’invasione sovietica.
La fotografia in copertina è di Josef Koudelka
Před okny sloup
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/22 - 13:58
Song Itineraries:
Prague Spring 1968

Fotos do fogo

[1993]
Letra e música: Sérgio Godinho
Lyrics and music: Sérgio Godinho
Testo e musica: Sérgio Godinho
Album: Tinta Permanente
Pochi giorni fa ho ricevuto la seguente mail da Guido Baldoni:
"Ti scrivo perché per il Club Tenco 2014 sto preparando con Alessio Lega, Rocco [Marchi], Francesca (Baccolini] e altri due musicisti, una carrellata di cantautori stranieri dissidenti, concentrandosi su paesi dell'est (Vysotskij, Okudžava, Kryl, Kaczmarski) e Portogallo (Zeca Afonso, Fausto, Branco, che sarà ospite e canterà con noi, e Godinho). Proprio di quest'ultimo, Godinho, suoneremo Fotos de Fogo, un brano che sarebbe bello entrasse fra le tue Canzoni contro la guerra per il suo contenuto anticolonialista."
Guido Baldoni, oltre ad essere il figlio di Enzo Baldoni (che noi continuiamo, imperterriti, a non dimenticare), è oramai da tempo tra gli accompagnatori (alla fisarmonica) di Alessio Lega;... (Continues)
Letra e música: Sérgio Godinho
Lyrics and music: Sérgio Godinho
Testo e musica: Sérgio Godinho
Album: Tinta Permanente
Pochi giorni fa ho ricevuto la seguente mail da Guido Baldoni:
"Ti scrivo perché per il Club Tenco 2014 sto preparando con Alessio Lega, Rocco [Marchi], Francesca (Baccolini] e altri due musicisti, una carrellata di cantautori stranieri dissidenti, concentrandosi su paesi dell'est (Vysotskij, Okudžava, Kryl, Kaczmarski) e Portogallo (Zeca Afonso, Fausto, Branco, che sarà ospite e canterà con noi, e Godinho). Proprio di quest'ultimo, Godinho, suoneremo Fotos de Fogo, un brano che sarebbe bello entrasse fra le tue Canzoni contro la guerra per il suo contenuto anticolonialista."
Guido Baldoni, oltre ad essere il figlio di Enzo Baldoni (che noi continuiamo, imperterriti, a non dimenticare), è oramai da tempo tra gli accompagnatori (alla fisarmonica) di Alessio Lega;... (Continues)
Chega-te a mim
(Continues)
(Continues)
Contributed by Guido Baldoni (per tramite di RV) 2014/9/21 - 20:40


