Georges Brassens: Les passantes
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGVersione italiana di Beppe Chierici | |
LE PASSANTI Voglio dedicare questa poesia A tutte le donne amate Per qualche istante segreto. A quelle conosciute appena, Che un destino diverso porta via E che non si ritrovano più. A quella che si vede apparire Per un secondo alla finestra E che, rapida, scompare via, Però la sua sagoma snella È tanto graziosa e sottile Da rimanerne rasserenato. Alla compagna di viaggio, I cui occhi, affascinante paesaggio Fan sembrare breve il cammino E che si è il solo, forse, a capire Ma che, però, si lascia scendere Senza averle sfiorato la mano. All'esile e leggera ballerina di walzer Che vi è parsa così triste e nervosa In una notte di carnevale, Che è voluta rimanere ignota E che non è più ritornata A volteggiare in un altro ballo. A quelle che sono già prese E che vivendo delle ore grigie Accanto a uno ormai troppo diverso Vi hanno, inutile follia, Fatto vedere la malinconia D'un avvenire disperante. A quelle timide innamorate Che sono restate in silenzio E che ancora vi rimpiangono, A quelle che se ne sono andate Lontane da voi, tristi, abbandonate, Vittime d'uno stupido orgoglio. Immagini care appena scorte, Speranze d'un giorno deluse, Domani sarete nell'oblio Per quel poco di felicità che sopravvenga E' raro che ci si ricordi Degli episodi del cammino. Ma se la vita è andata male, Si pensa con un po' di rimpianto A tutte quelle felicità intraviste, Ai baci che non si osò prendere, Ai cuori che forse vi attendono, Agli occhi mai più rivisti Allora, nelle sere di stanchezza Mentre si popola la propria solitudine Di fantasmi del ricordo Si piangono le labbra assenti Di tutte quelle belle passanti Che non si è saputo trattenere. | LE PASSANTI Questo canto mio è dedicato a quelle passanti che ho amato e il cui nome non saprò mai... A quelle che intravedi appena e il cuore già si scatena... Passanti che mai rivedrai. A quella che scorgi affacciata un attimo alla balaustrata e che dopo un po' svanirà; ma il cuor ti ha saputo infiammare e l'anima tua rischiarare d'un lampo di felicità. A quella compagna di viaggio i cui occhi, immenso paesaggio, non ti stanchi mai di ammirar, che vorresti amar senza freno ma lasci che scenda dal treno senza la sua mano sfiorar. A quelle che sono già prese e son sempre più vilipese da chi mai le soddisferà. Quelle la cui malinconia ti lascia a scoprir la follia di anni d'infelicità. Immagini care e intraviste, speranze d'amore impreviste, se anche non vi scorderò mano a mano che il tempo avanza so già che non c'è più speranza che un giorno io vi rivedrò. Ma chi è senza amor nella vita non ha altra via d'uscita che di ricordarsi di voi... "Di quelle che ho visto passare, e che non osai corteggiare..." dirà col senno di poi. E quando il cuor si fa triste per quelle mancate conquiste perdute per troppo pudor, piangiamo per sempre gli istanti in cui alle belle passanti non offrimmo il nostro amor. |