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الشاطئ الاخر

Dimitri Analis / Δημήτρης Αναλις
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OriginaleTraduzione italiana del testo integrale / Traduction italienne...
الشاطئ الاخر

Aš šāṭiʾ al’āḳr [1]

نحن أهل الشاطئ الآخر
بشر يَتعذَّرُ الوصول إليهم
مع أنهم قريبون مرئيون
ليس لأجسادنا حدود ثابتة
ولم يبق في وجوهنا غيرُ النظر
فنحن مطرودون من نفوسنا
ممنوعون من الإقامة في بلادنا الحقيقية

نحن أهل الشاطئ الآخر
دمنا يتحدّى الزمن
لا يد تقدر أن تمحونا
ذلك أن كل ما يُسْكِرُ النفوس
أو يبعث فيها النشوة
تولَّدَ مِنْ حركاتنا

نحن أهل الشاطئ الآخر
سجناء مرآتنا الخاصّة
يسيل رمل الزمن بين أصابعنا
لم نرد أن نستسلم للأحلام
مع أنها اكتسبت قلوبنا


GENTE DELL’ALTRA SPONDA

Con il vento che fruscia in lontananza sul mare
E le acque torbide dalle correnti profonde
Il loro sguardo si riempie di un vuoto che si diffonde
Sino all'orizzonte, ai limiti della luce.
Nel cielo oscurato si apre uno spazio
E il chiarore si ferma ai confini del giorno

Ciò che potrebbe cambiare è lo sguardo.

Tra le dune di sabbia, oltre la riva,
Gli stessi volti sono stati sempre naufraghi
- Tutti gli assenti e tutti i morti, rifrazione -
Perché tra loro e noi la memoria sprofonda.
E tutte quelle acque che scorrono accecanti
Accrescono il loro sgomento e il vento sussurra

Che sono solo pretesti per il tempo.



Si avvicinano, ci sono , oppure
La provvidenza si fa beffe di loro?
O di noi? Tuttavia le loro forme avanzano
Ma si rifiutano di essere nient'altro che miraggio, apparenza,
Il riflesso di un'immagine, una fantasticheria, una figura
Nel vuoto o una rappresentazione, desiderano
Tenere lontano ogni chimera o sogno, ogni illusione
Cercano forse una carezza, un sorriso.
Non lasceranno la riva L'altra sponda,
La nostra, non è per loro, e noi
Non attraverseremo mai questo mare.
L'altra sponda è la loro sorte, qui il nostro destino.

Se galleggiano, si muovono, ondeggiano, è
Perché sono fedeli al loro movimento
Non fanno domande né danno risposte.
Ciò che è cambiato è il nostro sguardo.

Sono segni inalterabili, intatti, integri.



Immutati, riaffiorano nel tempo,
Inalterabili, la morte non può fare nulla contro di loro
Il cui sguardo sfida gli dei.
Tornano a riva
Nello stesso caldo umido e morbido
Dei riflessi mattutini, sono coscienti di essere liberi
Perché non vivono nella vera solitudine.
Hanno compagni da parte del mondo
E stanno aspettando la schiarita che renderà
I loro occhi, i loro volti, trasparenti per sempre.

Se rimangono in piedi su se stessi
Se non riposano mai, è soprattutto
Per essere battuti da venti forti
Dove splende una tempesta luminosa.



Siamo uomini dall'altra sponda
Prigionieri del nostro riflesso
La sabbia del tempo scivola attraverso le nostre dita
Abbiamo rifiutato di arrenderci ai sogni
Ma questi ci hanno preso il cuore.

Il rancore delle fate, il disgusto degli angeli,
Il cielo chiuso per sempre, ci hanno allattato
Abbiamo sputato sul seno materno,
Scampati, non siamo gli ultimi.

Viviamo nel crepuscolo delle terre
Farla finita è il nostro traguardo, ogni nascita
È stata maledetta, ci manca
Il desiderio della madre, nati morti da un'immagine
E con le mani che ci hanno accarezzato, vuote.
[1] Trascrizione (conforme a norme DIN 31635)
Transcription (according to DIN 31635)

Aš šāṭiʾ al’āḳr
naḥn ʾahl aš šāṭiʾ alʾāḳr
bašr yatʿḏḏaru alwaṣūl ʾilīhm
maʿ ʾanhm qarībūn mariʾyūn
lays laʾjsādnā ḥadūd ṯābta
walm yabq fī wajūhnā ġayru annaḓr
fanḥn maṭrūdūn man nafūsnā
mamnūʿūn man alʾiqāma.

naḥn ʾahl aš šāṭiʾ alʾāḳr
damnā yatḥddā azzamn
lā yad taqdr ʾan tamḥūnā
ḏalk ʾan kal mā yuskiru annafūs
ʾaw yabʿṯ fayhā annašwa
tawllada min ḥarkātnā.

naḥn ʾahl aš šāṭiʾ alʾāḳr
sajnāʾ maraʾātnā alḳāṣṣa
yasīl raml azzamn bayn ʾaṣābʿnā
lam nard ʾan nastslm lalaʾḥlām
maʿ ʾanhā aktsbt qalūbnā


[2] Il testo originale è estratto da una poesia di Dimitri Analis , scritta in francese. La traduzione in arabo si deve al poeta siriano Adonis. I due furono in stretto contatto per un discreto periodo. Scrissero insieme l’opera Amitié, temps et lumière : Correspondance


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