Jeřabiny

Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Il testo e la traduzione provengono dal Sito italiano di Jaromír Nohavica. La canzone è un'allegoria (ma neanche tanto allegorica) dell'invasione sovietica della Cecoslovacchia nell'agosto 1968. [CCG/AWS Staff]
Pod tmavočervenými jeřabinami
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/11/10 - 05:29
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
Mi sento in dovere di precisare che la canzone E' UN'ALLEGORIA DELLA INVASIONE SOVIETICA DEL '68.
Martina
(martina mezirkova)
Martina
(martina mezirkova)
Scusa, Martina, e cosa c'è scritto nell'introduzione..?!? "Invasione cecoslovacca", in italiano, vuol dire "della Cecoslovacchia"; non che la Cecoslovacchia ha invaso qualcuno. E' chiaro che parlando dell'invasione del '68 si parla dell'invasione della Cecoslovacchia da parte dell'URSS e di altri paesi del "Patto di Varsavia". Saluti!
Sì, intendevo che bisognerebbe togliere "con ogni probabilità"
(martina mezirkova)
(martina mezirkova)
Lo tolgo immediatamente :-) (rv)
Per chi non sapesse, le sorbe sono un frutto selvatico che matura in agosto e ciò evoca la stagione.
"ci raccontarono che arrivarono in tempo !!!!!"
Le autorità sovietiche tentarono di convincere la popolazione che l'intervento era assolutamente necessario per evitare la svolta verso il capitalismo.
Per giustificare la invazione è stata emesse "Dottrina Brežněv".
Ma anche i soldati russi sono stati ingannati, molti di loro non solo non conoscevano il vero motivo della missione ma neache dove erano stati condotti. Disorientati e spaventati sparavano all'impazzata spesso addirittura contro i propri compagni. Secondo dati dell'Istituto ceco per Studi dei regimi totalitari (Utrs) - 108 persone morirono per effetto diretto e indiretto dell'invasione.
"sul paese silenzioso borbottavano i pipistrelli"
Con questa metafora Kryl descrive gli aerei che sorvolavano continuamente Praga
"ci raccontarono che arrivarono in tempo !!!!!"
Le autorità sovietiche tentarono di convincere la popolazione che l'intervento era assolutamente necessario per evitare la svolta verso il capitalismo.
Per giustificare la invazione è stata emesse "Dottrina Brežněv".
Ma anche i soldati russi sono stati ingannati, molti di loro non solo non conoscevano il vero motivo della missione ma neache dove erano stati condotti. Disorientati e spaventati sparavano all'impazzata spesso addirittura contro i propri compagni. Secondo dati dell'Istituto ceco per Studi dei regimi totalitari (Utrs) - 108 persone morirono per effetto diretto e indiretto dell'invasione.
"sul paese silenzioso borbottavano i pipistrelli"
Con questa metafora Kryl descrive gli aerei che sorvolavano continuamente Praga
martina mezirkova 2009/4/11 - 15:02
à partir de la version italienne de Martina Mezírková
d'une chanson tchèque de Karel Kryl, intitulée Jerabiny.
Il s'agit, ainsi que le précise dans les commentaires en italien Martina Mezírková, d'une chanson qui allude à l'invasion de la Tchécoslovaquie par les forces amies qui venaient la sauver d'elle-même. La question que se posaient les Tchèques et on connaît à présent la réponse était essentiellement : quand et comment ces « visiteurs d'août », ces étranges touristes aux tenues si coquettes et si décontractées, équipés de si jolies autos (un peu lourdes, certes) et de si étonnants instruments, allaient s'en retourner d'où ils étaient venus.
Cette invasion touristique fait songer aux sauterelles plus qu'aux pipistrelles, lesquelles figurent ici l'aviation amie qui tenait un meeting aérien permanent au-dessus de la capitale juste pour ébaudir le bon peuple et les touristes eux-mêmes.... (Continues)
d'une chanson tchèque de Karel Kryl, intitulée Jerabiny.
Il s'agit, ainsi que le précise dans les commentaires en italien Martina Mezírková, d'une chanson qui allude à l'invasion de la Tchécoslovaquie par les forces amies qui venaient la sauver d'elle-même. La question que se posaient les Tchèques et on connaît à présent la réponse était essentiellement : quand et comment ces « visiteurs d'août », ces étranges touristes aux tenues si coquettes et si décontractées, équipés de si jolies autos (un peu lourdes, certes) et de si étonnants instruments, allaient s'en retourner d'où ils étaient venus.
Cette invasion touristique fait songer aux sauterelles plus qu'aux pipistrelles, lesquelles figurent ici l'aviation amie qui tenait un meeting aérien permanent au-dessus de la capitale juste pour ébaudir le bon peuple et les touristes eux-mêmes.... (Continues)
UNTER DEN EBERESCHEN – SOUS LES SORBIERS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/4/15 - 22:22
Cara Martina,
Mi fa paura... Che vuole dire ?
Pero, non posso ne scrivere, ne tradurre tutto quello in italiano e ancora meno, in cecco. Ma, penso aver fatto di meglio per tradurre Karel Kryl (via l'italiano...) e aver fatto un commento, diciamo, corretto...
Salve
Marco Valdo M.I.
Mi fa paura... Che vuole dire ?
Pero, non posso ne scrivere, ne tradurre tutto quello in italiano e ancora meno, in cecco. Ma, penso aver fatto di meglio per tradurre Karel Kryl (via l'italiano...) e aver fatto un commento, diciamo, corretto...
Salve
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 2009/4/20 - 11:37
Solo perchè vorrei capire cosa scrive :)
Devo sempre chiedere a qualcuno la traduzione. Tutto qui.
Devo sempre chiedere a qualcuno la traduzione. Tutto qui.
Martina 2009/4/21 - 13:32
Io invece trovo delizioso questo...dialogo a distanza tra Martina e Marco Valdo; talmente delizioso che non correggo nemmeno il "cecco" :-PPPPPP
Riccardo Venturi 2009/4/21 - 13:46
Riccardo, dobbiamo essere intransigenti solo con le traduzioni dei testi, su "cecco" direi che possiamo chiudere un occhio :)
Però non vedo il dialogo del quale stai parlando, e purtroppo non ci sarà... finché non imparerò il francese
Però non vedo il dialogo del quale stai parlando, e purtroppo non ci sarà... finché non imparerò il francese
Martina 2009/4/21 - 14:51
Il dialogo potete svolgerlo benissimo in italiano, lingua che Marco Valdo M.I. conosce quasi alla perfezione :-)
Ne approfitto per un salutone a tutti e due...
Ne approfitto per un salutone a tutti e due...
Riccardo Venturi 2009/4/21 - 17:40
Ciao Riccardo!
Ricambio il saluto a ti faccio i miei complimenti per questo sito!
Ricambio il saluto a ti faccio i miei complimenti per questo sito!
Martina 2009/4/24 - 10:02
Ecco qua il testo corretto (c'erano giusto alcuni segni diacritici che si erano "persi per la strada")
Jeřabiny
Pod tmavočervenými jeřabinami
zahynul motýl mezi karabinami
zástupce pro týl
šlápl na běláska,
zahynul motýl jako naše láska,
zahynul motýl jako naše láska.
Na břehu řeky roste tráva ostřice,
prý přišli včas, však vtrhli jako vichřice,
nad tichou zemí
vrčí netopýři
a národ němý tlučou oficíři,
a národ němý tlučou oficíři.
Na nebi měsíc jako koláč s tvarohem,
koupím si láhev rumu v krčmě za rohem,
budeš se líbat
v noci s cizím pánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem.
Jeřabiny
Pod tmavočervenými jeřabinami
zahynul motýl mezi karabinami
zástupce pro týl
šlápl na běláska,
zahynul motýl jako naše láska,
zahynul motýl jako naše láska.
Na břehu řeky roste tráva ostřice,
prý přišli včas, však vtrhli jako vichřice,
nad tichou zemí
vrčí netopýři
a národ němý tlučou oficíři,
a národ němý tlučou oficíři.
Na nebi měsíc jako koláč s tvarohem,
koupím si láhev rumu v krčmě za rohem,
budeš se líbat
v noci s cizím pánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem.
Stanislava 2013/9/17 - 10:28
Grazie Stanislava; il testo ed il titolo corretti sono stati integrati, così finalmente ci abbiamo anche la famosa "ř" ceca, uno dei fonemi consonantici più rari del mondo :-)
Riccardo Venturi 2013/9/17 - 11:01
Trascritta da YT all'orecchio https://www.youtube.com/watch?v=zZm77-U5s6I
JARZĘBINY (JEŘABINY)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/9/1 - 19:45
Il testo da http://www.tekstowo.pl/
MOTYL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/9/1 - 20:50


