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'Ηταν ο τόπος μου [1944]

Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης
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Gian Piero Testa.
ERA IR MI' POSTOERA IL LUOGO MIO
Era ir mi' posto,
scogli, tèrra, vino nero.
Facevo ir campo, la vigna
e ti 'antavo nziem'a Omèro,
gente mia. In cima all'ondalunga
pe' notti ti sognavo senza fine.
Era il luogo mio scoglio e
zolla sole e vino
nero. Aravo mietevo e con
Omero ti cantavo,
popolo mio. Sopra le onde
nottate intiere ti sognai.
Èreno le mi' ase bianche,
garòfali e le bambole ammodo.
Sapèveno di sale, e nell'occhi
dàveno foo ar mondo;
e li mi bamboli 'or fistio
ni facèveno girà ir capo.
Erano bianche le mie case
e garofani le ragazze giudiziose.
Sapevano di sale le loro labbra
con gli occhi incendiavano la terra
e i miei ragazzi con una
fisarmonica le facevano ammattire.
Era ir mi' posto, e ridevo
sognando 'oll'occhi spipati.
Varcuno l'ha dato via,
varcuno l'ha mandato in merda
come robaccia da magazzino.
E ora li mi' bamboli giòcheno
a morì nelle trincee.
Era il luogo mio come un sorriso,
ogni santo giorno un sogno. Qualcuno
l'ha venduto, qualcuno l'ha mandato in malora
come merce avuta in prestito.
Adesso i miei ragazzi giocano
a morire nelle trincee.


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