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Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain

anonimo
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4. A LAMENTABLE NEW DITTY, &C. [ca. 1630]
Vita e Morte
di George di OXFORD

Su una nuova e piacevole aria, detta Il povero Georgy

Mentre passavo il Ponte di Londra
in una mattina nebbiosa,
Vi vidi una che piangeva e si lamentava,
si doleva per il suo Georgy,
Il suo [1] tempo è finito,
la sua vita non durerà,
Ahimé, ahi di me! Non esiste Rimedio,
Ciò rende il cuore che ho in me
pronto a spezzarsi in tre
Pensando alla morte del povero Georgy

George di Oxford è il mio nome,
e pochi qui m'hanno appena conosciuto,
Ne ho combinate parecchie di belle,
ma ora mi hanno abbattuto,
Il mio tempo è finito, ecc.

Oh, allora parlò Lady Gray,
mi affretterò stamattina ;
E dal giudice mi recherò
per salvare la vita a Georgy.
Il suo tempo è finito,
Ne va della sua vita,
Ahimé, ahi di me! Non c'è dunque rimedio?
Ciò rende il cuore che ho in me
pronto a spezzarsi in tre
Pensando alla morte del povero Georgy.

Andate a sellarmi il mio candido destriero,
sellatemi il mio bel cavallo, [2]
Ché io possa cavalcare di gran carriera a Newcastle,
per salvare la vita a Georgy.
Il suo tempo è andato, ecc.

Ma quando comparve dinanzi al Giudice,
s'inginocchiò prosternandosi,
Per la vita di Georgy implorò
che la si potesse aiutare.
Il suo tempo [3] potrebbe esser finito,
ne va della sua vita,
Ahimé, ahi di me! Non c'è dunque Rimedio?
Ciò rende il cuore che ho in me
pronto a spezzarsi in tre
Pensando alla morte del povero Georgy.

Alzatevi, alzatevi, bella Lady Gray,
non si può dar luogo alla Vostra istanza;
Mettetevi l'animo in pace come meglio potete,
ché Georgy deve essere appeso pel collo.
Il suo tempo è finito, ecc.

Ella pianse, gemette, sbatté le mani
e non diede fine al duolo;
Offerse Oro, offerse Terre
per salvare la vita di Georgy.
Il suo tempo è finito, ecc.

Confessione di George.

Ho viaggiato per tutto il Paese
e ho incontrato più d'un uomo, Signore;
Ma per quanto abbia ordinato d'alzarsi [4] a Cavalieri e Signori,
nessuno ha osato rispondere.
Ma il mio filo è spezzato, [5]
La mia clessidra è quasi esaurita,
Ahimé, ahi di me! Non c'è rimedio,
ciò rende il cuore che ho in me
pronto a spezzarsi in tre
Per morire come un Cane, (dice il povero Georgy)

La fiera Britannia osò negare il suo denaro,
Sebbene egli fosse forte e valoroso,
l'ho obbligato ad arrendersi.
Ma ora il mio filo è spezzato, ecc.

Ma quando ebbi avuto il denaro
E gli ebbi fatto gridare: Peccavi, [6]
Per pagare quel che valeva,
diedi un Marco o un Noble. [7]
Ma il mio filo è spezzato, ecc.

Le Signore, quando mi vedevano,
non si sarebbero mai spaventate
Di fare un ballo sul Prato
con quel Georgy che le deliziava.
Ma ora il mio filo è spezzato, ecc.

Quando ebbi finito quella nostra serata
e cortesemente ebbi chiesto i loro favori,
Avrei preso i loro anelli e gioielli
per tenerli come Pegno.
Ma ora il mio filo è spezzato, ecc.

Incomincian le grida e i clamori per George,
un tipo avvenente e perbene,
Con occhi neri e lucidi, scintillanti come diamanti [8],
e riccioli biondi come l'Oro.
Il suo tempo è finito, ecc.

Ne passò di tempo con tutta la loro astuzia
prima che lo catturassero,
Ma alla fine il suo cuore coraggioso
non poté più fargli da difesa.
Il suo tempo era finito, ecc.

Non ho mai rubato Cavallo né Giumenta in vita mia,
né animale con zoccolo fesso,
Però, una volta, sei bianchi destrieri del Re
e li ho venduti agli zingari. [9]
Il suo tempo era finito, ecc.

Georgy andò su in collina
seguito da tanta gente,
Georgy fu impiccato con una corda di seta,
come mai era accaduto.
Il suo tempo era finito,

La sua vita non durerà,
Ahimé e ahi di me! Non c'è rimedio, ecc.
A lamentable new Ditty, made vpon the death of a worthy Gentleman, named George Stoole, dwelling sometime on Gate-side Moore, and sometime at New-castle in Northumberland: with his penitent end.

To a delicate Scottish Tune.

Come you lusty Northerne Lads,
that are so blith and bonny,
Prepare your hearts to be full sad,
to heare the end of Georgy,
Heigh ho, Heigh-ho my bony loue,
Heigh-ho, heigh ho my honny;
Heigh-ho, Heigh-ho my owne deare loue
and God be with my Georgie.


When Georgie to his triall came,
a thousand hearts were sorry,
A thousand Lasses wept full sore,
and all for loue of Georgy.
Heigh-ho, heigh-ho, my bony Loue,
heigh-ho, &c.


Some did say he would escape,
some at his fall did glory:
But these wers Clownes and fickle friends,
and none that loued Georgy.
Heigh-ho, &c.


