La java des bombes atomiques
Boris VianVersione italiana di Fausto Amodei | |
LA GIAVA DELLE BOMBE ATOMICHE Mio zio, un famoso faidatté fabbricava, appunto da sé, delle bombe atomiche senza aver mai imparato nulla Era davvero un genio nei lavoretti pratici, si rinchiudeva tutto il giorno dentro al suo laboratorio per fare esperimenti e la sera rientrava a casa e ci metteva in ansia raccontandoci tutto quanto Fabbricare una bomba "A" ragazzi miei, credete a me, è veramente un giochetto: il problema del detonatore si risolve in un quarto d'ora, ma è di quelle da scartare. Quanto alla bomba "H" beh, non è molto più dura, ma una cosa mi tormenta: gli è che quelle che ho fatto non hanno che un raggio d'azione di tre metri e mezzo: c'è qualcosa che non va, ci ritorno immediatamente Ha sgobbato per dei giorni cercando, con amore di migliorare il modello; quando pranzava con noi inghiottiva tutta in un colpo la sua minestrina in brodo e si vedeva, dall'aria feroce, che ci aveva qualche impiccio ma non si osava dire niente; E, peggio, una sera a cena ecco che lo zio sospira e grida quel che segue: Via via che divento vecchio me ne accorgo sempre meglio ho la testa che mi cede, è come una besciamella. Sono mesi, sono anni che cerco di aumentare la portata della mia bomba e non mi sono reso conto che la sola cosa che conta è il posto dove va a cascare! C'è qualcosa che non va, ci ritorno immediatamente. Sapendo che c'era quasi arrivato tutti i grandi capi di Stato gli hanno reso visita: li ricevette e si scusò che il suo rifugio fosse così piccolo, ma appena furon tutti entrati ce li ha chiusi dentro dicendo loro: fate i bravi! E quando la bomba è esplosa di tutti 'sti personaggi non ne è rimasto niente. Lo zio, con quel risultato non si è certo scoraggiato e ha fatto il finto tonto al Tribunale dove lo han trascinato e, davanti ai giurati, eccolo farfugliare: Signori, è stato un caso malaugurato ma sono certo, davanti a Dio, in mia fede e in mia coscienza che distruggendo tutti quegli sonati sono ben convinto d'aver servito la Francia. Erano molto imbarazzati: allora lo han condannato, e poi lo hanno amnistiato e la Patria riconoscente lo ha eletto immediatamente capo del Governo. | LA JAVA DELLE BOMBE ATOMICHE Mio zio che amava far da sé faceva bombe atomiche da dilettante e senza aver studiato mai raggiunse più di un risultato rilevante. Passava tutto il giorno chiuso nel laboratorio a fare esperimenti la sera ci chiamava a sé e a noi tutti contenti raccontava che: Per fabbricar la bomba A non c'è difficoltà se non elementare ed anche col detonatore bastan poche ore a farla funzionare. Invece con la bomba H c'è un problema pratico che mi tormenta: che quella di mia produzione ha un raggio d'azione di tre metri e trenta. E un difetto cui però presto io rimedierò. Ed ha passato lunghe ore a rimediar l'errore nella sua officina. Pranzando assieme a noi sbobbava in un sol colpo la sua zuppa di gallina. Da come è diventato rosso si capì che un osso gli era andato storto accadde proprio un martedì che lo zio mezzo morto ci gridò così: Più io divento vecchio e più m'accorgo che il cervello scema ad ogni mese. Per dir le cose come stanno non è più un cervello ma una maionese. Per anni cercoTaumentare la portata della bomba mia diletta, non mi son reso conto che quello che conta è solo dove la si getta. Se qualcosa ancor non va presto si rimedierà. I gran capi di Stato per veder la bomba gli hanno chiesto udienza in fretta lo zio li ha ricevuti tutti e ha chiesto scusa se la camera era stretta ma quando sono tutti entrati lui li ha chiusi dentro e ha detto "State buoni!". La bomba esplose e così fu che di 'sti capoccioni non ce n'eran più. Lo zio davanti al risultato non perse la testa e fece il finto tonto. Lo misero davanti al giudice perché dell'atto lui rendesse conto. "Signori è stata una sciagura ma non ho paura a dirvi chiaro e tondo che distruggendo 'sti bastardi anche se un po'1ardi ho salvato il mondo!" Si fu incerti per un po' e lo si condannò ma poi lo si graziò. Il paese che gradì lo fece capo del governo lì per lì. |