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Mein Mann war Kumpel

Fasia Jansen
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Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne...
MEIN MANN WAR KUMPELMIO MARITO ERA UN MINATORE
  
Mein Mann darf jetzt in den Schacht nicht mehr reinMio marito non deve proprio più scendere in miniera,
Wir können das noch nicht fassenNon ce la facciamo ancora a capirlo
Er hat dort malocht, seine Lunge wird SteinPerò ha sgobbato [1], i polmoni gli diventan pietra
Fast zwanzig Jahre fuhr er dort einQuasi vent'anni ci ha passato, là
Jetzt liegt er auf der StraßeE ora è per la strada
  
In der Zechensiedlung wohnen wir nochAbitiamo ancora nel villaggio minerario
Wir zahlten die Miete bis heuteFino ad oggi abbiamo pagato l'affitto
Mein Mann bringt jetzt weniger Geld nach Haus'Ora mio marito porta meno soldi a casa
Und wenn wir nicht zahlen, dann fliegen wir rausE se non paghiamo, ci buttano fuori,
Was sind das bloß für Leute!Che gente che sono!
  
Nur ein Topf steht noch auf unserem HerdC'è ancora solo una pentola sul fornello,
Was essen die Herren da oben?Che mangiano i signori lassù?
Am Abend der Kanzler im Fernseh'n erklärtLa sera, il cancelliere spiega alla tv
Wie das Wirtschaftswunder zu Tal mit uns fährtCome il miracolo economico cresce assieme a noi
Der Zechenherr zählt die MillionenE il padrone della miniera conta i milioni
  
Heut' schlagen sie uns und morgen auch dieOggi ci colpiscono loro, e domani anche quelli
Die sich für Sozialpartner haltenChe si ritengono partner sociali,
Traut nicht den Männern der GroßindustrieNon fidatevi dei grossi industriali
Denn wir sind wir - und die sind dieNoi siamo noi, e loro sono loro
Dran müssen wir uns halten!A questo ci dobbiamo attenere!
  
Für sie sind wir Kleinen der letzte DreckPer loro, noi piccoli siamo l'ultima merda
Sie brauchen uns nur beim WählenHanno bisogno di noi solo alle elezioni
Von denen was hoffen, das hat keinen ZweckChe sperare da quelli? È del tutto inutile
Die großen Herren, die müssen wohl wegI signoroni, loro, devono andarsene
Sollen wir was zählen!Se vogliamo contare qualcosa!
[1] Il verbo malochen “sgobbare, lavorare duramente”, si è diffuso in tedesco da Berlino ma appartiene al cosiddetto Rotwelsch, l'antico gergo furfantesco letteralmente infarcito di parole yiddish. Come questa, dallo yiddish מלאכה [melokhe] “lavoro, lavoro manuale”, “opera artigianale”, a sua volta dall'ebraico מְלָאכָה [melakah].


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