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Koleda, koleda

Lenka Lichtenberg
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OriginalVersione italiana di Stanislava
KOLEDA, KOLEDACANTIAMO LA KOLEDA [1]
  
Koleda, koleda za vašimi vrátky,Cantiamo la koleda dietro la vostra porta;
my nechcem dovnitř, my půjdem zas zpátky.non vogliamo entrare, ritorneremo indietro.
My tu jen stojíme, má láska a překvapení,Solamente stiamo qua fermi, noi: il mio amore e la mia sorpresa.
vždyť tam se nežebrá, kde už nic není.Laddove non c'è più niente, non si chiede l'elemosina.
  
Někde je zlato a ruka líná je dát,C'è chi ha l'oro ma la mano pigra per dare,
někde srdce jak hodiny zůstalo státc'è poi chi ha il cuore rimasto fermo come un orologio
a já už je nenatáhnu,e io non lo caricherò più
a já už je nenatáhnu.e io non lo caricherò più
  
Aby pak měřilo vteřiny pro jinou,per fargli misurare i secondi per un'altra.
to ať mi všichni laskavě prominou,Che tutti quanti gentilmente mi scusino
já raději táhnu.ma io preferisco levarmi dai piedi.
  
A jsem-li chudák, jsem chudák bohatý,E se sono una poveraccia, sono una poveraccia ricca,
osud mi zbytečně skáče na paty,inutilmente il destino mi pesta le calcagna,
já nebudu mít hlad!io non avrò fame!
Když dojde chleba, jí se tráva,Quando finisce il pane, si mangia l'erba,
poznání, to je taky strava,anche la conoscenza è un alimento,
tak co se mi může stát.e dunque che mi può succedere?
  
Někde srdce jak hodiny zůstalo státC'è chi ha il cuore rimasto fermo come un orologio
a já už je nenatáhnu,e io non lo caricherò più
a já už je nenatáhnu.e io non lo caricherò più.
[1] Il termine “koleda” si riferisce ai tradizionali canti natalizi cechi. L'etimo sembra essere antecedente alla tradizione cristiana (dal latino calendae – primo giorno del mese) e nelle varie lingue slave veniva utilizzato anche come denominazione per una festività pagana collegata al solstizio d'inverno. Nei secoli passati, nei giorni particolari durante le festività i bambini di famiglie povere facevano il giro del paese, fermandosi davanti alle case dei benestanti e cantando le “koleda”. In cambio ricevevano cose da mangiare o qualche moneta. A quest'usanza è collegato un vastissimo patrimonio di canti in cui si mischiano motivi religiosi con quelli di vita quotidiana, soprattutto delle campagne. Questo sfondo religioso, anche se di una religiosità popolare e alquanto terrena, spaventava il regime comunista che ha tentato di marginare questi canti il più possibile, ma nulla ha potuto ottenere perché le koleda sono talmente radicate nella cultura ceca, per la maggioranza delle persone sono connesse ai primi ricordi del vissuto famigliare, così sono giunte in abbondanza fino ai giorni nostri, con tantissime varietà regionali e dialettali.
Nel disco di Lenka Lichtenberg i titoli delle canzoni sono tradotti in inglese, e questo è reso come Trick or treat, we're at your gate. Anche se è vero che si possono trovare alcuni punti di contatto con la tradizione di Halloween e la locuzione rende l'idea dell'uso di koleda, non lo trovo molto felice. Preferisco lasciare il termine originale perché è un concetto difficilmente trasferibile in un'altra area linguistica. (Che poi, sinceramente, tradurlo in italiano come “dolcetto o scherzetto” mi sembrerebbe quasi una mancanza di rispetto...)


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