Salome

Album: Bratříčku, zavírej vrátka (1969)
Něžná i proradná, krutá i bezradná
(Continues)
(Continues)
Contributed by Roman Kostovski 2010/11/17 - 18:21
Cantata da Antonina Krzysztoń
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
SALOME
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/16 - 23:18


Pasážová revolta

Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Bratříèku, zavírej vrátka [1969]
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Bratříèku, zavírej vrátka [1969]
Nosíme z módy kopretiny
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/4/13 - 08:34
Dal Sito italiano di Jaromír Nohavica
tratta dal libro:
21 Agosto 1969 - Praga non tace
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera
Modificato da Martina Mezírková
tratta dal libro:
21 Agosto 1969 - Praga non tace
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera
Modificato da Martina Mezírková
LA NOSTRA RIVOLTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/4/13 - 09:39
d'après la version italienne LA NOSTRA RIVOLTA de Martina Mezírková,
de la chanson tchèque - Pasážová revolta – Karel Kryl – 1969
On ne sait trop, dit l'âne Lucien, quand éclatera la prochaine révolte... Il y eut une révolte en Tchécoslovaquie à la fin des années 60 du siècle passé.
C'était un épisode de celle qui passa au travers de la planète comme une traînée de poudre et il en reste des traces encore actuellement; un peu comme la coulée de lave qui traverse Catania. Mais comme les éruptions de l'Etna, il faut prendre en compte d'autres dimensions, plus cachées, plus subtiles. Et par exemple, les fastueuses floraisons qui surgissent des années plus tard des cendres volcaniques. Puis, viennent encore les fruits et toute la luxuriance des plantes qui s'installent sur ces terres cent fois médites. Puis, les villages qui s'y installent et la vie qui se poursuit, grâce à elles.
Bien... (Continues)
de la chanson tchèque - Pasážová revolta – Karel Kryl – 1969
On ne sait trop, dit l'âne Lucien, quand éclatera la prochaine révolte... Il y eut une révolte en Tchécoslovaquie à la fin des années 60 du siècle passé.
C'était un épisode de celle qui passa au travers de la planète comme une traînée de poudre et il en reste des traces encore actuellement; un peu comme la coulée de lave qui traverse Catania. Mais comme les éruptions de l'Etna, il faut prendre en compte d'autres dimensions, plus cachées, plus subtiles. Et par exemple, les fastueuses floraisons qui surgissent des années plus tard des cendres volcaniques. Puis, viennent encore les fruits et toute la luxuriance des plantes qui s'installent sur ces terres cent fois médites. Puis, les villages qui s'y installent et la vie qui se poursuit, grâce à elles.
Bien... (Continues)
NOTRE RÉVOLTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/5/25 - 22:15


