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Io son' una

Laura Betti
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Trascrizione della versione disponibile su YouTube: ***
IO SON' UNA

Ho girato per la Morgue tutta notte
ero in coda al funerale di Charlotte
son due giorni che mi bevo caffelatte
stamattina ho sanguinato dalle botte.

Son felice, sì lo so.

Da bambina mi reggevo a una stampella
da ragazza avevo solo una mammella
mi sfottevano perché non ero bella
mi chiamavano la storpia monachella.

Son felice, sì lo so.

I nazisti mi hanno ucciso i genitori
i franchisti mi hanno fatto quasi fuori
dai fascisti robe idiote e gran dolori
i balilla m’han violato sui tamburi.

Son felice, sì lo so.
La la la… la fortuna non mi abbandona
io son' una che vivere sa.

Dalla casa m’han scacciato a mezzanotte
alle nove m'hanno messo le manette
sopra a un carro insieme a cinque o sei mignotte
in quel dì mi uscì del pus dalle ossa rotte. [?]

Son felice, sì lo so.

Poi c'è stato quel ricatto sul lavoro
l'infortunio appalto nuovo [... ? ...]
disprezzata sol perchè non ero ricca
mai nessuno m'ha stimato una di loro.

Son felice, sì lo so.

Contro un muro mi ha schiacciato un camionista
son finita nell'inferno un po' per svista
sopra il capo c'è un demonio terrorista
nell'inferno mi dimeno senza sosta.

Son felice, sì lo so.
La la la… la fortuna mai mi abbandona
io son' una che vivere sa.
La la la… la fortuna non mi abbandona
vita è vita, che colpa ne ho?
Ho girato per la Morgue tutta notte,
ero in coda al funerale di Charlotte,
son due giorni che mi bevo caffellatte,
stamattina ho sanguinato dalle botte.

Son felice, sì, lo so.

Da bambina mi reggevo a una stampella,
da ragazza avevo solo una mammella,
mi sfottevano perché non ero bella,
mi chiamavano “la storpia monachella”.

Son felice, sì, lo so.

I nazisti mi hanno ucciso i genitori,
i franchisti mi hanno fatto quasi fuori,
dai fascisti roba idiota e gran dolori,
i balilla m’han violato sui tamburi.

Son felice, sì, lo so.
La… la… la fortuna non mi abbandona.
Io son una che vivere sa.

Dalla casa m’han scacciato a mezzanotte,
alle nove mi hanno messo le manette,
sopra un carro insieme a cinque o sei mignotte,
in guardina è uscito pus dalle ossa rotte.

Son felice, sì, lo so.

Poi c’è stato quel ricatto sul lavoro,
infortunio, appalto nuovo con la cicca,
disprezzata sol perché non ero ricca,
mai nessuno mi ha stimato una di loro.

Son felice, sì, lo so.

Contro un muro m’ha schiacciato un camionista,
son finita nell’inferno un po’ per svista,
sopra il capo c’ho un demonio che rovista,
nell’inferno mi dimeno senza sosta.

Son felice, sì, lo so.
La… la… la fortuna mai mi abbandona.
Io son una che vivere sa.
La… la… la fortuna non mi abbandona.
Vita è vita, che colpa ne ho?


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