Masters Of War
Bob DylanITALIANO / ITALIAN [8] - Salvo Lo Galbo | |
SIGNORI DELLA GUERRA | PADRONI DELLA GUERRA |
Voi “Signori della Guerra”, che costruite cannoni e seminate in questa terra bombe a milioni, innalzate poi dei muri e vi nascondete dietro voglio solo che sappiate: avete maschere di vetro. | Voi signori e padroni della guerra, voi che fate le bombe, i droni, i cannoni, anche se vi nascondete dietro telecamere o torri di vetro, è vetro, e chi siete lo so. |
Non vi sazia mai nulla che non sia da sbranare, questa terra è per voi solo un gioco da usare, voi sfuggite ai miei occhi quando armate la mia mano, ma se volano le schegge voi fuggite il più lontano. | Cosa avete mai fatto per non buttarlo giù? Per voi il mondo è un giocatto- lo e non val di più. Ci date una pistola, ma non ci siete lì dove il piombo ci vola vicino così. |
Siete falsi come Giuda se pensate che io creda che in guerra c’è chi vince, è una patetica chimera, ma attraverso i vostri occhi e il cervello vedo adesso come vedo scorrer l’acqua trasparente nel mio cesso . | Ci mentite, da Giuda, che la guerra è per noi, eroi di carne cruda che ingrassa sol voi, ma io so, la menzogna, leggervi in testa e negli sguardi; una fogna più chiara non c’è. |
Voi armate i fucili, ma son altri a sparare, e il bilancio dei morti poi vi piace ascoltare, chiusi dentro i palazzi, mentre il sangue di noi si impasta col fango e ci rende tutti eroi . | Dopo aver caricate le mitraglie per noi, vi sedete e guardate ed uccidete poi, senza volti né nomi, questa mia gioventù con ipocriti encomi una volta di più. |
Voi ci avete inculcato la paura peggiore: generar ora dei figli si è diffuso il terrore. Ma anche solo per un bimbo, mai nato e senza nome, voi non siete esseri umani, non sarete mai persone. | Il terrore più immondo che vi dobbiamo è di portar figli al mondo ridotto com’è. Minacciate neanche nato il mio voi già che non valete il sangue dell’umanità. |
Cosa avrò mai io da dire, se ora parlo fuori tempo, sarò forse troppo giovane, ignorante ed inesperto, ma una cosa so per certo, e la mia età ora scordate, neanche Cristo perdonare potrà quello che voi fate. | Chi son io? Con che basi parlo? Mi si dirà che non so niente o quasi, che è la giovane età… Ma da quello che fate, se una cosa la so è che non vi perdona in persona dio, no! |
Voi pensate per davvero di avere in tasca oro buono, da potervi anche con esso comperare il mio perdono. Ma angosciati scoprirete, e il pensiero ora mi è caro, che per gli Inferi il pedaggio non si paga col denaro. | Vi illudete che sono tanti i dollari da comperarvi il perdono quando il giorno verrà che la morte vi esamina, e scoprirete che non vi ricompra l’anima l’oro di tutti i re. |
E nel vostro sonno eterno, quando lui sarà arrivato, io vi porterò alla fossa in un pomeriggio opaco e veglierò le vostre ossa, finchè sicuro io non sia che se anche un’anima avete, lei non sia fuggita via. | Spero che voi moriate quanto prima, e verrò alle vostre parate per mio conto, però. Finché spiove, rimango a guardarvi laggiù, a impastarvi nel fango uno sputo di più. |