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A que morreu às portas de Madrid

António Pedro Braga
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A QUE MORREU ÀS PORTAS DE MADRIDLei, che è morta alle porte di Madrid
A que morreu às portas de Madrid,
Com uma praga na boca
E a espingarda na mão,
Teve a sorte que quis,
Teve o fim que escolheu.
E antes de flor, foi, como tantas, pomo.
Ninguém a virgindade lhe roubou
Depois de um saque - antes a deu
A quem lha desejou,
Na lama dum reduto,
Sem náusea mas sem cio,
Sob a manta comum,
A pretexto do frio.
Não quis na retaguarda aligeirar,
Entre «champagne», aos generais senis,
As horas de lazer.
Não quis, activa e boa, tricotar
Agasalhos pueris,
No sossego dum lar.
Não sonhou minorar,
Num heroísmo branco,
De bicho de hospital,
A aflição dos aflitos.
Lei, che è morta alle porte di Madrid,
Bestemmiando con un fucile in mano,
Ebbe la sorte che volle,
Ebbe la fine che scelse.
Fu, come tante, prima frutto che fiore.
Nessuno le rubò la verginità
Dopo un saccheggio; la diede, prima,
A chi gliela desiderò.
Nel fango di un rifugio,
Senza nausea, senza foga,
Tutti e due sotto una coperta
Con la scusa del freddo.
Non volle, in retroguardia,
Far divertire, svagare
Anziani generali in mezzo allo champagne.
Non volle, brava e attiva, lavorare
A maglia per fare vestitini ai bimbi,
Nella tranquillità d'una famiglia.
Non sognò di alleviare,
Con candido eroismo da crocerossina,
Il dolore degli afflitti.
Uma noite, às portas de Madrid,
Com uma praga na boca
E a espingarda na mão,
À hora tal, atacou e morreu.
Teve a sorte que quis.
Teve o fim que escolheu.
Una notte, alle porte di Madrid,
Bestemmiando con un fucile in mano,
Alla tal ora, attaccò e morì.
Ebbe la sorte che volle,
Ebbe la fine che scelse.


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