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Wir wollen alle wieder Kinder sein!

Friedrich Hollaender
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OriginalTraduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne...
WIR WOLLEN ALLE WIEDER KINDER SEIN!Vogliamo ritornare bambini!
  
Ach, was warn wir Deutschen doch, so gierig nach dem Blut! Hei!Ach, come s'era però noi teteski, così tanto sankvinari, eh!
Jedem grauste gräßlich vor dem wilden Mannesmut! Hei!Tutti tremava di paura dinanzi alla nostra maskia brutalità, eh!
Donnerhall und Wogenprall! So gingen wir auf den Strich!Tuoni, fulmini e buriana! [1] Così ci si metteva in viaggio!
Ja, wir sind das Hunnenvölkchen, anders tun wir's nich!Sì, noialtri siamo gli Unnetti [2], non ci possiamo far nulla!
Gott, zur Zeit der Kieler Wochen warn wir noch so friedlich;Perdìo, all'epoca delle Settimane di Kiel [3] non s'era così tranquilli,
Und die größte Keilerei, die war direkt gemütlich!E quella zuffa, la più grossa, sì, è stata proprio piacevole ! [4]
Dann gab's plötzlich einen Krach! Und der Furor wurde wach!Di colpo, c'è stato uno skiànto...s'è risvegliato il furore!
Aber heute sind wir wieder schwach! Juhu!Però oggi siamo di nuovo debolucci, ohi ohi !
  
Wir wollen alle wieder Kinder sein,Vogliamo ritornare bambini,
So lieb und harmlos wie vorm großer Krieg!Così amorevoli e innocui come prima della Grande Guerra!
Wir wollen nicht mehr die alten Sünder sein,Non vogliamo esser più quei vecchi peccatori, [5]
Wir wollen würdig sein der Republik!Vogliamo esser degni della Repubblica!
Ein reines Herzchen wie der Himmel blau,Un cuoricino puro, azzurro come il cielo,
Ein Leben wie im Paradiese!Una vita come in Paradiso!
Wir wollen alle wieder Kinder seinVogliamo ritornare bambini,
Und wollen uns tummeln auf der grünen Wiese!E vogliamo scorrazzare sul prato verde!
  
Und dann haben wir sachteken 'nen kleinen Konkurs gemacht! Hei!E ora, pian pianino [6], siamo andati in bancarottina, eh! [7]
Und die Sangtimangs verkooft, war alles Überfracht! Hei!Venduti scrupoli e risentimenti [8], ce n'era in sovrappiù, eh!
Lazarett geräumt, ein Nepplokal gebaut ganz flink!Svuotato l'ospedale militare, ci abbiam fatto alla svelta un locale di lusso! [9]
Die Revolution, die war en marche! Mensch sei gut, sonst gibt's ein Ding!La rivoluzione, sì, era in marcia! [10] Stàtti bòno, sennò sta' a vedé che succede!
Und beim guten alten Adlon bumsten Schießgewehre.Ed al vecchio caro Adlon [11] rimbombarono le fucilate,
Im Berliner Schützengraben tobten unsre Heere!E i nostri signoroni si misero a far casino nelle trincee berlinesi!
Aber unsre braven Graun wollten plötzlich nicht mehr haun;Ma quei nostri bravi soldati di colpo non vollero più scavare,
Denn bei Adlon gab's nicht mehr zu klaun! Juhu!E quindi all'Adlon non ci fu più niente da sgraffignare, ohi ohi!
  
Wir wollen alle wieder Kinder sein,Vogliamo ritornare bambini,
So lieb und harmlos wie vorm großer Krieg!Così amorevoli e innocui come prima della Grande Guerra!
Wir wollen nicht mehr die alten Sünder sein,Non vogliamo esser più quei vecchi peccatori,
Wir wollen würdig sein der Republik!Vogliamo esser degni della Repubblica!
Ein reines Herzchen wie der Himmel blau,Un cuoricino puro, azzurro come il cielo,
Ein Leben wie im Paradiese!Una vita come in Paradiso!
Wir wollen alle wieder Kinder seinVogliamo ritornare bambini,
Und wollen uns tummeln auf der grünen Wiese!E vogliamo scorrazzare sul prato verde!
  
