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Pasážová revolta

Karel Kryl
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OriginaleVersione italiana di Martina Mezírková
PASÁŽOVÁ REVOLTALA NOSTRA RIVOLTA
Nosíme z módy kopretiny
čímž okrádáme stáda
a vůl - kdys jméno obětiny
je titul kamaráda
Na obou nohách vietnamku
a jako komfort hlavu
Na klopě placku jak psí známku
Znak příslušnosti k davu
Fedeli ai dettami della moda
portiamo all'occhiello le margheritine
che rubiamo ai greggi;
il bue, che una volta si sacrificava agli dei, (1)
è divenuto simbolo dell'amicizia.
Sfoggiamo ai piedi le "vietnamke" (2)
e la testa come un lusso.
Sul maglione portiamo i distintivi
come targhette di cani:
il nostro segno di appartenenza alla folla.
I naše generace
má svoje prominenty
Program je rezignace
a facky argumenty
Potlesk je k umlčení
a pískot na pochvalu
a místo přesvědčení
jen pití píva Z žalu
Anche la nostra generazione
ha i suoi privilegiati.
La rassegnazione è il nostro programma
gli schiaffi gli argomenti.
Applaudiamo il silenzio
e fischiamo le lodi
e invece della fede
beviamo birra, per la disperazione!
Pod zadkem stránku Dikobrazu
vzýváme Zlaté tele
Sedáme v koutcích u obrazů
Čekáme Spasitele
Civíme lačně na měďáky
My - Gottwaldovi vnuci
A nadáváme na měšťáky
tvoříce - Revoluci
Un foglio del "Dikobraz" sotto il sedere (3)
invochiamo il vitello d'oro.
Sediamo negli angolini,
aspettando il Salvatore.
Guardiamo avidi le monetine,
noi, i nipoti di Gottwald!
E sfottiamo i borghesi,
noi, i creatori della Rivoluzione!
I naše generace
má svoje kajícníky
a fízly z honorace
a skromný úředníky
a tvory bez svědomí
a plazy bez páteře
a život v bezvědomí
a lásku K nedůvěře
Anche la nostra generazione
ha i suoi penitenti
e spie dell'alta società
e modesti impiegatucci
e creature incoscienti
e rettili senza spina dorsale
e vita nell'ignoranza
e amore per la diffidenza
Už nejsme, nejsme to co kdysi
Už známe ohnout záda
Umíme dělat kompromisy
a zradit kamaráda
A vděčni dnešní Realitě
líbáme cizí ruce
A jednou zajdem na úbytě
z té smutné revoluce
Ormai non siamo più, non siamo più
quelli di una volta,
ormai sappiamo come si curvano le schiene
e come si scende a compromessi
e come si tradisce l'amico.
E riconoscenti alla realtà di oggi
baciamo mani estranee!
E un bel giorno creperemo tutti
per questa triste rivolta.
I v naší generaci
už máme pamětníky
a vlastní emigraci
a vlastní mučedníky
A s hubou rozmlácenou
dnes zůstali jsme němí
Ne - nejsme na kolenou
Ryjeme držkou v zemi!
Anche la nostra generazione
ha i suoi testimoni,
ha la sua emigrazione,
ha i suoi martiri.
E con la bocca devastata
oggi siamo rimasti muti...
No, non siamo in ginocchio...
Razzoliamo col muso nel fango!
1) Qui Kryl allude all'abitudine di chiamarsi amichevolmente "bue", che si era diffusa tra una certa gioventù di Praga.

2) Le "vietnamke" sono le pantofoline giapponesi di gomma, che nei paesi socialisti erano, in quel tempo, rare e molto alla moda.

3) Il "Dikobraz" (Il porcospino) era un giornale satirico ceco (di satira soprattutto politica).




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