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Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète

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Versione italiana di Betto Balon e Salvo Lo Galbo dal sito Le...
SUPPLICA PER ESSERE SEPOLTO SULLA SPIAGGIA DI GALENZANASUPPLICA PER ESSER SEPOLTO NELLA SPIAGGIA DI SÈTE
  
La Carogna, che non m'ha perdonato maiIo e la Morte no, non siamo buoni amici,
Che fiori nei buchi del naso le piantaidacchè le seminai fiori nelle narici:
Mi vien dietro che sembra unta.mi sta inseguendo a capofitto!
Allora, dai funerali perseguitatoSiccome può trovarmi in qualsiasi momento,
Il testamento un po' mi sono aggiornato:io lo compilo adesso questo mio testamento,
Mi son concesso un'aggiunta.e mi concedo un poscritto.
  
Intingila nel blé fra Campo e il Formicaio,Nel calamaio blu del golfo di Lione,
Intìngici la penna, o mio vecchio notaio,tuffa la penna tu, notaio birbaccione
E, con la tua migliore scrittura:e scrivi bene, nel tuo studio
Questo è quel che s'ha a fare delle mie ossache ne sarà di me, quando entreranno in crisi
Quando, oramai sul ciglio di una fossal'anima e il corpo che volendosi divisi,
Loro e l'anima andranno alla rottura.divorzieranno con ripudio.
  
Quando la mia anima volerà all'orizzonteQuando l'anima andrà a posarsi volentieri
tra Capo Poro e Chiessi, passando per Pomonte,con le donzelle, coi dolci barricadieri,
come un falco sul Volterraiocon le commesse e i galeotti,
Ficcate la mia cassa tutta ammodinochiedo che gli ossi miei, già sgangherati e grigi,
su un vagonaccio del treno per Piombino,nel mio vagone letto, passante per Parigi,
Capolinea a Portoferraio.a Sète vengano condotti.
  
Il cimitero a Campo, cazzo, 'un c'entra più uno spillo,Anche perchè il mio sepolcro familiare,
Ci ha pure i suoi annetti ed è pieno zipillo,affollato com'è, potrebbe anche scoppiare!
e aspettando che buttin fuori qualcunoNon posso avere la pazienza
si rischia di far tardi, ed è un po' da cialtronidi attender che da lì qualche decano esca,
Dire a una salma, "Dé, lèvati da' 'oglioni,e il fatto che la mia carcassa sia più fresca
largo a' giovani!", qui 'un s'è nessuno.mica le da la precedenza.
  
Proprio in riva al mare, a du' passi dall'onde bluIn riva al mare voi scavatemi la fossa,
Scavate, se potete, una buchetta in giùcosì che i flutti blu mi bagneran le ossa;
Una fossetta molto spartanaun soffice e accogliente nido!
Vicino ai miei amici d'infanzia, i delfiniFarete in modo che qualche allegro delfino,
Su quella sabbia piena d'aghi di pinifedele compagnia di quand'ero bambino,
Sulla spiaggia di Galenzana.mi riconosca dal mio lido.
  
È una spiaggia dove, anche quand'è infuriatoConosco un posto in cui, se c'è una baraonda,
Nettuno non esce mai fuori dal seminato,Nettuno non avrà mai l'aria furibonda.
Dove, quando una barca va a fondoE a chi ha un naufragio imprevisto
Il capitano grida: "E qui comando io!il Capitano fa: "Comando io la truppa!
Pensate alla pellaccia, al vino ci penso io,Minuite di champagne e vino la scialuppa,
ognuno una damigiana, porco mondo."e chi s'è visto, si è visto!"
  
Ed è lì che una volta, a quindici anni fatti,Fu a quindici anni che io mi recai laggiù
Quando non basta più correre dietro ai gatti(da solo, a quell'età, non ti diverti più).
Ho conosciuto il mio primo amore,Conobbi lì il primo amorazzo:
E una sirena che passava un po' di làuna Sirena lei, tutt'altro che maldestra
m'ha preso e m'ha insegnato come si fa,e fu d'amor la mia primissima maestra,
m'ha insegnato il rimpianto e il dolore.tra i singulti e l'imbarazzo.
  
Rendo i dovuti onori a Paolo ValéryMi volgo a Valéry, con tanto di cappello:
Ma io, lo scribacchino, farò più di così,non farò come lui, io, insulso menestrello;
je ne suis pas un grand poète...Maestro non la prenda a male,
Paolino, dé, la gloria ce l'hai tutta tema se il suo verso è del mio più altisonante,
ma io ci ho un cimitero più marino di teil mio giaciglio sia del suo più stimolante,
E vado in culo pure a Sète.per chi vi ha il suolo natale.
  
Questa tomba, incastrata tra il cielo e il mareIo voglio che la mia tomba tra cielo e mare,
della tristezza non vuole sentir parlaresia sempre in grado di stupire e innamorare
Di gioia e bellezza la voglio piena:e non che sembri la mia gabbia.
Le bagnanti in topless vi si stenderannoMa serva, casomai, alle donne in bikini,
tutte abbronzate, e i bambini diranno:per denudarsi e faccia dire ai bambini:
"Che bello! Un castello di rena!""Che bello è quel castel di sabbia!"
  
Chiedo troppo? Sul quel mio pezzettinoSul mio avello, o sennò, almeno lì vicino
Piantateci, vi prego, una specie di pino,è mia volontà che ci piantate un pino,
Pino ombrellaio, se non vi scoccia...come un ombrello naturale.
Così potrà far ombra, ché qui picchia forte,Così difenderà da ogni insolazione
Agli amici che verranno dopo la mia mortel'amico che mi fa sincera concessione
A salutarmi e a far bisboccia.di un omaggio floreale.
  
Ed ora dalla Corsica, ora dal ContinenteE dalla Spagna a me, e anche dall'Italia,
arrivan lo scirocco, il libeccio e il ponentepiene d'odori e di una musica che ammalia,
pieni di odori e di suoniventi maestrali e tramontane
E verseranno gli echi sul mio sonno eternoporteran sulla mia ultima pennichella
di musiche e ballate, d'estate e d'inverno,la lieta melodia che fa la tarantella
di note, musica e canzoni.che fa il fandango e la sardana.
  
E se, scambiando la mia tomba per un cuscinoE se qualcuna poi l'userà come un letto,
verrà una francesina a fare un pisolinoe si addormenterà sopra il mio cataletto,
Con addosso meno che nullasenza costume nè parei,
Chiedo perdono già da ora a Manitùperdonami Gesù, e te lo chiedo già,
Se un'ombra strana un po' si rizzerà all'insù,se l'ombra della mia croce si stenderà,
è il Venturi che si trastulla.concupisciente, su di lei.
  
Poveri re, faraoni! Povero Napoleone!Povere voi, Maestà, e tu Napoleòn,
Povere illustri salme dentro al Pantheon!e le celebrità sepolte al Panteòn,
Povere ceneri di grande importanza!povera illustre rinomanza!
L'eterno villeggiante invidierete un po'Che invidia avrete voi di questo villeggiante
che coi suoi sogni naviga su un pedalò,che col suo pedalò, sulla marea montante,
Che passa la sua morte in vacanza,passa la morte in vacanza.
  
L'eterno villeggiante invidierete un po'Che invidia avrete voi di questo villeggiante
che coi suoi sogni naviga su un pedalò,che col suo pedalò, sulla marea montante,
che passa la sua morte in vacanza.passa la morte in vacanza.


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