Language   

Piero Ciampi: Sul porto di Livorno

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Back to the song page with all the versions


OriginalLa versione del Papa
PIERO CIAMPI: SUL PORTO DI LIVORNOSur porto di Livorno
Era la dolce figlia
di un uomo solitario,
tra il loro amore il mare,
lui era un pescatore.
Prima un bacio, poi un altro,
ogni sera un addio,
lei gli porgeva un cestino
e sorrideva al destino.
Era ir caro figlio
D’un prete refrattario
Un padre un po’ pastore
Colle pèore ‘n po’ in calore.
Ogniséra un gottino,
Ni garbava ir poncino,
Lui ni dava un nocchino
Se esagerava ‘or vino.
Io non ho lasciato il mio cuore
a San Francisco.
Io ho lasciato il mio cuore
sul porto di Livorno.
Le luci si accendevano sul mare,
era un giorno strano,
mi rifiutai di credere che fossero lampare.
Io non ho perduto ir mi ‘ore,
Perduto un corno,
Me lo so’ fatto in zimino
Sur porto di Livorno
E po’ dicevo messa là sur mare,
Ar Maroccone,
E si finiva a fà’ le prèdie ar gabbione.
Al ritorno ero amaro
anche se sorridevo,
era tutto cambiato,
mi sentivo un estraneo.
Me ne andai verso il mare
a cercare un ricordo,
a trovare un passato,
di quando era tempo d'amare.
Poi tornò vestito strano
Anche se sorrideva,
Era parecchio ‘ambiato.
Fu trasferito a Roma,
Era un po’ imbozzolato,
S’affacciava ar barcone,
Rimpiangeva ir gabbione…
Io non ho lasciato il mio cuore
a San Francisco.
Io ho lasciato il mio cuore
sul porto di Livorno.
Io non ho perduto ir mi ‘ore
Là sur Pontino,
E poi in Venèzzia me lo so’ rifatto
In zarza ‘or vino
E so’ scappato da San Pietro,
Ho preso un trenino
E in Vatiàno ciò lasciato un argentino.


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org