Babel
RadiodervishOriginale | Traduzione italiana |
BABEL يا حبيبى حجبوا نور السما لغربتى أرض دون الغوى لو كان لى عزف الرياح لرسمت دربا للربيع كفت عن سردها شهرزاد شوق بلا نهاية شوق بلا نهاية Rabbia di sabbia d’Arabia in gabbia. Chi comanda non cambia, ti tenderà una mano ma che sanguina, mette i suoi uomini nella sala comandi, ma se vuole il cuore, tu non lasciare che l’abbia. Prendilo per i capelli, rendi ribelli i fratelli, butta i granelli negl’occhi dei satelliti. Meriti più della pace finta, più della gente tinta che continua a dire troppe falsità su di te. لا من نجوم للدجى فى عصر آلهة الحديد عَجَل الملائكة المكا صمت بلا نهاية صمت بلا نهاية سُر من رأى نور الهوى و لمس الضحى فى رعا الندى سر من نوى السماء في سبل الرجاء في سبل الرجاء E non rimangono che nuvole di polvere, cumuli di colpe che con un golpe si fanno assolvere. Il vento soffia dall’ovest e già diffonde le solite menzogne che sparano dal fronte. Chi sta lontano, distratto da uno schermo che è piatto, d’un tratto non sa che rispondere. Ma chi è civile ci vive tra le tombe. Crollano le forze, aumentano le collere. لا من نجوم للدجى فى عصر آلهة الحديد عَجَل الملائكة المكا صمت بلا نهاية صمت بلا نهاية سُر من رأى نور الهوى و لمس الضحى فى رعا الندى سر من نوى السماء في سبل الرجاء في سبل الرجاء سُر من رأى نور الهوى و لمس الضحى فى رعا الندى سر من نوى السماء في سبل الرجاء في سبل الرجاء | BABELE Vedi amore mio Hanno rubato la luce del cielo Il mio esilio E’ questa terra Ormai senza pietà Se fossi vento traccerei un sentiero Che porta alla primavera Tace Sheherezade Infinita nostalgia Rabbia Di sabbia d’Arabia in gabbia Chi comanda non cambia Ti tenderà una mano ma che sanguina Mette i suoi uomini Nella sala comandi ma Se vuole il cuore tu non lasciare che l’abbia Prendilo per i capelli Rendi i ribelli fratelli Butta i granelli negli occhi Dei satelliti Meriti più della faccia finta più Della gente tinta che Continua a dire troppe falsità su di te La sera è rimasta senza le stelle E’ tempo degli dei del ferro Gli angeli hanno abbandonato la terra Smisurato silenzio Gioisca colui che riesce a vedere la luce nell’oscurità E toccare l’alba nelle gocce di rugiada Gioisca colui che desidera ancora dal cielo Un varco per la speranza E non rimangono che nuvole di polvere Cumuli di colpe che un golpe si fanno assolvere Il vento soffia dall’ovest e già diffonde Le solite menzogne che sparano dal fronte Chi sta lontano distratto Da uno schermo che è piatto D’un tratto non sa che rispondere Ma chi è civile ci vive tra le bombe Crollano le forze aumentano le collere La sera è rimasta senza le stelle E’ tempo degli dei del ferro Gli angeli hanno abbandonato la terra Smisurato silenzio Gioisca colui che riesce a vedere la luce nell’oscurità E toccare l’alba nelle gocce di rugiada Gioisca colui che desidera ancora dal cielo Un varco per la speranza. |