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Plava balada

Đorđe Balašević / Ђорђе Балашевић
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Versione italiana di Filip Stefanović della seconda versione
PLAVA BALADA (Druga verzija)


E, moj Plavi, bio si žestok, ali bio si pravi
Nikakav dil sa šljamom, nikome služan, nikome dužan
Uvek si bio samo ludom čukom naoružan

Mi svi lole, a ti u almanahu pandurske škole
Pravi kapetan tima, drugi u klasi, šta više kaz'ti
I puna šapka snova o poštenju i o časti

Davno bilo, od tad se sedam mora Dunavom slilo
Na svoje epolete prišili zvezde čudni pitomci
I ne znaš više ko su dobri a ko loši momci

I pusti žvake da kod nas narod kao ljubi murjake
Ma taman posla, ali zbog sitne raje i postoji zakon
I svi su voleli da katkad naiđeš sokakom

A tad su došli topovi, pa popovi, pa lopovi
I čitav svet se izobličio
Ispuzali su grabljivci, pa lažljivci, snalažljivci
A ljudi ćutali, a šta bi drugo?
I šaptali da ovo ne može dugo

Ne znam Plavi, meni se činilo da Beograd slavi
Opojni dah slobode, velika zvona, pa plavi kordon
Pred onom decom ko pred tobož nekom strašnom hordom

Mulj i talog, jasno je meni ko potpisuje nalog
Ali je bruka druže što oko sebe podižu tabu
A tebe prodaju za palikuću i barabu.

Dok god je ovih frikova sa punom vrećom trikova
Ništa što vredi neće vredeti
I sve je manje načina pred najezdom seljačina
A ti si učen druže, zar ne kužiš,
da hapsiš takve njuške kojima služiš

Sorry Plavi, pošaljem nekad srce na raport glavi
Od starog društva ništa, neko je puko, neko je svirn'o
I ti si super brate, ako stvarno spavaš mirno
BALLATA IN BLU (Altra versione)


Eh, mio Ragazzo in blu, eri un po' brusco, ma comunque retto
Mai in combutta con i buzzurri, con nessuno servile, con nessuno in debito
eri sempre solo armato di un gran fegato pazzo.

Noi tutti ragazzini, e tu nell'annuario della scuola per sbirri
Un vero capitano di squadra, secondo in classe, cosa dire di più
E un berretto pieno di sogni riguardanti l'onestà e l'onore...

È stato tanto tempo fa, da allora sette mari si sono riversati per il Danubio
Strani cadetti hanno cucito le stelle sulle loro spalline
E non sai più chi sono i buoni e chi i cattivi ragazzi.

E lascia perdere le storielle, che da noi la gente ama gli sbirri
Ma ci manca solo questo, però la legge esiste proprio per le risse da poco
E tutti amavano vederti apparire di quando in quando per il viottolo.

E proprio allora sono arrivati i preti, poi i cannoni, poi i ladri
E tutto il mondo si è smascherato...
Sono strisciati fuori gli avidi, poi i bugiardi, poi i furbastri,
E la gente stava zitta, che altro avrebbe potuto fare?
E sussuravano che non sarebbe potuta durare a lungo.

Non so, Ragazzo in blu, a me sembrava che Belgrado festeggiasse
un inebriante respiro di libertà, campane a festa, e il cordone blu
Davanti a quei bambini come davanti ad un'orda arrogante...

Feccia e fanghiglia, mi sembra chiaro chi firma gli ordini
Ma amico è scandaloso che loro si rendano intoccabili
Mentre spacciano te per un istigatore e farabutto.

Fin quando ci saranno questi imbecilli con un sacco pieno di trucchi,
Niente che vale avrà valore.

Davvero non c'è verso davanti a un'invasione di zotici,
E tu sei addestrato, amico, davvero non comprendi
Che dovresti arrestare quei grugni che difendi...

Sorry, Ragazzo in blu, di tanto in tanto mando il cuore a fare rapporto alla testa,
Della vecchia compagnia, niente, qualcuno è scoppiato, qualcuno ci è uscito di testa
E tu sei fantastico, fratello, se davvero dormi tranquillo.


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