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משירי ארץ אהבתי

Dafna Eilat / דפנה אילת
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תרגום ספרדי / Traducción Española / Traduzione spagnola / Spanish ...
DALLE CANZONI DELLA MIA AMATA TERRACANTOS A MI TIERRA QUE AMO
  
La mia terra- terra di bellezza e povertà.Patria mía, tierra bella y pobre,
La regina non ha dimora, il re non ha corona.[1]la reina no tiene casa y el rey no tiene corona.
In un anno sette giorni di primaveray siete días de primavera en el año
e freddo e pioggia per il resto dell’anno.y viento y lluvia todos los demás.
  
Ma per sette giorni le rose sbocciano,Mas en los siete días florecen las rosas,
e per sette giorni le goccie di rugiada brillano,en los siete días brillan los rocíos,
e per sette giorni le finestre sono aperte.y en los siete días las ventanas están abiertas,
E tutta la tua povera gente sta nelle stradey todos los mendigos están en la calle
E alzano i loro volti pallidi verso la bella luce,y muestran su palidez a la buena luz,
E tutta la tua povera gente è contenta.y todos los mendigos se regocijan.
  
La mia terra- terra di bellezza e povertà.Patria mía, tierra bella y pobre,
La regina non ha dimora, il re non ha corona.la reina no tiene casa y el rey no tiene corona,
In un anno sette giorni santisólo siete días de fiesta en el año,
e fame e fatica per il resto dell’anno.trabajo y esfuerzo en todos los demás.
  
Ma per sette giorni le candele sono benedette,Mas siete días bendicen los cirios,
e per sette giorni le tavole sono imbandite,y siete días las mesas servidas,
e per sette giorni i cuori si aprono.y siete días los corazones abiertos,
E tutta la tua povera gente sta in preghiera,y todos los mendigos están de plegaria,
Figli e figlie sono sposi e sposee hijos e hijas, novios y desposadas,
E tutti tra la tua povera gente sono fratelli.[2]y todos tus mendigos como hermanos.
  
La mia terra infelice, resa povera e amara,Desdichada mía, pobre y amarga,
Il re non ha dimora, la regina non ha corona.[3]el rey no tiene casa y la reina no tiene corona,
Soltanto uno al mondo hai detto nelle tue lodi;sólo una vez habló el mundo en tu favor,
ignominia e vergogna per tutto il resto.oprobio y vergüenza, todas las demás.
  
Perciò visiterò ogni angolo di strada,Andaré por caminos y esquinas,
ogni mercato e cortile e viale e giardino.[4]por mercados, patios, callejones y parques.
Dalle macerie dei tuoi ruderi prenderò dei sassoliniDe la destrucción de tus muros, cada guijarro
Per ricordo.juntaré y cuidaré como recuerdo.
  
Di città in città, da paese in paese,y de ciudad en ciudad, de país en país,
girerò con una canzone e con un carillonvagaré con mi canto y caja de música
per raccontare la tua miseria e nobiltà.para contar tu pobreza radiante.
La terra a cui la poesia fa riferimento non è Israele ma la Lituania. Anche questa poesia è densa di significati simbolici, nonostante l’apparente semplicità e scorrevolezza. Osserva Vivian Eden che Living creatures and plants in Goldberg's poetry are never simply naturalistically observed; they always carry symbolic, intertextual and metaphorical kit-bags.

[1] Ad esempio nelle immagini del re si intravede il riferimento ai Salmi di Davide e al Deuteronomio.

[2] Un altro tema ricorrente nell’opera di Lea Goldberg . In שארית החיים / The remains of Life (dalla raccolta postuma On the surface of silence) : "We were very young / and very poor / our lives a patchwork. / We read books / and in the evening we went dancing ... / and sometimes we were even happy.

[3] Suggestioni analoghe nella poesia הסתכלות בדבורה / Guardando un’ape ,alla seconda strofa: Come facciamo ad incoronarla // con le parole di una poesia ?// Che possiamo cantare?//Un bambino ci verrà a dire://La regina è nuda.

[4] Quello del paesaggio urbano è un tema caro a Lea Goldberg, dalle prime poesie. Il paesaggio urbano sembra prevalere sulla campagna e le sue connessioni. Nella Terra promessa, futuro stato di Israele, campagna significava kibbutzim e ideali sottesi di associazionismo, di socialismo e di etica sionista.

[Riccardo Gullotta]


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