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Nekni s warrac n Lzzayer

Lounis Aït Menguellet / Lewnis At Mangellat
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OriginalTraduzione italiana di Riccardo Venturi
NEKNI S WARRAC N LZZAYER

Tekker tmas, tuγal tensa
tensa tmas mazel tayed

Kul yiwen l wakṭis yekfa,
l kul wa times dissawed

Kul lqarn yurja lehna
waqila avrides yenad

Ohhh, a tamurtiw mliyi
anidat yismiw

L janaγd imazwurra
ayen issa adivan yilles

Kas jellas la natsεassa
kul assewgas yečča sgass

Nagad atinnaf yekfa
yibwas ma netdou γures ahhh

Ltamurtiw ldid
lhevs iyismiw

Tamurtiw tesεa a qarru
kul ma tessufaγ aεdawnis

Win l yefγan adasyedεu
iwaken urditswan yixfis

L t husayaγ daεwaṣṣu
dnukni itezla syiccris

Ohhh, ditiq nella
Miganz uzzajin nekfa

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen

Anwi darfik?
Anwi damccum?

Anwi duhdiq dwin?
Yewtan naγ win yetsrun?

Wi tsrun yeslav adyagrirav
yaddu dwu εakaz

Deg fas win tqen
asyarez aqarrus
adεicced di lehna adaw iffar

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen

Accimi tnudad
amek itlahud allan?

Wiyad asnan
adassafen aqarru

Ametvalart adess
uratsru nur tevγid aktawi

Tmurt attataf d negarra
taccid siddik yazenz mar akyar

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen

Henni imanik
kul ci igarez

Gar taktavtik di lakul
berkak ameyaz

Sers imuxik berka
anegaz ma nanak

Ba di ba lwaw mačči dl hemza
akemyen awk lεilm anga yella

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen

I-asteqsayaγ
widek

Yasnen i zgiγ
wahamaγ

γaf ayen awk iditsmaslayen uruminaγ
midaqaren yibwas adenzur lkaf assan kul amccum
ataf assaεdi dwin yamuten di lissar

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen

Ulac lezsas
kul ci yella

Lxir labbas
effecci la tetsrud aka?

Tevγid lkassneγ
lǧamm

Ahmed Rabbi tewuted afus
tezhud accema urkixus

εic di lehna d Lzzayer
εic di lehna d Lzzayer

Nukni s warrac n Lzzayer
urγizgir yiwen

Mi tekkar atsruṭ nevγa attidnar
tevγa attexla nevγa attaεmar

Narwa tamεict
dukassar dussawen.
NOI RAGAZZI D’ALGERIA

Il fuoco ha preso, poi si è spento
Il fuoco si è spento, un altro lo segue

Ognuno di noi di ricorda del suo tempo
A ciascuno il fuoco che ha trovato

Ogni epoca aspirava alla pace
La cui via era chiara

Ah ! Il mio paese !
Dimmi dov’è il mio nome

Gli anziani ci hanno lasciato
Di che far parlare la lingua a lungo

Ma noi abbiamo voglia a vegliar su di essa
Ogni anno ne muore un po’

Abbiamo paura di trovarla scomparsa
Il giorno in cui la cercheremo

Ah ! Paese mio !
Fai uscire il mio nome di prigione

Il mio paese è ben condotto
Ogni volta che deve cacciare i suoi nemici

Maledice chi se ne va
Lo vota alla perdizione [1]

Ma la maledizione ci ferisce
E ci lacera con le sue unghie

Ah ! Ci siamo, al giorno critico,
Poi quando l’incendio è passato, scompariamo

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Quando tutto vuole crollare
Noi vogliamo ritirarlo su

Quando tutto minaccia rovina
Noi vogliamo ricostruirlo

Sopportiamo a iosa
Gli alti e i bassi

Chi è l’alleato ?
Chi è il maledetto ?

Chi agisce con saggezza ?
Il boia o la vittima ?

Chi piange, sragiona
E va verso il precipizio

Vada con chi maneggia il bastone
Per colpire in testa chiunque alza la voce
Allora vivrai in pace sotto l’ala altrui

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Quando tutto vuole crollare
Noi vogliamo ritirarlo su

Quando tutto minaccia rovina
Noi vogliamo ricostruirlo

Sopportiamo a iosa
Gli alti e i bassi

Perché cerchi di sapere
Come vanno le cose ?

Ce ne sono di altri
Che sanno

In ogni caso tu non crolli
Bisogna ridere, non piangere

Se non vuoi che la morte ti porti via
Conserva un asso per la fine

E lascia che il tuo maestro
Ti porti dove vuole…perché lui sa

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Resta tranquillo
Tutto va per il meglio

Occupati del tuo libro a scuola
Smettila di farti domande

Lascia in pace il tuo cervello
Smettila di agitarti

Se ti dicono che B è B
E che U non è E

Tu saprai tutto
Tutta la scienza nascosta

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Quando tutto vuole crollare
Noi vogliamo ritirarlo su

Quando tutto minaccia rovina
Noi vogliamo ricostruirlo

Sopportiamo a iosa
Gli alti e i bassi

Ho chiesto
Ai saggi

Le loro parole le ho trovate
Strane

Non gli avevo creduto
Quando dicevano

Che un giorno la valanga si sarebbe staccata
E avrebbe travolto i malvagi
Felice chi sarà morto prima

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Quando tutto vuole crollare
Noi vogliamo ritirarlo su

Quando tutto minaccia rovina
Noi vogliamo ricostruirlo

Sopportiamo a iosa
Gli alti e i bassi

Non manca niente
Si trova di tutto

Tutto va benissimo
Di che ti lamenti, allora ?

Che tu voglia i tagli [2]
O la moschea

Loda Dio, applaudi
E sii felice, non ti manca nulla

Vivi in pace ragazzo d’Algeria
Vivi in pace ragazzo d’Algeria

Noi ragazzi d’Algeria
Non ci risparmia nessun colpo

Quando tutto vuole crollare
Noi vogliamo ritirarlo su

Quando tutto minaccia rovina
Noi vogliamo ricostruirlo

Sopportiamo a iosa
Gli alti e i bassi.
[1] Nel testo della traduzione si ha: Le voue à la “prédiction” (Lo vota alla “predizione”). L’espressione non ha chiaramente alcun senso, e deve trattarsi di un refuso per perdition. La cosa è confermata dal Blog di Arehoune.

[2] Così nel testo della traduzione (les coupes). Sous la coupe può significare però “essere schiavo”. Coupe significa anche “coppa”.



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