Anděl

[1965]
Lyrics and music by Karel Kryl
Testo e musica di Karel Kryl
Album: Batříčku, zavírej vrátka [1969]
LP, Panton – Prague, Czechoslovakia
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Lyrics and music by Karel Kryl
Testo e musica di Karel Kryl
Album: Batříčku, zavírej vrátka [1969]
LP, Panton – Prague, Czechoslovakia
Da Proti Válce ("Contro la guerra"), il sito di canzoni contro la guerra di Martin Adámek.
Z rozmlácenýho kostela
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/6 - 22:45
Translated by Roman Kostovski
THE ANGEL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Translated by Roman Kostovski 2010/11/16 - 23:42
che è diversa da questa cantata, forse più alla lettera
canta Ela Czyż
accompagnamento di Jakub Mędrzycki
canta Ela Czyż
accompagnamento di Jakub Mędrzycki
ANIOŁ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/2/20 - 05:00


Ukolébavka

[1989?]
Parole e musica di Karel Kryl (1944-1994)
Trovo la canzone in un album dal vivo, “Koncert 1989”, ed in un altro dell’anno successivo intitolato “Tekuté písky”.
Amara ninna nanna sul diventare adulti sotto un regime totalitario…
Parole e musica di Karel Kryl (1944-1994)
Trovo la canzone in un album dal vivo, “Koncert 1989”, ed in un altro dell’anno successivo intitolato “Tekuté písky”.
Amara ninna nanna sul diventare adulti sotto un regime totalitario…
Spinkej, synáčku, spi, zavři očička svý
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/30 - 09:02
Come continuo a chiedrmi dove ci sono i bambini della Siria..scusate, ho perso conto...saranno su 200.000 ...tanto sono le statistiche... ci si riparlerà fra qualche mezzo secolo...buon prima vera a tutti
Come tutti i bambini siriani...quanti ci saranno oggi..su 200.000...ho perso il conto...tanto , sono solo le statistiche
e meglio che stiamo zitti...
e meglio che stiamo zitti...
Krzysiek Wrona 2014/2/7 - 04:33


