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Author The Rokes

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Finché c'è musica mi tengo su

Finché c'è musica mi tengo su
(1966)
Lato B del singolo È la pioggia che va
Quando la festa è finita
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/31 - 19:32
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Che mondo strano

Che mondo strano
di Franco Migliacci, Sergio Modugno e Shel Shapiro
Chi vuol capire resti a sentire
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/31 - 19:20
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È la pioggia che va

È la pioggia che va
[1966]
Testo di Mogol
Musica di Bob Lind e Shel Shapiro

"... il denaro ed il potere sono trappole mortali che per tanto e tanto tempo han funzionato..."

"È la pioggia che va" è il singolo preparato dai Rokes e dai loro produttori per tentare di ripetere il grande successo di "Che colpa abbiamo noi". Forse per andare in qualche modo sul sicuro venne scelta ancora una canzone del cantautore americano Bob Lind, del quale era stata presa "Cheryl's Going Home" come base per il brano "di protesta" del 1966 (inventando di sana pianta un nuovo testo).
Anche in questo caso al brano originale ("Remember The Rain", una bella canzone d'amore) venne sovrapposto un testo "di protesta", ispirato agli ideali della Linea verde, che Mogol sosteneva attivamente, in quel periodo.
Notissima la cover di Caterina Caselli, sempre del 1966.
((da Musica & Memoria)
Sotto una montagna di paure e di ambizioni
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/15 - 08:58
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Cercate di abbracciare tutto il mondo come noi

Cercate di abbracciare tutto il mondo come noi
[1967]
Scritta da Sergio Bardotti, Giuseppe Cassia e Shel Shapiro
Dall'album "The Rokes" del 1968

La canzone hippy dei Rokes. Sulla scia di All You Need Is Love dei Beatles e di We Love You dei Rolling Stones, anche Shel Shapiro scrive una canzone sull'amore universale, per i "figli dei fiori" che conquistavano il mondo nella "summer of love" del 1966. E che in America avevano trovato i loro inni con i Jefferson Airplane ("Somebody To Love"), i Lovin' Spoonful ("Summer In The City"), Scott McKenzie ("San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)").
Il brano è molto ambizioso e anche ben riuscito, e utilizza strumenti inconsueti e innovativi, già sperimentati ad esempio dai Rolling Stones in We Love You (il piano acustico usato in modo percussivo) e dai Beatles (una sezione fiati). Per dare un tocco finale alla svolta flower power dei Rokes la copertina del 45 giri era imbevuta da un profumo di fiori (solo per i primi che si affrettavano a comprarlo, ovviamente).
(da Musica & Memoria)
Riderà
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/15 - 08:35
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L'uomo che sa

L'uomo che sa
[1965]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rodolfo (Rudy) Assuntino
Musica / Music / Musique / Sävel: Bob Dylan (Masters Of War)


Avvertenza

L'uomo che sa faceva parte delle "CCG Primitive" come canzone autonoma. Erroneamente attribuita in un primo momento a Franco Damiani, poi correttamente a Rudi Assuntino, si è rivelata essere una versione italiana di Masters Of War di Bob Dylan; di conseguenza, come tale è stata inserita sotto la relativa pagina. Nella ristrutturazione delle CCG Primitive, però, in quest'unico caso inseriamo un rimando per rispetto al "nucleo intoccabile" di questo sito, ripetendone il testo. [CCG/AWS Staff]


La versione, o riscrittura, di Rudi (o Rudy) Assuntino è del 1965, ma fu incisa in disco solo nell'ottobre del 1968 nell'album "La rossa provvidenza" (Dischi del Sole DS52), con Paolo Ciarchi alla chitarra. Ripresa già nel 1969 dallo storico gruppo dei Rokes. Un'incisione recente è del 2007 da parte di Shel Shapiro nell'album "Acoustic Circus" (con Fabio Treves). [RV]
La mia vita ce l'ha chi ha il potere per sé,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/4/29 - 21:13
Song Itineraries: Primitive AWS




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