Lingua   

Οι εκλογές μαντινάδα

Dionysis Savvopoulos / Διονύσης Σαββόπουλος
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleΜετέφρασε στα ιταλικά / Traduzione italiana / Italian translat...
ΟΙ ΕΚΛΟΓΈΣ ΜΑΝΤΙΝΆΔΑMatinada delle Elezioni
  
Τα όνειρά σου μην τα λες γιατί μια μέρα κρύαNon raccontare i tuoi sogni, perché, una giornata fredda,
μπορεί και οι φροϊδιστές να `ρθούν στην εξουσία.Forse anche i freudiani possono arrivare al potere.
Δέκα λογιώ οι παλικαριές οι εννιά να δραπετεύειςSu dieci tipi di coraggio, nove servono a scappare,
και οι αγάπες δυο λογιώ στη μια καλογερεύεις.Su due tipi d'amore, uno è per far vita monastica.
  
Λοιπόν μεγάφωνα παντού όλο χαρτιά η ΜπενάκηDunque, altoparlanti ovunque, via Benakis [1] piena di manifesti,
μα δεν υπήρχε ούτε ψυχή και φύσηξε αεράκιMa non c'era manco un'anima e soffiava un venticello,
κι άρχισαν όλα να γυρνούν σαν στοιχειωμένο τσίρκοE tutto ha cominciato a girare come un circo infestato dagli spiriti,
ανοίγει μια καταπακτή και πέφτω πλάι στον Κύρκο.Si apre una botola, e cado accanto a Kyrkos. [2]
  
Κοιτούσε σάμπως για ταξί του λέω καλησπέραForse stava cercando un taxi, gli do la buonasera,
αλλά εμείς και μόνο εμείς ξεμείναμε εδώ πέρα.Però ci eravamo rimasti, lì, soltanto noialtri.
Αμέσως έγινε καπνός σαν μια δεκαετίαSùbito c'è stato fumo come dieci anni fa, [3]
το σκάει νομίζοντας κι αυτός πως ήμουν συμμαχία.E lui se la svigna, pensando fossi anch'io un alleato.
  
Γινόταν ο κατακλυσμός το είπε και το δελτίοC'era stato il Diluvio, lo aveva detto anche il meteo,
και μπήκα σ’ ένα ασανσέρ γιατί δεν είχε πλοίο.E sono montato in un ascensore perché non avevo l'Arca. [4]
Μαζί μου μπαίνουνε πολλοί πω πω πω ντουνιάς σχεδόν καμιά χιλιάδαMolti vengono con me, beh diciamo più o meno un migliaio,
νομίζω κι ο Καραμανλής ωχ αμάν αμάν μαζί με την Ελλάδα.Penso anche Karamanlis, ahi, ahi, insieme a tutta la Grecia.
  
Το ασανσέρ αγκομαχά επικρατεί ζουλάρδα,L'ascensore arranca, sussiste un bel mistero, [5]
η Ελλάδα αρχίζει να γελά και γίνεται γελάδαLa Grecia comincia a ridere e diventa una vacca che ride. [6]
και μια φωνή με προφορά ωχ αμάν αμάν απ’ των Σερρών την Πρώτη,E una voce con accento, ahi, ahi, di Proti di Serres, [7]
ρωτάει άμα συμφωνώ ωχ αμάν αμάν να γίνομαι Ευρώπη.Mi chiede se sono d'accordo, ahi, ahi, a diventare Europa.
  
Μα κι αν ταΐζεις του απαντώ κακάο την γελάδαMa, gli rispondo, anche se dai da mangiare cacao alla mucca,
δε θα `ναι πάλι πιθανόν ν’ αρμέξεις σοκολάδα.Poi non è che sia probabile che tu munga cioccolata.
Και το κουβούκλιο κάνει μπαμ και μέσα απ’ την αιθάληE il baldacchino fa “sbam”, e d'in mezzo a fumo e cenere
ανέβηκε ένας κουρνιαχτός που είχε διπλό κεφάλι.È sbucato uno appollaiato e con due teste.
  
