The Bonnie Banks o' Loch Lomond [Loch Lomond; Farewell to the Creeks]
anonimo
Il testo eseguito dai Corries [1987, da Barrett's Privateer].... | |
Le belle ripe del Lago Lomond Presso quelle belle ripe, presso quei bei colli [1] Ove il sole splende chiaro sul Lago Lomond, [2] Ove io e la mia innamorata eravam soliti andare, Presso le belle, belle ripe del Lago Lomond Oh, prenderai la strada maestra, io quella secondaria, E io sarò in Scozia prima di te, Ma io e la mia innamorata non c'incontreremo più Presso le belle, belle ripe del Lago Lomond. Fu là che ci separammo, in quell'ombrosa valletta [3] Sullo scosceso, scosceso fianco del Ben Lomond, [4] Ove mireremo gli alti colli di tenero color porpora E la luna che spunta al cader della notte. Oh, prenderai la strada maestra, io quella secondaria, E io sarò in Scozia prima di te, Ma io e la mia innamorata non c'incontreremo più Presso le belle, belle ripe del Lago Lomond. Cantano gli uccellini [5] e sbocciano i fiori di campo, E in pieno sole le acque stan dormendo. Ma il cuore spezzato non conosce un'altra primavera, Sebben chi è afflitto possa cessar di rattristarsi. Oh, prenderai la strada maestra, io quella secondaria, E io sarò in Scozia prima di te, Ma io e la mia innamorata non c'incontreremo più Presso le belle, belle ripe del Lago Lomond. | Loch Lomond O wither away my bonnie May Sae late an' sae far in the gloamin' The mist gather grey o'er moorland and brae O wither sae far are ye roamin'? O ye'll tak the high road An' I'll tak the low I'll be in Scotland afore ye For me and my true love will never meet again By the bonnie bonnie banks o' Loch Lomond I trusted my ain love last night in the broom My Donald wha' loves me sae dearly For the morrow he will march for Edinburgh toon Tae fecht for his King and Prince Charlie O well may I weep for yestreen in my sleep We stood bride and bridegroom together But his arms and his breath were as cold as the death And his heart's blood ran red in the heather O ye'll tak the high road An' I'll tak the low I'll be in Scotland afore ye For me and my true love will never meet again By the bonnie bonnie banks o' Loch Lomond As dauntless in battle as tender in love He'd yield ne'er a foor toe the foeman But never again frae the field o' the slain Tae his Moira will he come by Loch Lomond The thistle may bloom, the King hae his ain And fond lovers may meet in the gloamin' And me and my true love will yet meet again Far above the bonnie banks of Loch Lomond O ye'll tak the high road An' I'll tak the low I'll be in Scotland afore ye For me and my true love will never meet again By the bonnie bonnie banks o' Loch Lomond |
[2] E' pur vero che i lochs scozzesi sono formazioni tipiche dell'area, ma sono pur sempre laghi, e laghi restano (a me non piace tradurre in italiano tenendo i “termini folkloristici”). Il termine è di origine gaelica; ha dato origine, tra l'altro, ad una parola medioinglese poi persasi, lough. Si risale a un indeuropeo *lokos “pozza; stagno”, che, beninteso, è alla base anche del latino lacus (da cui il nostro “lago”). Lake è, in inglese, un prestito dal francese.
[3] Glen, termine di origine gaelica (irl. e gaelico sc. gleann “valle” in senso generico, mentre in scozzese si è specializzato nel senso di “piccola e recondita valle”). Termine panceltico (gallese glyn, mannese glion), di origine sconosciuta e probabilmente non indeuropea, prob. da una precedente lingua di sostrato. Non ignoto alle nostre latitudini in toponimi anticamente celtici: si veda ad esempio il torrente Gleno in Val di Scalve (Bergamo) ("torrente della valle"), tristemente noto per la diga criminalmente costruita e crollata il 1° dicembre 1923, causando la morte di circa 500 persone.
[4] Il monte che sovrasta il Lago Lomond (il lago prende nome dal monte, ovviamente). Fa parte della catena montuosa delle Highlands è, per gli standard scozzesi, è un'alta montagna coi suoi 974 metri. Il suo nome gaelico, Beinn Laomainn (l'inglese è la sua resa sommaria) significa “montagna-faro”, o “monte-vedetta”.
[5] A differenza dell'inglese standard, lo scozzese è ricchissimo di diminutivi (in -ie, -y), che usa assai volentieri. Qui birdies è addirittura accompagnato dall'aggettivo infantile wee “piccino, piccolino” (cfr. la ballata The Wee Wee Man “L'omino piccino picciò”, Child #38).