Language   

Na Rua António Maria

José "Zeca" Afonso
Back to the song page with all the versions


OriginalTraduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne...
NA RUA ANTÓNIO MARIANella via António Maria
Na Rua António Maria
Da Primaz Instituição
Vive a Maior Confraria
Desta válida Nação
E muita matula brava
Ainda pensava
Que havia de vir
Um dia assim de repente
Para toda a gente
Voltar a sorrir
Nella via António Maria
Dell'Istituzione Principe
Abita la Maggior Confraternita
Di questa vigorosa Nazione
E molta brava gente [1]
Pensava ancora
Che per tutti sarebbe arrivato
Un giorno, così all'improvviso,
Per tornare a sorridere
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique [2]
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Na Rua António Maria
Convenha a todos saber
A patriótica espia
Sabe bem onde morder
Vela pela vossa morada
No vão duma escada
Sem se anunciar
E oferece a quem bem destina
Um quarto de esquina
Com vistas pr`ó mar
Nella via António Maria
Sappiatelo tutti quanti
La patriottica spia
Veglia sulla vostra dimora
Nella tromba delle scale
Senza annunciarsi
E offre a chi se lo merita
Una stanza d'angolo
Con vista sul mare [3]
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Tem quatro letras apenas
Mas outro nome lhe dão
Nesta Fortaleza antiga
Só não muda a guarnição
E muita matula ufana
Cuidado que a mana
Morrera de vez
Deu graças à Dª. Urraca
Ao som da ressaca
Que o pagode fez
Ha solo quattro lettere
Ma la chiamano diversamente [4]
In questa antica Fortezza
Non cambia certo il mobilio
E molta gente superba,
Presumendo che la sorella [5]
Sarebbe morta una buona volta,
Ringraziò la regina Urraca [6]
Al rumore di risacca
Che fece la baldoria [7]
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Aldeia da roupa branca
Suja de já não corar
O Zé Povo foi à França
Não se cansa de esperar
O capataz de fazenda
Pôs a quinta à venda
Para quem mais der
E os donos marcaram tentos
Com novos inventos
Doa a quem doer
Villaggio di biancheria
Sporca da non stender più al sole
La Plebaglia se n'è andata in Francia [8]
Non si stanca di sperare
Il fattore della fattoria
Ha messo il podere in vendita
Al miglior offerente
E i padroni han segnato punti
Con nuovi ritrovati
Se ne dolga chi deve
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
Mas eles, Conceição, vão
Lamber as botas
Comer à mão
Dum novo Pina Manique
Com outra lábia
Com outro tique
Ma loro, Conceição,
Leccheranno gli stivali,
Mangeranno dalla mano
D'un nuovo Pina Manique
Con un altro imbroglio
Come altri maniaci
[1] Matula significa propriamente “combriccola, cricca”; ma nel linguaggio popolare corrente è da tempo sinonimo generico di “gente”.

[2] Diogo Inácio de Pina Manique (1733-1805) fu un magistrato portoghese di epoca Pombalina. Attorno al 1789, durante il regno di Maria I (la regina detta sia “La Pietosa” che “La Pazza”), occupava la carica di Intendente Generale della Polizia (in pratica, il capo supremo della Polizia portoghese): si distinse per il suo spietato reazionarismo e per la capillare repressione di chiunque professasse idee vicine a quelle della Rivoluzione Francese. In questo, si distinse per la persecuzioni di intellettuali, artisti, poeti, scrittori, e per la censura che fece esercitare su libri e pubblicazioni in genere.

[3] L'arresto di Conceição Matos e del suo compagno Domingos Abrantes, il 21 aprile 1965, avvenne in casa della coppia. I due erano strettamente sorvegliati, e per questo motivo avevano escogitato una sorta di “segnale di via libera” quando uno dei due era fuori casa e doveva rientrare. I pides si erano appostati nella tromba delle scale dello stabile dove la coppia abitava; essendone a conoscenza, i pides avevano, con dei finti lavori stradali, occultato la visione della strada dalla finestra. Conceição Matos si era accorta dell'appostamento, e fece il segnale che però Domingos Abrantes non poté vedere; entrò quindi nell'androne e fu arrestato immediatamente. Altri agenti sfondarono la porta di casa e portarono via Conceição Abrantes, devastando l'appartamento e rubando il rubabile (non è improbabile che anche a questo si riferisca Era de noite e levaram).

[4] Come specificato anche nell'introduzione alla traduzione, sono le “quattro lettere” che formano la sigla PIDE; la quale viene “chiamata diversamente” a partire dal 1969, quando cambia nome in DGS (leggasi de-ge-es). È un riferimento che pone un terminus ante quem la canzone non può essere stata composta.

[5] Mana è forma popolare di irmã “sorella”. Il riferimento è qui abbastanza chiaro a Alfredo Matos, a sua volta celebre militante incarcerato più volte, fratello di Conceição Matos e amico personale di José Afonso. I fratelli Matos finirono in carcere nelle attività di repressione susseguitesi all'assassinio del generale Humberto Delgado e della sua segretaria brasiliana Arajaryr Moreira Campos, avvenuto a Olivenza il 13 febbraio 1965 con un'imboscata tesa dalla PIDE mentre i due stavano tentando di rientrare in Portogallo.

[6] Non mi è chiaro, qui, perché si ringrazi Donna Urraca di Castiglia (1186-1220), consorte del re Alfonso II e, dal 1211 fino alla morte, regina del Portogallo (il lungo testamento di Alfonso II che consegna il Regno alla moglie è uno dei più antichi documenti scritti in lingua portoghese; ma il Re morì due anni dopo di lei, nel 1222). Accetto ipotesi al riguardo (ma v. anche la nota 7).

[7] Pagode significa sì “pagoda”; nel linguaggio popolare però significa “festa, baldoria, casino”. Potrebbe essere la “baldoria” fatta per l'arresto dei “sovversivi” e per la possibile morte di Conceição Matos; oppure, addirittura, un riferimento alle torture da lei subite. Il ringraziamento alla regina Urraca (v. nota 6) potrebbe a questo punto essere una sorta di “urrà patriottico”. Ma in questi versi siamo nell'oscurità più profonda e le mie sono solo personali elucubrazioni.

[8] Zé Povo è una denominazione della “plebaglia”, della “marmaglia”, del “popolaccio”; è formata con povo “popolo” e , propriamente diminutivo estremamente popolare di José (come Zeca), ma anche appellativo generico della “persona qualunque” (in Portogallo non è raro sentirsi chiamare “Zé” così come si direbbe “ehi” a qualcuno per la strada). In questa ultima strofa, nei primi versi c'è un possibile riferimento al carcere-fortezza di Caxias (il “villaggio di biancheria sporca da non stender più al sole”; il verso dello Zé Povo si riferisce probabilmente all'emigrazione di massa.


Back to the song page with all the versions

Main Page

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org