Might friends haue satisfide the Law,
then Georgie would find many:
Yet brauely did he plead for life,
if mercy might be any.
Heigh-ho, &c.

But when this doughty Carle was cast
he was full sad and sorry:
Yet boldly did he take his death,
so patiently dyde Georgie.
Heigh-ho, &c.


As Georgie went vp to the Gate,
He tooke his leaue of many:
He tooke his leaue of his Lards wife,
whom ho lou'd best of any.
Heigh-ho, &c.

With thousand sighs and heauy looks,
away from thence he parted:
Where he so often blith had béene,
though now so heauy hearted.
Heigh-ho, &c.

He writ a Letter with his owne hand,
he thought he writ it brauely:
He sent it to New-castle Towne,
to his beloued Lady.
Heigh-ho, &c.

Wherein he did at large bewaile,
the occasion of his folly:
Bequeathing life vnto the Law,
his soule to heauen holy:
Heigh-ho, &c.

Why Lady, leaue to weepe for me,
let not my ending grieue ye:
Proue costant to the ney yon loue,
for I cannot reléeue yee.
Heigh-ho, &c.

Out vpon the Withrington,
and fie vpon the Phoenix:
Thou hast out downe the doughty one
that stole the shéepe from Anix.

The second part,
To the same tune.

And sie on all such cruell Carles,
whose crueltie's so fickle:
To cast away a Gentleman
in hatred for so little.
Heigh-ho heigh-ho, my bonny Loue,
heigh-ho, &c.


I would I were on yonder Hill,
where I haue beene full merry:
My sword and buckeler by my side
to fight till I be weary.
Heigh-ho &c.

They well, should know that tooke mee first
though whoops be now forsaken:
Had I but freedome, armes, and health,
I'de dye, are I'de be taken.
Heigh-ho, &c.

But Law comdemns me to my graue,
they haue me in their power:
Ther's none but Christ that can mee saue,
at this my dying houre.
Heigh-ho. &c.

He call'd his dearest loue to him,
when as his heart wae sorry:
And speaking thus with manly heart,
Deare sweeting, pray for Georgie.
Heigh-ho, &c.


He gaue to her a piece of gold,
and bade her giue't her Barnes:
And oft he kist her rosie lips,
and laid him into her armes.
Heigh-ho, &c.

And comming to the place of death,
he neuer changed colour.
The more they thought he would looks pale▪
the more his veines were fuller.
Heigh-ho, &c.

And with a cheerefull countenance,
(being at that time entreated
For to confesse his former life)
these-words he straight repeated.
Heigh-ho &c.

I neuer stole no Oxe nor Cow,
nor neuer murdered any:
But fifty Horse I did receiue
of a Merchants man of Gory.
Heigh-ho, &c.


For which I am condemn'd to dye,
though guiltlesse I stand dying:
Deare gracious God, my soule receiue
for now my life is flying.
Heigh-ho, &c.

The man of death a part did act,
which grieues mee tell the story.
God comfort all are comfortlesse,
and did so well as Georgie.
Heigh-ho, Heigh-ho, my bonny Loue,
heigh-ho heigh-my bonny,
Heigh-ho, heigh-ho, mine owne true lou
sweet Christ receiue my Georgie.


FINIS.
At London printed for H. Gosson.

[1] Qui “suo” significa “di lui” (his). Come si può vedere, il ritornello presenta varianti nella persona, a seconda di chi parla (il “narratore esterno”, Lady Gray o lo stesso Georgy).

[2] Interessante questione: il broadside seicentesco presenta qui il termine bonny, antico prestito francese diffuso particolamente nella lingua scozzese (ma non estraneo all'inglese d'Inghilterra); è un aggettivo (qui sostantivato) prevalentemente dal significato di “bello, grazioso, carino” (il termine ha connotazioni intime e affettive; formalmente è un diminutivo formato su bon, con numerose varianti: bonnie, bonie ecc.). Qui si riferisce evidentemente al cavallo, il “candido destriero” (nei ballad commonplaces, il cavallo di una donna è sempre “bianco come il latte”). Ipotizzo qui che il pony, passato nei secoli fino a De André, altro non sia che una storpiatura di bonny (in alcune versioni si legge infatti ponny): mal si spiegherebbe altrimenti come mai da un bianco destriero (steed) si passi a un cavallino nello stesso verso (anche se le ballate tradizionali non sono nuove a questi “exploits” di controsenso, si pensi solo al frequente false true lover...). Il nome del pony, poney sembra risalire allo scozzese powney, a sua volta, forse, dal francese poulenet “puledro”.

[3] Qui ancora “di lui”.

[4] Per questa arcaica, pomposa e fiera espressione mi piace rimandare a The Lily of the West (e c'è sempre di mezzo la neo-ottantenne Joan Baez...). Qui “ordinare di alzarsi” significa, con tutta probabilità, invitare al combattimento.

[5] Propr. “il mio filo è (già) filato, tessuto”: un'evidentissima allusione al mito delle Moire, le tre Parche che tessevano il filo del destino di ognuno recidendolo quando il suo momento era giunto. In italiano si direbbe più comunemente: “La mia ruota ha girato”.

[6] Latino: “ho peccato”.

[7] Moneta inglese coniata a partire dal 1344 (si veda qui).

[8] Cioè “lucidi e neri come il giaietto” (il giaietto, o ambra nera, o lignite lustra).

[9] V. introduzione


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