Language   

Zîz

Mem Ararat
Back to the song page with all the versions


OriginalTraduzione italiana / Wergera Italiantalî / Italian translation ...
ZÎZTENEREZZA [1]
Çi bû çi nebû, wa êşek nû bû
Kevnar bû, ji kevnarên herî berê
Wa xemên min, pêre ar, pêre har bûn
Bênav bû
Bêyî zar û ziman bû
Nas bû, lê dîsa jî ew wenda bû
Ez nexşeyek lal im, dibilînim, dinalim
Li havînekê kerr im, zîz im, lal im
Westiyayî û bêhal im
Malwêranek im, xewnekê dibînim
û li ber bayê dinyayekê dilerizînim
Nepirsin vê sibehê, navê êşa min Sozdar e.
Ez nexşeyek lal im, dibilînim, dinalim
Li havînekê kerr im, zîz im, lal im
Westiyayî û bêhal im
Malwêranek im, xewnekê dibînim
û li ber bayê dinyayekê dilerizînim
Nepirsin vê sibehê, navê êşa min Sozdar e.
Cos’è stato? Cosa non è stato?
È stato un altro dolore
Era vecchio, più vecchio del più vecchio
Tutto il mio dolore si è riaffacciato, mosso da esso
Era senza nome
Era senza voce
Era familiare ma ancora perso
Ma ancora perso
Sono una mappa senza voce, che si lamenta e geme
In un'estate sorda; sono senza voce, tenero, sordo
Sono stanco ed esausto
Sono un perdente che ha un sogno
E tremo per il vento di terra
Non chiedere, stamane, il nome del mio dolore è “Impegno di lotta” [2]
Sono una mappa senza voce, che si lamenta e geme
In un'estate sorda; sono senza voce, tenero, sordo
Sono stanco ed esausto
Sono un perdente che ha un sogno
E tremo per il vento di terra
Non chiedere, stamane, il nome del mio dolore è “Impegno di lotta”
Kom bû, bû derya, mezin bû şax veda
Bûye ar, bûye serma, zivistan
Wa xemên min li bexçe tov vedan, alan dan
Ji tavê ew, ew bê par ma
Lal ma, ji tavê ew, ew bêpar ma
Gotin koçerek mirî xewnekê dibîne
Û li ser axa sar xeman dipeyivîne
Dibêje û dibîlîne
Malwêranek im ez, destê min vala ma
Bûme hevalê bayê êvaran, mêvanê mêvanan
Nepirsin vê sibehê, navê hişbûna min Sozdar ma...
Gotin koçerek mirî xewnekê dibîne
Û li ser axa sar xeman dipeyivîne
Dibêje û dibîlîne
Malwêranek im ez, destê min vala ma
Bûme hevalê bayê êvaran, mêvanê mêvanan
Nepirsin vê sibehê, navê hişbûna min Sozdar ma...
Radunati siamo diventati un mare che cresce
Diventati fuoco, diventati freddo, diventati inverno
I miei sogni hanno fecondato il giardino, sono rimbalzati
Privandolo della sua parte di sole
Lasciandolo nella sordità, privandolo della sua parte di sole
Hanno detto che un migrante morto ha un sogno
Far parlare il dolore sul suolo freddo
Dicendo e lamentando
Sono un perdente, non c'è più niente nelle mie mani
Sono diventato amico del vento della sera,
ospite degli ospiti
Non chiedere, stamattina, il nome del mio silenzio è “Impegno di lotta”
Hanno detto che un migrante morto ha un sogno
Far parlare il dolore sul suolo freddo
Dicendo e lamentando
Sono un perdente, non c'è più niente nelle mie mani
Sono diventato amico del vento della sera,
ospite degli ospiti
Non chiedere, stamattina, il nome del mio silenzio è “Impegno di lotta”
[1] Zîz è un aggettivo che ha il significato principale di tenero/ gentile/ delicato riferito a soni, voci etc. Ha anche il significato di contrariato/scontento/arrabbiato; in Sorani è questa la sola accezione

[2] Sozdar da soz / promessa e dan/dare significa “uno che ha promesso” o “ciò che è promesso” . In curdo ha acquisito il significato di guerriglia.
Tenuto conto della diffusione della canzone in Turchia dove questa accezione non sarebbe potuta passare abbiamo ritenuto opportuno di rendere il termine con “Impegno di lotta”.

[Riccardo Gullotta]


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org