Language   

Chi sono io senza l'esilio

Mireille Safa
Back to the song page with all the versions


La traduzione della poesia di Mahmoud Darwish
CHI SONO IO SENZA L'ESILIO

L’acqua sola mi ricorda il tuo nome
e nient’altro ricorda il mio passato,
né il palmeto, né il canneto e le sue chiome
ondeggianti sullo stagno abbandonato.

Solo il mormorio dell’acqua mi ripete
il tuo nome mentre scorre fra gli ulivi,
per il resto è sempre vuota la mia rete
se la calo fra i ricordi non più vivi.

Son scomparse le colonne di Palmira
e ad Aleppo le sue spezie profumate,
e in Siria nelle terre devastate
non ha più nessuna nota la mia lira.

Ora vivo nell’esilio e la sua notte,
ed è lunga la mia siesta fra due miti:
il ritorno verso un ieri che t’inghiotte,
la speranza d’un domani senza riti.

Che farò? Che faremo tutti quanti
senza più nessuna terra che sia nostra,
non avremo più dimore e camposanti
siamo paria, siam fantasmi in bella mostra

Solo il vento serberà qualche ricordo
delle voci tanto amate e a noi vicine,
come erranti in un mondo muto e sordo
vagheremo in questo esilio senza fine.
CHI SONO IO SENZA L'ESILIO

Chi sono senza esilio?
Straniero come il fiume in riva al fiume...
Al tuo nome
mi lega l'acqua. Nulla mi riporta dal mio lontano
alla mia palma: non la pace, né la guerra. Nulla
m'incorpora ai Vangeli. Nulla...
Nulla scintilla nelle maree
fra il Tigri e il Nilo. Nulla
mi fa sbarcare dai vascelli
di Faraone. Nulla
mi porta o mi fa portare un'idea:
non la nostalgia, né la promessa.
Cosa farò? Cosa farò senza
esilio e senza una lunga notte
che scruta l'acqua?

Al tuo nome mi
lega
l'acqua...
Nulla mi porta dalle farfalle del mio sogno
alla realtà: non la terra, né il fuoco. Cosa farò
senza le rose di Samarcanda?
Cosa farò in una piazza che leviga i cantori
con le sue pietre lunari? Siamo diventati
leggeri come le nostre dimore
nei venti lontani. Siamo diventati amici
delle meravigliose creature tra le nuvole...
E ci siamo liberati dal peso della terra dell'identità.
Cosa faremo... cosa faremo senza esilio e senza una lunga
notte
che scruta l'acqua?

Al tuo nome
mi lega
l'acqua...
Di me sei rimasta solamente tu, e di te
sono rimasto solamente io, uno straniero
che accarezza la coscia della sua straniera: o straniera!
Cosa faremo della calma
che ci è rimasta... e del riposo tra due miti?
Nulla ci porta: non la strada, né la casa.
Questa strada era la stessa fin dall’inizio
o i nostri sogni ci hanno sostituiti
con una cavalla, presso i mongoli, sulla collina?
E cosa faremo?
Cosa
faremo
senza
esilio?


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org