Siehste wohl, nun haben wir wieder unser gutes Bier! HeilVedi bene, ora ci riabbiamo la nostra buona birra, evviva!
Trink, geliebtes Deutschland! Halt dir senkrecht! Wir sind wir!Bevi, diletta Germania! Schiena dritta! Noi siam noi!
Löhne steigern! Arbeit weigern! Siehste, das erfrischt!Aumentare i salari! Rifiutare il lavoro! Vedi, fa sentire meglio!
Sei Naturmensch! Pflücke Blümchen! Aber sonst tu nischt!Ama la natura! Cogli i fiorellini! Però 'un t'azzardà' a fa' àrtro!
Wir ersetzen den Verlust an unserem CharakterAbbiamo rimpiazzato la perdita del nostro carattere
Durch den edlen Körpercultus: täglich gehn wir nackter!Con la nòbile cultura fisica: si va in giro sempre più gnudi!
Kleider sind ja bloß Glasur! Löset eure Gürtelschnur,I vestiti son solo vernice! Slacciatevi le cinture,
Kehren wir zurück zu der Natur! Juhu!Torniamo alla natura, ohi, ohi !
  
Wir wollen alle wieder Kinder sein,Vogliamo ritornare bambini,
So lieb und harmlos wie vorm großer Krieg!Così amorevoli e innocui come prima della Grande Guerra!
Wir wollen nicht mehr die alten Sünder sein,Non vogliamo esser più quei vecchi peccatori,
Wir wollen würdig sein der Republik!Vogliamo esser degni della Repubblica!
Ein reines Herzchen wie der Himmel blau,Un cuoricino puro, azzurro come il cielo,
Ein Leben wie im Paradiese!Una vita come in Paradiso!
Wir wollen alle wieder Kinder seinVogliamo ritornare bambini,
Und wollen uns tummeln auf der grünen Wiese!E vogliamo scorrazzare sul prato verde!
[1] Traduco così, infilandoci arbitrariamente i “fulmini” per ricostituire l'espressione italiana “tuoni e fulmini” (Donnerhall, lett. “rombo di tuono”) e rendendo con “buriana” il Wogenprall, lett. “bordata dei marosi”.

[2] Cerco di rendere così il particolare flavour ironico dell'originale, Hunnenvölkchen. Ironico, quindi espresso con un intraducibile diminutivo: “popoletto” (non “popolino”, che in italiano vuol dire un'altra cosa). L'accostamento tra i tedeschi e gli “Unni”, in quanto barbari distruttori, sembra esser nato proprio ai tempi della Grande Guerra, e precisamente in Inghilterra dove i tedeschi venivano chiamati, specialmente in ambito giornalistico, “the Huns”. La 2a guerra mondiale ha fatto il resto. Il nemico, d'altronde, è sempre e comunque “barbaro”, e nessuna guerra fa eccezione nella propaganda. Anche ora, ad esempio, i barbari russi (già barbari di per sé, naturalmente) sono perlopiù “mongoli”, “ceceni” e quant'altro.

[3] La “Settimana di Kiel” (Kieler Woche) è, probabilmente, la più grossa manifestazione velistica del mondo: una serie di regate, aperte a tutti (a tutti coloro che hanno una barca a vela, ovviamente) che si svolge a Kiel per una settimana intera l'ultima settimana di giugno e che coinvolge l'intera popolazione in un'atmosfera di festa popolare. La Settimana di Kiel esiste fin dal 1882, vi hanno preso parte fino a 5000 velisti (!!!) provenienti da 50 paesi diversi e vi hanno assistito fino a tre milioni di visitatori, nonostante le regate si svolgano in mare aperto e non siano visibili dalla costa. La prima regata di Kiel fu organizzata dal Kaiserlicher Yacht-Club (Yacht Club Imperiale); già due anni dopo la durata della manifestazione fu estesa a una settimana. Poiché lo Yacht Club era Imperiale (qualcuno ha mai sentito parlare di uno Yacht Club Proletario, o di uno Yacht Club Impiegatizio...?), lo stesso Kaiser, Guglielmo II, in quanto Commodoro dello Yacht Club Imperiale, prese regolarmente parte all'evento fin dal 1889, regatando sul suo yacht, il Meteor. D'accordo, ma che c'entra tutto questo con la canzone? Presto detto: fu esattamente mentre il Kaiser prendeva parte alla Settimana Velistica di Kiel del 1914, che gli arrivò come un fulmine a ciel sereno la notizia dell'attentato di Sarajevo (28 giugno 1914). E quindi, poverino, gli toccò interrompere la regata, Ancora oggi vorrei stigmatizzare l'insensibilità dello studente Gavrilo Princip, che decise di ammazzare l'Arciduca d'Austria e sua moglie proprio mentre il Kaiser era impegnato con le boline e le strambate. Tanto più che Gugliemo II non poté più prendervi parte, dato che le edizioni dal 1915 al 1919 non si tennero per la guerra.