Bratříčku, zavírej vrátka

[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]
Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]
Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2013/9/11 - 23:12
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
[19??]
Aggiungo la interpretazione bilingue di Elżbieta Czyż registrata nel 2011 alla Polskie Radio PIK. Il testo (corretto leggermente) dal sito dedicato a Jan Krzysztof Kelus.
Aggiungo la interpretazione bilingue di Elżbieta Czyż registrata nel 2011 alla Polskie Radio PIK. Il testo (corretto leggermente) dal sito dedicato a Jan Krzysztof Kelus.
BRACISZKU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/12 - 15:26
Grazie a Stanislava per la bellissima traduzione italiana. Vorrei correggere la data della registrazione. E' del 2011. Scusate.
Krzysztof Wrona 2013/9/12 - 15:36
Ma pensa te, Krzysztof, non sapevo che fosse stata fatta anche una versione polacca. A quanto ho capito, si tratta di una versione molto fedele all'originale.
Ora mi sono accorta però che la canzone è stata inserita due volte.. L'abbiamo inserita tutti e due indipendentemente l'uno dall'altro lo stesso giorno.. Io dopo di te, ma in quel momento non era ancora visibile.. Aiuto, amministratori!!! Proporrei di lasciare questa pagina dove ci sono anche le due versioni e i commenti, e togliere l'altra (che ha nel titolo qualche segno diacritico mancante, questa invece è corretta..)
Ora mi sono accorta però che la canzone è stata inserita due volte.. L'abbiamo inserita tutti e due indipendentemente l'uno dall'altro lo stesso giorno.. Io dopo di te, ma in quel momento non era ancora visibile.. Aiuto, amministratori!!! Proporrei di lasciare questa pagina dove ci sono anche le due versioni e i commenti, e togliere l'altra (che ha nel titolo qualche segno diacritico mancante, questa invece è corretta..)
Stanislava 2013/9/13 - 13:30
Invece c'è, e sembra che fa parte del canone della poesia cantata (come da noi viene chiamata canzone d'autore)in Polonia, visto diverse interpretazioni che ne si possono trovare su YT. Mi permetto di proporre un'altra:
https://www.youtube.com/watch?v=5M1AkWNFx8o
Non conosco il ceco ma ricordavo bene questa canzone e sapevo, grazie alla traduzione di Kelus risalente con molta probabilità agli anni settanta, che si riferiva all'invasione della Cecoslovachia(1968) da parte delle armate dei paesi del Patto di Varsavia (Polonia compresa), sotto il comando dei sovietici. La traduzione polacca è molto bella e abbastanza fedele; tra poche differenze che ho notato c'è la conversione della parola "porta" nel "cancelletto" e il fatto che nell'originale l'ultimo verso del ritornello cambia, creando uno significato diverso, mentre nella versione polacca viene ripetuto senza variazione. E poi, il titolo... (Continues)
https://www.youtube.com/watch?v=5M1AkWNFx8o
Non conosco il ceco ma ricordavo bene questa canzone e sapevo, grazie alla traduzione di Kelus risalente con molta probabilità agli anni settanta, che si riferiva all'invasione della Cecoslovachia(1968) da parte delle armate dei paesi del Patto di Varsavia (Polonia compresa), sotto il comando dei sovietici. La traduzione polacca è molto bella e abbastanza fedele; tra poche differenze che ho notato c'è la conversione della parola "porta" nel "cancelletto" e il fatto che nell'originale l'ultimo verso del ritornello cambia, creando uno significato diverso, mentre nella versione polacca viene ripetuto senza variazione. E poi, il titolo... (Continues)
Krzysiek Wrona 2013/9/13 - 19:13
Creato il percorso sulla Primavera di Praga, com'è sicuramente opportuno. Segnalateci altre canzoni in tema che non sono ancora nel percorso.
CCG Staff 2013/9/13 - 21:12
c'è quella della Compagnia dell'anello per esempio, per quanto sono fascistoidi de coccio
krzyś 2013/9/13 - 23:03
Un'altra sarebbe Jeřabiny di Karel Kryl (andrebbe rivista un po' l'ortografia di quel testo, ora appena ho un minuto lo faccio).
Krzysiek, ho inserito la nota su Ryzsard Siwiec sotto il tuo commento dell'altra volta. Anche se non mi sembra proprio che io maneggi l'italiano meglio di te.. :) Il tuo italiano mi sembra ottimo. Nemmeno io sono madrelingua e a volte ho mille dubbi! Ma confido nel fatto che chi legge questo sito chiude un occhio :)
Krzysiek, ho inserito la nota su Ryzsard Siwiec sotto il tuo commento dell'altra volta. Anche se non mi sembra proprio che io maneggi l'italiano meglio di te.. :) Il tuo italiano mi sembra ottimo. Nemmeno io sono madrelingua e a volte ho mille dubbi! Ma confido nel fatto che chi legge questo sito chiude un occhio :)
Stanislava 2013/9/16 - 10:50
d'après la version italienne petit, CHIUDI LA PORTA, FRATELLINO de Stanislava
d'une chanson tchèque de Karel Kryl : Bratříčku, zavírej vrátka – 1968
Le répertoire de Karel Kryl n'est pas encore épuisé. Je voudrais ajouter aussi cette chanson qui à mon avis, est parmi ses chansons les plus touchantes. Le contexte est toujours celui de l'invasion de (la Tchécoslovaquie par les troupes « amies » du pacte de Varsovie) 1968. ...
Est-ce le chant d'exil ? Le chemin tortueux de la longue nuit de l'exil de nombre de jeunes (et moins jeunes) Tchécoslovaques... Te souviens-tu de Miluška ? Et pour la quantième fois dans le siècle, la quantième fois dans leur histoire ?
Oh, dit Lucien l'âne, on ne les compte plus ces envahisseurs et ces touristes d'un temps ou d'un autre. Les derniers en date étaient les Autrichiens, les Allemands, les Russes... Et à présent, les touristes et les investisseurs...... (Continues)
d'une chanson tchèque de Karel Kryl : Bratříčku, zavírej vrátka – 1968
Le répertoire de Karel Kryl n'est pas encore épuisé. Je voudrais ajouter aussi cette chanson qui à mon avis, est parmi ses chansons les plus touchantes. Le contexte est toujours celui de l'invasion de (la Tchécoslovaquie par les troupes « amies » du pacte de Varsovie) 1968. ...
Est-ce le chant d'exil ? Le chemin tortueux de la longue nuit de l'exil de nombre de jeunes (et moins jeunes) Tchécoslovaques... Te souviens-tu de Miluška ? Et pour la quantième fois dans le siècle, la quantième fois dans leur histoire ?
Oh, dit Lucien l'âne, on ne les compte plus ces envahisseurs et ces touristes d'un temps ou d'un autre. Les derniers en date étaient les Autrichiens, les Allemands, les Russes... Et à présent, les touristes et les investisseurs...... (Continues)
FERME LA PORTE, PETIT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/9/16 - 23:28
Grazie Marco Valdo M.I. per il tuo contributo e per la traduzione in francese.
Stanislava 2013/9/17 - 10:17