Το ένα ήταν Θεσσαλός ωχ αμάν αμάν στο σχήμα του Φλωράκη,La prima era tessalica, ah, ahi, ahi, a forma di Florakis, [8]
το παρα δίπλα Ανδρεϊκός ωχ αμάν αμάν με γεια και το μπλουζάκι.Quella accanto era un “Andreiano” [9] ah, ahi, ahi, salutista in maglietta.
Τον λόγο τους αντανακλά σαν κάτοπτρο το πλήθοςLa folla fa eco al loro discorso e lo riflette come uno specchio,
και όπως άλλαζα βρακί μου βγήκε αυτός ο στίχος.- Questo verso mi è uscito mentre mi cambiavo i pantaloni.
  
Μπορεί κανίβαλος ποτέ ωχ αμάν αμάν να εκπροσωπήσει τάχαBeh, forse che un cannibale, ah, ahi, ahi, non può rappresentare
όλους τους φίλους τους παλιούς ωχ αμάν αμάν που έχει στη στομάχα;Tutti i suoi vecchi amici, ah, ahi, ahi, che ci ha nello stomaco?
Κι αμέσως χέρια με τραβούν γραμμή στο κυλικείοE sùbito delle mani mi trascinan diritto al rinfresco,
αλλά ξυπνάω ευτυχώς στο κρίσιμο σημείο.Però all'improvviso mi sveglio felice, proprio al clou.
  
Ξυπνώ και βλέπω την ψυχή που εδώ και δέκα χρόνιαMi sveglio e vedo quella tipa a cui, dieci anni fa,
ενώ τη λάτρεψα πολύ της είπα λάθος λόγιαPur adorandola assai ho detto parole sbagliate,
κι αν σ’ αγαπώ θα σου κλαφτώ που μες στην κοινωνίαE anche se ti amo, ci avrò da ridire che, nella società
της ευτυχίας σου ζητάς την επιπλοποιία.Tu cerchi di ammobiliare la tua felicità.
  
Χωνεύεις δέντρο εξωτικό μην κάνεις την αθώα,Stai piantando un albero esotico, non fare l'innocente,
η ευτυχία τζιέρι μου είναι την για τα ζωα.Hai una felicità, mia diletta [10], come dire: animalesca.
Λοιπόν για βάλε ένα παλτό και δώσ’ μου την βαλίτσαE quindi, mettiti un cappotto e dammi la valigia,
για `κεί που ανάβει τη φουφού η ψωρο-Κωσταινίτσα.Per andar dove la Grecetta povera si accende ancora il fornelletto. [11]
  
Και να το ταίρι μου κι εγώ σαν τους πρωτοφευγάτουςEd eccomi col mio compagno tra i primi fuggitivi,
στων εκλογών του `77 γυρίζαμε στους βάλτους.Giravamo tra le paludi delle elezioni del '77.
Θεσσαλονίκη, Γιάννενα, Κέρκυρα και Ιόνιο,Salonicco, Ioannina, Corfù e le isole Ionie,
μες στην καρδιά σου άσε να μπουν και θα την κάνεις ψώνιο.Fàttele entrare nel cuore, fa' un po' la puttana.
  
Μοιάζει να το `πε το ΠΑΣΟΚ, ο Σολωμός ή ο Τσάτσος,Sembra che lo dicano il PASOK, Solomòs [12] e Tsatsos [13],
θα πω κι εγώ ένα σιγανό μη μας ακούσει μπάτσος.E lo dirò anch'io alla zitta, perché non ci senta uno sbirro.
Στα όνειρά μου σας καλώ και σας και την κυρά σαςNei miei sogni chiamo anche voi e la vostra padrona,
κι ελπίζω να καλέσετε κι εμάς απ’ τη μεριά σας.E spero che inviterete anche noi dalla vostra parte.
[[https://cutewallpaper.org/24/good-memories-cliparts/2448929823.jpg|]


[1] Via Emmanouil Benakis [Οδός Εμμανουήλ Μπενάκη] è una elegante strada ateniese in zona Stadiou, nota per i suoi begli edifici neoclassici. E' intitolata all'uomo d'affari, deputato, mininstro, sindaco di Atene e benefattore nazionale Emmanouil Benakis; in precedenza si chiamava Via Proastiou [Οδός Προαστίου]. In via Benakis si trovano le sedi di diverse case editrici.

