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Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku

Ludmila Peškařová
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OriginaleTraduzione italiana da Memoria in scena
ŽALM VDOV PO NÁRODNÍCH ZEN MUČEDNÍCÍCH R.1945 V RAVENSBRÜCKUSALMO DELLE VEDOVE DEI MARTIRI NAZIONALI DEL 1945 A RAVENSBRÜCK
Bože velký, proč jsi nás opustil, v hloubi duší těžhý žal zapustil?
Mučedníků kříže všude planou, kol nich vhně pomsty brzo vzplanou.
Nezapomináme křivdy vrahům, žalob tíhu kladem k nebes prahům.
Slunce rudé, krví napojene, osvit kalich mysli opojené.
Trestem vrahů soudem spravedlivým. V pláči budem žehnati rukám, toým.
V prach poroby nectně zušlapány, přec’čekáme hrdě další rány.
Kéž odhodí smrt unavenákord, by doznél války postední akord!
Dio onnipotente, perché ci hai abbandonato
e hai permesso questo dolore nel profondo dell’anima?
Ovunque vengono erette le croci dei martiri,
presto intorno a loro le fiamme della vendetta bruceranno.
Non dimentichiamo le ingiustizie degli assassini,
demandiamo il peso delle accuse alla soglia del cielo.
Sole rosso, pregno di sangue, illumina il calice della mente annebbiata.
Che un tribunale giusto punisca gli assassini.
Piangendo rivolgeremo le mani al cielo.
Nella polvere della schiavitù, calpestate e disonorate,
con fierezza sopporteremo altre ferite.
Che la morte si stanchi e getti via la spada
affinché della guerra rintocchi l’ultimo accordo!


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