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I va in Merica

Berto Barbarani
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OriginalTraduzione italiana di Flavio Poltronieri
I VA IN MERICAVANNO IN AMERICA
  
Fulminadi da un fraco de tempesta,Fulminati da un fràcco (1) di grandine,
l’erba dei prè par ‘na metà passìa,l'erba dei prati per metà appassita,
brusà le vigne de la malatiale vigne bruciate dalla malattia
che no lassa i vilani mai de pèsta;sempre alle calcagna dei contadini (2);
  
ipotecado tuto quel che resta,tutto quel ch'è rimasto è ipotecato,
col formento che val ‘na carestia,col grano che vale quanto una carestia,
ogni paese el g’à la so angoniaogni paese ha la sua agonia
e le fameie un pelagroso a testa!e in ogni famiglia uno ha la pellagra!
  
Crepà la vaca che dasea el formaio,Morta la vacca che dava il formaggio,
morta la dona a partorir ‘na fiola,morta la moglie nel partorire una figlia,
protestà le cambiale del notaio,la cambiale protestata dal notaio,
  
una festa, seradi a l’ostaria,una domenica, chiusi all'osteria,
co un gran pugno batù sora la tola:battendo il pugno sopra la tavola:
“Porca Italia” i bastiema: “ andremo via!“Porca Italia” bestemmiano “Andiamo via!”
  
”E i se conta in fra tuti. – In quanti sio?E contandosi tutti. - In quanti siete?
- Apena diese, che pol far strapasso;- Appena dieci, che possono strapazzarsi (3);
el resto done co i putini in brasso,il resto donne con bambini in braccio,
el resto, veci e puteleti a drio.il resto vecchi e ragazzi dietro.
  
Ma a star qua, no se magna no, par dio,Ma a stare qua non si mangia, no, per dio,
bisognerà pur farlo sto gran passo,bisognerà pur farlo questo grande passo;
se l’inverno el ne capita col giasso,se ci capita un inverno col ghiaccio,
pori nualtri, el ghe ne fa un desìo!poveri noi, ne fa una strage!
  
- Drento l’Otobre, carghi de fagoti,- A Ottobre, carichi di fagotti,
dopo aver dito mal de tuti i siori,dopo aver sparlato di tutti i ricchi,
dopo aver fusilà(4) tri quatro goti;dopo aver bevuto in fila quattro bicchieri;
  
co la testa sbarlota, imbriagada,con la testa intontita, ubriaca,
i se da du struconi in tra de lori,si abbracciano tra di loro,
e tontonando i ciapa su la strada!e brontolando si incamminano!
NOTE DEL TRADUTTORE:

(1) il “fraco” è l'unità di misura delle legnate (intese come bòtte) che si possono buscare a vario titolo.

(2) con la parola “vilani” si identifica in realtà qualsiasi personaggio rurale, ho preferito tradurre “contadini” perché sono loro ad occuparsi della cura dei vigneti.

(3) anche in italiano “strapazzarsi” significa abusare della propria fatica fino al sopportabile, dunque si sottintende la consapevolezza della sorte che li aspettava una volta giunti in America.
Motivazioni, epoca storica, azione scenica e meta sono gli stessi narrati molti anni dopo da Francesco Guccini in “Amerigo” dove racconta della partenza del prozio Enrico.

(4) naturalmente sarebbe stato più appropriato tradurre
“fulminato” o “fucilato” per descrivere l'impeto, che sottintende Barbarani, nel bere quei bicchieri, ma essendo ospitato in un sito Antiwar, non mi è parso proprio il caso…..


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