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Carta de un león a otro

Juan Carlos Baglietto
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OriginalVersione italiana di Kiocciolina
CARTA DE UN LEÓN A OTRO

Perdona, hermano mío, si te digo
que ganas de escribirte no he tenido,
no sé si es el encierro,
no sé si es la comida
o el tiempo que ya llevo en esta vida.

Lo cierto es que el zoológico deprime
y el mal no se redime sin cariño,
si no es por esos niños
que acercan su alegría
sería más amargo todavía.

A tì te irá mejor, espero,
viajando por el mundo entero,
aunque ese domador, según me cuentas,
te obligue a trabajar más de la cuenta.

Tu tienes que entender, hermano,
que el alma tiene de villano,
al no poder mandar a quien quisiera
descarga su poder sobre las fieras.

Muchos humanos son importantes,
silla mediante, látigo en mano.

Pero volviendo a mí,
nada ha cambiado aquí,
desde que fuimos separados.
Hay algo, sin embargo,
que noto entre la gente
parece que miraran diferente.

Sus ojos han perdido algún destello,
como si fueran ellos los cautivos.
Yo sé lo que te digo,
apuesto lo que quieras
que afuera tienen miles de problemas.

Caímos en la selva, hermano,
y mira en que piadosas manos!
Su aire está viciado de humo y muerte
y quién anticipar puede su suerte?

Volver a la naturaleza
sería su mayor riqueza,
allí podrían amarse libremente
y no hay ningún zoológico de gente!

Cuídate, hermano,
yo no sé cuando
pero ese día
viene llegando...








LETTERA DI UN LEONE AD UN ALTRO

Perdonami, fratello mio, se ti dico
che non ho avuto voglia di scriverti,
non so se è per la prigionia,
non so se dipenda dal cibo
e il tempo che già mi porto dietro in questa vita.

E' sicuro che lo zoo deprime
e il male non guarisce senza una cura,
se non fosse per questi bambini
che mi portano la loro allegria
sarebbe ancora più spiacevole.

A te andrà meglio, spero,
viaggiando per il mondo intero,
anche se questo domatore, secondo me,
ti obbliga a lavorare più del dovuto.

Devi capire, fratello,
che ha l'anima di un villano,
non potendo comandare chi desidera,
scarica il suo potere sulle belve.

Molti umani sono importanti,
con una sedia e la frusta in mano.

Ma tornando a me,
niente è cambiato qui,
da quando fummo separati.
C'è qualcosa, tuttavia,
che noto tra la gente
sembra che guardino con disinteresse.

I loro occhi hanno perso la scintilla,
come se fossero loro quelli in gabbia.
Io so quello che ti dico,
ci scommetto quello che vuoi
che fuori hanno migliaia di problemi.
Uscimmo dalla giungla, fratello,
e vedi in che mani pietose siamo capitati!
La loro aria è viziata di fumo e di morte
e chi può anticipare la loro sorte?

Tornare alla natura
sarebbe la loro maggior ricchezza,
lì potrebbero amarsi liberamente
e non ci sarebbe nessuno zoo di persone!

Fai attenzione, fratello,
non so quando
ma quel giorno
sta arrivando...


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