[4] La “zuffa”, appunto, è la Grande Guerra. Mi sia permesso un divertente ricordo personale, risalente a circa 3000 anni fa, quando ero al liceo. La professoressa ci aveva assegnato un compito di latino in classe consistente in una versione (non mi ricordo di chi) che parlava della battaglia di Canne, durante le guerre puniche che sono l'ossessione del ministro Cingolani. Un mio compagno di classe, tale Ferrara, tradusse regolarmente “pugna apud Kannas” (o proelium, non mi ricordo) con “zuffa”: la zuffa di Canne. Quando la professoressa restituì i compiti, il povero Ferrara dovette subire il martirio: la professoressa (l'Asselle, un autentico personaggio) tuonò: “Ferrara!!!! Ferrara!!!!! La battaglia di Canne, una delle più grandi tragedie dell'antichità, settantamila morti, per lei [dava del lei agli alunni, ndr] è una zuffa?!?!?! Ma dove ce l'ha il cervello?!?!?”. Da allora, universalmente la battaglia diventò la Zuffa di Canne, e naturalmente ho scelto questa parola per la traduzione di Keilerei (baruffa, scazzottata ecc.) Da notare che uno dei passatempi preferiti miei e del Ferrara era sgattaiolare fuori di classe, andare alla porta di altre classi dove faceva lezione la medesima professoressa Asselle, e improvvisare bombardamenti sonori (bombe, cannoni, urla di assalto ecc. ecc.); dopo un po', dalla porta chiusa, si sentiva l'Asselle che urlava, “Venturi! Ferrara! Poi facciamo i conti !!!”

[5] Da notare però che Sünder, gergalmente, significa anche “allocchi, tonti”.

[6] Nell'impasto linguistico di questo brano, ecco l'irruzione di un normale avverbio tedesco, sachte (“piano”, “delicatamente”, “leggermente” ecc.) munito però di un suffisso di diminutivo basso-tedesco, o Plattdeutsch che dir si voglia. In tedesco standard (basato sui dialetti alto-tedeschi meridionali) sarebbe sachtchen.

[7] La canzone è del 1921, e già dal 1919 la Germania, costretta a ripagare i giganteschi danni di guerra sanciti dal trattato di Versailles, stava sperimentando la storica Grande Inflazione.

[8] Un verso che ha dato parecchio da fare. Verkooft è la forma dialettale basso-tedesca di verkauft. Quanto a Sangtimangs, è la resa del francese sentiments, ma non si capisce bene che cosa significhi esattamente; e la cosa non deve restare chiara neppure agli stessi tedeschi. Per puro caso ho trovato questo forum dove se ne parla, e dove vengono proposte diverse ipotesi -tra le quali ne ho scelte un paio che mi sono sembrate più plausibili. La Germania che,annientata dalla situazione economica postbellica, vende persino la cosa che più ha in abbondanza, il risentimento.

[9] Un Nepplokal è, alla lettera e propriamente, un locale carissimo dove si spennano i clienti. Deriva da Nepp, “imbroglio”, “buggeratura”, “presa per il collo” ecc.

[10] Nel testo originale è in francese, en marche, proprio come si chiama il movimento del presidente Macron. Probabilmente perché associato alla rivoluzione, e la révolution, all'incirca dal 1789, non può essere che francese...

[11] L' Hotel Adlon è uno storico hotel berlinese di lusso. Esiste ancora: pernottare in una delle tre suites presidenziali costa dai 12.000 ai 19.000 euro a notte.


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