[2] Leonidas Kyrkos (Λεωνίδας Κύρκος, 1924-2011) è stato un uomo politico, deputato ellenico ed eurodeputato di estrema sinistra. Cretese di nascita, è stato segretario del cosiddetto Partito Comunista di Grecia (interno) (gr. KKE-E, Κομμουνιστικό Κόμμα Ελλάδας Εσωτερικού), frazione eurocomunista del KKE esistita dal 1968 al 1987. Alle elezioni del 1977 fu eletto deputato.

[3] Nel 1977 cadevano giusto dieci anni dal colpo di stato dei Colonnelli del 21 aprile 1967.

[4] Il greco κατακλυσμός significa sì “cataclisma”, ma più comunemente “diluvio”, anche quello universale (è, del resto, derivato dal verbo classico κατακλύζω “straripare; inondare”). Indi per cui, ho reso con “arca” quel che nel testo originale è, con tipico e ironico understatement savvopouliano, una semplice “nave” (πλοίο).

[5] Il termine ζουλιάρδα del testo originale sembra essere un hapax legomenon, in quanto testimoniato solo da questa canzone. Ne consegue che può essere un termine creato “ad hoc” da Savvopoulos per questa sua canzone onirica e endofasica (procedimento, del resto, non nuovo al Tessalonicese). Pour en avoir le cœur net, ho controllato ovunque, sia in Rete che in casa mia, arrivando persino a tirar fuori il Μεγάλο Λεξικό της Νεοελληνικής Γλώσσας che pesa 6 kg, e che estraggo dal suo cubicolo solo se estremamente necessario: niente di niente. Il Λεξικό της Πιάτσας – ΑΡΓΚΟ riporta un verbo gergale ζουλάρω, che significa “fare qualcosa di nascosto”; l'espressione, sempre gergale, στη ζούλα, significa “di nascosto, dietro le quinte”. Ho tradotto quindi “sussiste (επικρατεί) un bel mistero”, ma chiaramente non posso essere certo di quel che avesse in testa Savvopoulos. Inoltre, sembra che il verso in questione provochi qualche problema di comprensione ai greci stessi: la maggior parte dei testi della canzone recitano “επικρατεί ζουλιάρδα” (la versione che ho seguito), ma diversi riportano un misterioso “επίκρα [da πικραίνω ?] την ζουλιάρδα” il cui significato mi sfugge ancora di più.

[6] Il verso si basa su un gioco di parole tra γελά “ride” (da γελάω) e γελάδα “mucca, vacca” (comune variante “acefala” di αγελάδα). Secondo i procedimenti derivativi del greco, γελάδα potrebbe suonare anche come “risata”. Rendere tale gioco di parole è impossibile, si può solo renderne l'idea alla bell'e meglio.

[7] Kostantinos Karamanlis, il politico conservatore (e fondatore di “Nuova Democrazia”, che in greco suona identico a “Nuova Repubblica”, Νέα Δημοκρατία) che trionfò alle elezioni del 1977, era nativo del paese di Proti, nei dintorni di Serres, nella Macedonia Centrale (attualmente, con la riforma amministrativa del 2011, Proti è stato accorpato al comune di Serres e ne costituisce una semplice frazione). Karamanlis, nato l'8 marzo 1907 e morto il 28 aprile 1998, parlò per tutta la vita con un forte accento macedone.

