La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
Carlo MonticelliOriginale | Strofa aggiuntiva dei Makardìa |
LA MARSIGLIESE DEL LAVORO (INNO DEI PEZZENTI) Noi siamo i poveri, siamo i pezzenti, la sporca plebe di questa età, la schiera innumere dei sofferenti per cui la vita gioie non ha. Nel crudo inverno la nostra prole per lunga inedia languir vediam; solo pei ricchi risplende il sole, mentre essi esultan noi fame abbiam. Pur natura a tutti uguali die’ diritti sulla terra. Noi facciamo aspra guerra ai ladroni e agli oppressor. Non sia pace fra i mortali finché un uom sovr’altro imperi; i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator. Triste spettacolo le nostre donne, per noi primizie non han d’amor; ancora impuberi, sciolte le gonne, si danno in braccio di lor signor. Son nostre figlie le prostitute che muoion tisiche negli ospedal; le disgraziate si son vendute per una cena, per un grembial. Pur natura a tutti uguali die’ diritti sulla terra. Noi facciamo aspra guerra ai ladroni e agli oppressor. Non sia pace fra i mortali finché un uom sovr’altro imperi; i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator. Di patria al nome talor sospinti contro altri popoli noi si pugnò, ma vincitori fossimo o vinti la nostra sorte mai non cangiò. Tedesco od italo, se v’ha padrone il sangue nostro deve succhiar; la patria libera è un’irrisione, se ancora il basto ci fa portar. Pur natura a tutti uguali die’ diritti sulla terra. Noi facciamo aspra guerra ai ladroni e agli oppressor. Non sia pace fra i mortali finché un uom sovr’altro imperi; i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator. Nelle officine, sui monti e piani, giù nelle mine sudiam sudiam, ma delle nostre fatiche immani il frutto intiero non raccogliam. Poi fatti vecchi veniam rinchiusi dentro ai ricoveri di carità e sul berretto di noi reclusi bollano i ricchi la lor pietà. Pur natura a tutti uguali die’ diritti sulla terra. Noi facciamo aspra guerra ai ladroni e agli oppressor. Non sia pace fra i mortali finché un uom sovr’altro imperi; i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator. Ah se sperare non è follia nella giustizia dell’avvenir, del privilegio di tirannia il turpe regno dovrà finir! Le nostre lagrime, gli stenti, l’onte, le gravi ambasce finir dovrai; noi già leviamo balda la fronte, per salutar l’astro lontan. Pur natura a tutti uguali die’ diritti sulla terra. Noi facciamo aspra guerra ai ladroni e agli oppressor. Non sia pace fra i mortali finché un uom sovr’altro imperi; i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator. | LA MARSIGLIESE DEL LAVORO (INNO DEI PEZZENTI) Son nostri figli tutti i bambini che guerre e crisi fanno morir e tutti i profughi di terra e mare che coraggiosi voglion scappar |