Ahmed l'ambulante
Modena City RamblersOriginale | Il testo della poesia di Stefano Benni |
AHMED L'AMBULANTE Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto ho venduto orologi alle stelle Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d'oro ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano ma nessuna moglie. La quarantunesima notte vennero a cercarmi pestaron gli orologi come conchiglie Ashiwa dea della notte fammi tornare a casa avrò una valigia piena di dolci e di cravatte e rivedrò il mio villaggio. Così per divertirsi o forse perché risposi male mi spaccarono la testa con un bastone Ashiwa dea della notte lei venne a liberarmi le mie tempie lei baciò ed io guarii e loro no non la videro. Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto ho venduto orologi alle stelle Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d'oro ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano ma nessuna moglie. Non sono morto al freddo delle vostre città ma su una grande pila d'ebano e la mia gente ha cantato e ballato per quaranta notti | AHMED L'AMBULANTE Quaranta notti nel gelo sotto un portico deserto ho venduto orologi alle stelle Ashiwa, dea della notte vieni a coprirmi d'oro ho braccialetti finti un anello per ogni mano ma nessuna moglie La quarantunesima notte vennero a portarmi via pestarono gli orologi sotto i piedi come conchiglie Ashiwa, dea della notte vieni a portami a a casa arriverò con la valigia piena di dolci e cravatte vedrò il mio villaggio. Così, per divertirsi o perché risposi male mi ruppero la testa con un bastone Ashiwa dea della notte venne a liberarmi le tempie mi baciò le ferite guarirono loro non la videro. Non sono morto in un sacco di tela ma su una grande pila d'ebano in mezzo alla foresta e la mia gente ha cantato per quaranta notti |