Král a klaun

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: To nejlepší
Il re e il clown / The King and the Clown
Král do boje táh
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/4/30 - 19:31
21 Agosto 1969 - Praga non tace
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera alle pagine italiane di Jaromír Nohavica
Guanda editore - Parma 1969
a cura di Milena Novaková
Segnalato da Gigi Zazzera alle pagine italiane di Jaromír Nohavica
IL RE E IL BUFFONE
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/12/21 - 21:02
d'après la version italienne - - IL Re e il Buffone – tirée du livre « 21 Agosto 1969 Prague non tace. »
de la chanson tchèque – Král a Klaun – Karel Kryl.
de la chanson tchèque – Král a Klaun – Karel Kryl.
LE ROI ET LE BOUFFON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/4/23 - 21:34
Versione inglese di Roman Kostovski
THE KING AND THE FOOL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Roman Kostovski 2010/11/17 - 18:07


Gloria

Je noc, v které nezpívá andělů chór
(Continues)
(Continues)
Contributed by Martina Mezirkova 2009/12/12 - 16:15
Martina, scusaci ma per sbaglio abbiamo di nuovo cancellato la tua traduzione (il problema è che troppi amministratori insieme stavano facendo la stessa cosa). Potresti rimandarci ancora la traduzione corretta?
Lorenzo 2009/12/27 - 12:00
:-)
Sospetto che state già festeggiando anticipatamente l'anno nuovo :-))
Sospetto che state già festeggiando anticipatamente l'anno nuovo :-))
Martina 2009/12/27 - 19:45


