Versi del poeta e rivoluzionario salvadoregno Roque Dalton (1935-1975), assassinato dai suoi stessi compagni di lotta.
Credo cha la poesia si trovi nella raccolta "Poemas clandestinos", pubblicata in Messico nell'anno della morte del poeta.
Testo trovato sul blog Cuestionatelotodo
Trovo su YouTube un paio di versioni in musica, una di Javier Villalonco per chitarra e voce recitante e l'altra del gruppo punk Ezkizofrenia.
Siempre vieron al pueblo (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/20 - 20:11
I poliziotti e le guardie,
"un tempo anche loro furono popolo
però con la scusa della fame e della disoccupazione
accettarono un'arma
un manganello e una paga mensile
per difendere chi crea la fame e la disoccupazione"...
"... Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano..."
Devo però ammettere che forse Pasolini, più che solidarizzare coi poliziotti, ce l'aveva con i figli di papà di allora, molti dei quali infatti nel tempo non si sono smentiti e ce li siamo ritrovati più tardi a camminarci sulla balle...
Aveva ragione Pasolini, ad avercela coi figli di papà. A Valle Giulia, c’era anche il giovin Giuliano Ferrara.
Pentiti di lusso. Ovverosia, chi non vive come pensa finirà col pensare come vive.
“E nel periodo del cosiddetto ‘riflusso’ – come si disse con metafora mestruale azzeccata per una generazione già definita come ‘proletariato biologico’ – ho potuto osservare che i più furbi, gettato il colletto alla Mao alle ortiche, occuparono poi i migliori posti nelle Università, nelle televisioni e nelle amministrazioni pubbliche e private, e si comprarono la Bmw e la cocaina tipica dei ‘tossici integrati’ degli anni Ottanta, in attesa di collegarsi via Internet e gettarsi a capofitto nella superstrada dell’informazione, nel sogno di una supposta o suggerita comunicazione globale o liberazione tramite costose protesi elettroniche. Questo mentre i più stupidi fra quelli che volevano dare l’assalto... (Continues)
Versi del poeta e rivoluzionario salvadoregno Roque Dalton (1935-1975), assassinato dai suoi stessi compagni di lotta.
Nella raccolta "Taberna y otros lugares", 1969
Una poesia messa in musica da diversi artisti, come William Agudelo, Eugenia León e Illapu
Cuando sepas que he muerto no pronuncies mi nombre (Continues)
[1974?]
Da una poesia di Roque Dalton inclusa nella raccolta “Las historias prohibidas del Pulgarcito” del 1974
Musica del gruppo salvadoregno Yolocamba I Ta
Note da Fili d’aquilone, rivista d'immagini, idee e Poesia
1. Nella costruzione del canale di Panama da parte degli USA (tra la fine dell’800 ed il 1914) vigeva tra le maestranze una rigida segregazione razziale che si rifletteva anche sulle condizioni di vita e sulla paghe. Gli operai bianchi statunitensi, tutti specializzati e capisquadra, erano pagati in banconote convertibili in monete d’oro. Gli altri (negri, indiani e latinoamericani) ricevevano invece paghe più basse in certificati convertibili solo in monete d’argento.
2. “Barba Amarilla” è il nome che viene dato al Bothrops atrox, un crotalo sudamericano molto aggressivo e velenosissimo. Lo chiamano così per via del colore giallo pallido della mandibola.
3. “Arrimados”. Lavoratori agricoli precari che ricevono in usufrutto un pezzetto di terra. In cambio sono costretti a lavorare nella hacienda per un certo numero... (Continues)
[1975?]
Versi di Roque Dalton, dalla raccolta “Poemas clandestinos” del 1975.
Musica di Vicente Feliú
Nel disco collettivo “El tiempo está a favor de los pequeños” del 1983, dedicato alla lotta del popolo salvadoregno contro la dittatura.
Interpretata da Vicente Feliú con Xiomara Laugart.
Testo trovato su Cancioneros.com
[1975?]
Versi di Roque Dalton, da “Poemas clandestinos” del 1975.
Musica di Antonio Selfa
Roque Dalton è stato un grande poeta salvadoregno e un rivoluzionario.
Era figlio di un immigrato statunitense, era un uomo curioso e libero ed era, per l’appunto, un poeta, una “strana creatura”… Forse per tutte queste cose insieme, nel 1975 fu assassinato dai suoi stessi compagni, militanti come lui dell’organizzazione guerrigliera Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP), che lo accusavano di essere al soldo della CIA oppure di far parte dei servizi segreti cubani e comunque di insubordinazione ai vertici del gruppo.
L’assassinio di Roque Dalton (ucciso insieme al leader operaio Armando Arteaga) è ancora oggi avvolto nel mistero.
Credo cha la poesia si trovi nella raccolta "Poemas clandestinos", pubblicata in Messico nell'anno della morte del poeta.
Testo trovato sul blog Cuestionatelotodo
Trovo su YouTube un paio di versioni in musica, una di Javier Villalonco per chitarra e voce recitante e l'altra del gruppo punk Ezkizofrenia.