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Para la libertad

Joan Manuel Serrat
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OriginaleVersione italiana di Riccardo Venturi
PARA LA LIBERTADPER LA LIBERTÀ
  
Para la libertad sangro, lucho y pervivo.Per la libertà sanguino, lotto e continuo a vivere.
Para la libertad, mis ojos y mis manos,Per la libertà, i miei occhi e le mie mani,
como un árbol carnal, generoso y cautivo,come un albero carnale, generoso e prigioniero,
doy a los cirujanos.le consegno ai chirurghi.
  
Para la libertad siento más corazonesPer la libertà, sento d'avere nel petto
que arenas en mi pecho. Dan espumas mis venaspiù cuori che grani di sabbia. Schiumano le mie vene
y entro en los hospitales y entro en los algodonese entro negli ospedali, entro nelle bende di cotone
como en las azucenas.come in candidi gigli.
  
Porque donde unas cuencas vacías amanezcan,Perché dove compariranno orbite d'occhi vuote
ella pondrá dos piedras de futura miradalei porrà due pietre per lo sguardo futuro
y hará que nuevos brazos y nuevas piernas crezcane farà crescere nuove braccia e nuove gambe
en la carne talada.nella carne devastata.
  
Retoñarán aladas de savia sin otoño,Germoglierà di nuovo l'energia a colpi d'ala, senza autunno,
reliquias de mi cuerpo que pierdo en cada herida.reliquie del mio corpo che perdo a ogni ferita.
Porque soy como el árbol talado, que retoñoPerché sono come l'albero strappato: rigermoglio
y aún tengo la vida.e ancora ho vita.


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