[8] Mentre Leonidas Kyrkos (v. nota 2) era il leader della frazione “eurocomunista” del Partito Comunista di Grecia, Charilaos Florakis (1914-2005) fu il líder máximo “duro e puro” del KKE, iscritto al partito fin dal 1941, partigiano EAM-ELAS, esiliato fino al 1954, 18 anni in carcere e deputato fin dalla Μεταπολιτεύση del 1974. Rigorosamente filosovietico, rimase segretario del KKE fino al 1989.

[9] Cioè, seguace del leader socialista Andreas Papandreou, il capo del PASOK. Alle elezioni del 1977, pur largamente vinte dai conservatori di Karamanlis, cominciò l'ascesa del PASOK di Papandreou, che avrebbe trionfato alle successive elezioni del 1981. Cominciava il “Periodo dell'Ottimismo”: viene ricordato in Grecia, tra le altre cose, per la diffusione del salutismo, della forma fisica, del jogging, dell'aerobica (“salutista in maglietta”; il μπλουζάκι del testo originale si riferisce specificamente alle magliette tipo “Fruit of the Loom”, in gran voga anche in Italia nel medesimo periodo). Stanno per arrivare i favolosi anni '80, pure in Grecia; diversi politici socialisti si facevano vedere in forma smagliante mentre correvano in tuta da footing e sorbivano beveroni dietetici.

[10] L'impasto linguistico di Savvopoulos è vertiginoso. Qui usa un'espressione tipica dei greci di İstanbul, τζιέρι μου “caro/a mio/a”, “tesoro mio” ecc., che deriva dal turco çiğer “fegato; viscere” (però μου 'φαγες τα τζιέρια significa, papale papale, “mi hai rotto il cazzo”).

[11] Vale a dire: là dove la Grecia rurale, tradizionale, provinciale, povera ecc. si fa ancora da mangiare e si riscalda col fufù. Il fufù (φουφού, dal turco fufu) è un fornelletto portatile di terracotta o di ferro, usatissimo per secoli da pastori e pecorai (ma anche nelle stamberghe dove mancava persino un focolare). L'espressione usata da Savvopoulos, ψωρο-Kωσταινίτσα è un diminutivo di Ψωροκόσταινα, che indica tout court la “Grecia povera” con tutta la sua arretratezza. L'espressione nasce nella città di Nafplion. Durante la Turcocrazia, i greci erano poverissimi; ma anche nei primi tempi dopo l'Indipendenza del 1821 la situazione certamente non migliorò e la gente continuava ad essere povera in canna. Un giorno del 1826, la popolazione di Nafplion fu chiamata nella piazza principale a dare il suo contributo per la liberazione di Missolungi, qualsiasi cosa a disposizione. La donna più povera di Nafplion era una tale Χατζικόσταινα (Hatzikòstena), che per la sua estrema miseria veniva appunto detta Psoro-Kòstena (il prefisso ψωρο-, dal significato di “scabbia” -si veda la psoriasi- viene usato comunemente per “povero, misero”). Fu però la prima a togliersi il suo unico bene, un anello d'argento, per darlo come contributo alla causa patriottica (diede anche una monetina di scarso valore). L'episodio divenne molto famoso, ed è per questo che la Grecia indipendente, poverissima e fiera, fu detta “Psorokòstena”. Savvopoulos vuole far rimarcare che la Grecia (o “Grecetta”) del 1977 vive in parecchie aree ancora -più o meno- in quelle condizioni.

[12] Sebbene qui si parli anche di Isole Ionie, non si tratta del celeberrimo poeta Dionysios Solomòs (conterraneo zacintese del Foscolo) ma del politico socialista Grigorios Solomòs (nativo del Peloponneso, 1929-2013), tra i membri fondatori del PASOK e deputato per l'Acaia dal 1981 al 1990.

[13] Konstantinos Tsatsos (1899-1987), politico conservatore, è stato Presidente della Repubblica Ellenica dal 1975 al 1980. Era un importante studioso e docente di filosofia del diritto (le sue opere sono prevalentemente redatte in lingua tedesca).


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org