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Caserio passeggiava per la Francia

anonimo
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"Cantavan l'Anarchia. Rivoluzione." Espresso Mese, luglio 1960.
Caserio passeggiava
ma per la Francia
incontra la carrozza
del presidente
e montava su la carrozza
co' un bel mazzolino rosso
ma questo sarà il pugnal di Caserio
che ti darà la morte.

Pugnale mio pugnale
che stai facendo?
Nel cuore di Carnot
tu sei sortito
pugnale mio pugnale
mi hai fatto una bella mossa
se mi hai messo un vagabondo presidente
dentro una fossa.

Ecco che arriva il boia
ma da Torino
risponde il presidente
«fatelo avanti»
«ecco la mia testa
ecco se la volete
guardate qui nel cervello
che il pensiero ci resta.

E abbasso Crispi
e abbasso quel vigliacco
e abbasso a chi lo fece
ma deputato.
E abbasso a Crispi
e abbasso a quel cafone
che alla banca di Roma
rubò trenta milioni».

L'amante di Caserio
si chiamava Luisa Michele
ma l'era la prima anarchica
ma della Francia
«se sei una vera anarchica
non devi aver paura
anche se vedi il tuo fidanzato andare
alla tortura».

La madre di Caserio
forte piangeva
e a vedere il suo fidanzato
'ndare alla morte
ma lei la piangeva
ma la poverina
e a vedere il suo Santo Caserio andare
alla ghigliottina.

Se d'io avessi un quarto d'ora
ma d'io che fossi ammalato
ma stai pur sicuro vigliacco presidente
ti avrei 'mazzato.

Quando Caserio che vide
la ghigliottina
gli fece una risata
ma il poverino
con una mano
ma si levò il cappello
ma gridava «compagni miei
vado al macello».

Quando il presidente
ma interrogò Caserio
«dimmi Caserio chi era
tua compagnia»
«i miei compagni erano
ma tutti dell'anarchia.
Del resto facevo il fornaio
ma non la spia.

E boia dammi da ber
ch'io tengo sete
e dammi del cognac
damel buono
della Marsala
dammi del vino rosso
così vigliacco presidente ti darò
più sangue».
Caserio passeggiava per la Francia
e incontra la carrozza del Presidente
con una man gli porge un mazzo di fiori
con l'altra gli piantò un pugnale nel petto.

Intanto arriva il boia da Torino
«dimmi Caserio chi sono i tuoi compagni»
Uno son io gli altri dell'anarchia
io facevo il fornaio e non la spia.

Pugnale o mio pugnale hai fatto una gran mossa
hai messo un presidente in una fossa.
Pugnali come te ce ne vorria una schiera
in testa all'Anarchia e alla bandiera.

L'amante di Caserio forte piangeva
che vedeva il suo uomo andare a morte.
«Se sei 'na vera anarchica non devi aver paura
anche se vedi il tuo uomo alla tortura.

Quando che muoio me non voglio croci
non voglio preti o frati con quella tonaca nera
ma due dell'Anarchia con la bandiera.


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