Lingua   

La Chanson de la Ville Morte

Pierre Mac Orlan
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleTraduzione e note di Flavio Poltronieri
LA CHANSON DE LA VILLE MORTELA CANZONE DELLA CITTÀ MORTA
  
En pénétrant dans la ville morteEntrando nella città morta
Je tenais Margot par la main.Tenevo Margot per mano
Un éternel petit matinUn’eterna mattina
Nous apportait sa lumière morte.Ci portava la sua luce morta.
Nous allions de ruine en pétrinAndammo dalla rovina ai guai
Dans les rues, de porte en porte.Nelle strade, di porta in porta.
Ce qui avait été des portesQuello che erano state delle porte
S’ouvrait sur d’étranges confins.Si aprivano su strani confini.
Je tenais ma femme par la mainTenevo mia moglie per mano
Dans les rues de porte en porte.Nelle strade, di porta in porta.
  
Ce n’était que portes videsNon c’erano che porte vuote
Et poubelles pleines de cris.E pattumiere riempite di urla.
Des explosifs incorrigiblesEsplosivi incorreggibili
Se dérobaient dans les replis.Si nascondevano nei meandri
Nous marchions dans la nécropoleCamminammo nella necropoli
Les pieds brisés et sans parolesI piedi spezzati e senza parole
Devant ces portes sans cadoles*,Davanti a queste porte senza capanna
Devant ces trous indéfinis,Davanti a questi buchi indefiniti,
Devant ces portes sans parolesDavanti a queste porte senza parole
Et ces poubelles pleines de cris.E a queste pattumiere riempite di urla.
  
Nous allions, le cou un peu raide,Andammo, il collo un po' rigido,
Vers d’indiscutables secrets.Verso degli indiscutibili segreti.
Personne ne nous venait en aide.Nessuno ci venne in aiuto.
Aller à pied vers le passéAndare a piedi verso il passato
Vaut moins que tout ce qui précède.Vale meno di tutto quello che precede.
Et nous étions si fatiguésE noi eravamo così stanchi
Dans ces venelles malitornesIn queste viuzze laide
Que nous cherchâmes une borne**Che cercavamo un limite
Ou un peu de ciment casséO un po' di cemento rotto
Afin de reposer nos pieds.Al fine di riposare i piedi.
  
Main sur main nous avons trouvé,Mano nella mano abbiamo trovato,
Éparpillés dans la poussière,Sparpagliate nella polvere,
Les belles chansons roturièresLe belle canzoni plebee
Qui recouvraient les vieux pavés.Che ricoprivano i vecchi selciati.
Des airs bien connus de casernesFamose melodie di caserma
Se joignaient à nos intentionsSi unirono alle nostre intenzioni
Et fleurissaient une lanterneE sbocciò una lanterna
Chanson de charme d’un claironLa canzone fascinosa di una tromba
Qui fleurissait une lanterneChe fiorì una lanterna
Dans un rêve de garnison.In un sogno di guarnigione.
* le "cadole" erano vecchie capanne sovente in pietra a secco, costruite tra i vigneti dell’Aube e della Borgogna meridionale, specialmente nel Beaujolais (Dipartimento del Rodano), terra di produzione del famosissimo omonimo vino. Le loro pietre erano gelide e in origine servivano principalmente come rifugio per i lavoratori delle vigne, quando le dimensioni lo permettevano, potevano fungere anche come alloggi permanenti per i poveri. La loro costruzione terminò negli anni ‘20. La denominazione proviene dal dialetto di Lione.

** generalmente si tratta di una pietra che viene apposta per indicare un limite, (ma anche una distanza, una separazione tra due proprietà contigue). Il termine francese "borne" (traduzione: cippo, termine, pietra di confine) deriva dal latino medievale “bodina” ovvero ʿblocco di pietra delimitante un territorioʾ o dal gallico “budina”.


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org