Tisící rok míru

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: Plaváček, 1995; Dopisy, 1997
Mille anni di pace / Thousand Years of Peace
Květy sněí na Madonu u Boího těla,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/4/30 - 19:39
tradotto da Pavla Rejflova e Zdena Smetana in inglese
rivisto e corretto da Martina Mezírková
rivisto e corretto da Martina Mezírková
IL MILLESIMO ANNO DI PACE
(Continues)
(Continues)
Contributed by martina mezirkova 2009/4/11 - 15:59
d'après la version italienne d'Alessandro
traduite de la version anglaise de Pavla Rejflova et Zdena Smetana
revue et corrigée par Martina Mezírková
Chanson tchèque – Tisící rok míru – Karel Kryl - 1995
Avertissement : Certains traitent la guerre par le mépris; ici, on la traite par l'ironie et l'humour. Plaisir d'humour ... C'est bien plus décapant.
La Millième Année de Paix vue par Karel Kryl est une vision bien pessimiste mais tchèque, Kafka est passé par là, ou alors tout à fait aussi tchèque et ironique, Chveik est le seul promeneur dans ce territoire désolé et va atteindre l'autre côté du champ de bataille. Le Lieutenant est déjà envahi pas la mousse bleue. On ne sait.
Mais c'est une vision – c'est le cas de le dire de l'évocation de la Fête-Dieu, avec Julienne de Cornillon et Ève de Liège, dansant sans boubou devant Martin ou alors, entraînées dans un tourbillon érotique par Tchantchès... (Continues)
traduite de la version anglaise de Pavla Rejflova et Zdena Smetana
revue et corrigée par Martina Mezírková
Chanson tchèque – Tisící rok míru – Karel Kryl - 1995
Avertissement : Certains traitent la guerre par le mépris; ici, on la traite par l'ironie et l'humour. Plaisir d'humour ... C'est bien plus décapant.
La Millième Année de Paix vue par Karel Kryl est une vision bien pessimiste mais tchèque, Kafka est passé par là, ou alors tout à fait aussi tchèque et ironique, Chveik est le seul promeneur dans ce territoire désolé et va atteindre l'autre côté du champ de bataille. Le Lieutenant est déjà envahi pas la mousse bleue. On ne sait.
Mais c'est une vision – c'est le cas de le dire de l'évocation de la Fête-Dieu, avec Julienne de Cornillon et Ève de Liège, dansant sans boubou devant Martin ou alors, entraînées dans un tourbillon érotique par Tchantchès... (Continues)
LA MILLIÈME ANNÉE DE PAIX
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/4/12 - 10:27


V hospodě na rynku

iniziata nel mese di aprile del 2007
terminata tra il 23 e il 24 dicembre 2007
terminata tra il 23 e il 24 dicembre 2007
La mia conoscenza della lingua ceca non è eccelsa. Per avere una traduzione da questa lingua devo penare, controllare e ricontrollare ogni parola. Ma alla fine, qualcosa ne viene fuori; e quel che ne viene fuori è questa canzone che sembra riprodurre, con un finale più amaro, la vicenda di un altro "soldato per caso", il buon soldato Sc'vèik di Jaroslav Hašek. Non si nasce negli stessi posti a caso, verrebbe da dire.
Vorrei dedicare questa traduzione all'amico e compagno Alessio Lega, che si è occupato recentemente di Jarek Nohavica (e di Karel Kryl) in una puntata della sua rubrica "...E compagnia cantante" pubblicata su A-Rivista Anarchica. Magari, chissà, forse un giorno il buon Lega, nella sua bella rubrica, riuscirà anche a dir mezza parolina su questo sito, che pure lo ospita (doverosamente e con piacere) in gran copia. Ci contenteremmo di pochino, anche un semplice "ciao"; ma comunque, pazienza. Vorrà dire che il saluto glielo facciamo noi.
Vorrei dedicare questa traduzione all'amico e compagno Alessio Lega, che si è occupato recentemente di Jarek Nohavica (e di Karel Kryl) in una puntata della sua rubrica "...E compagnia cantante" pubblicata su A-Rivista Anarchica. Magari, chissà, forse un giorno il buon Lega, nella sua bella rubrica, riuscirà anche a dir mezza parolina su questo sito, che pure lo ospita (doverosamente e con piacere) in gran copia. Ci contenteremmo di pochino, anche un semplice "ciao"; ma comunque, pazienza. Vorrà dire che il saluto glielo facciamo noi.
ALL’OSTERIA IN PIAZZA
(Continues)
(Continues)
2007/12/24 - 21:30
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parole e musica Karel Kryl
album Karavana mraků (La carovana delle nuvole)
In ogni stato totalitario esiste una polizia segreta quale strumento di controllo sulle vite della popolazione. La Cecoslovacchia comunista non poteva essere un'eccezione. La Státní bezpečnost, ovvero Sicurezza di Stato, nota con l'acronimo StB (da qui la denominazione colloquiale dei suoi membri “estébáci“), è stata fondata già nel 1945, quindi subito dopo la guerra e ben prima del cosiddetto “Febbraio vittorioso” (nome con cui il regime si riferiva alla propria presa di potere nel febbraio 1948). Presto è stata dominata dal Partito comunista cecoslovacco ed è servita come mezzo per la conquista del potere. Ufficialmente faceva parte di un corpo più vasto delle forze dell'ordine (SNB), era diretta dal Ministero dell'Interno e riceveva ordini direttamente dall'apparato del partito al potere.
Durante gli... (Continues)