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Die Fahne hoch

anonimo
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OriginaleVersione italiana di Francesco Mazzocchi (seconda versione)
DIE FAHNE HOCH

Die Fahne hoch, das Schmalz ist aufgeschlagen,
die Margarine kostet schon 'ne Mark und zehn.
Uns knurrt immer noch der Proletariermagen,
vom Sozialismus ist noch nichts zu sehn.

Wir brauchen Brot, ihr gebt uns Wachparaden
und laßt den braunen Rundfunk auf uns los.
Ihr spielt die Herrn von Euer Gottes Gnaden,
kein Feuerwerk ist euch zu groß.

Der Winter kommt, wir haben keine Kohlen,
der Arbeitsdienst zieht uns den Rücken krumm,
und unsre Kinder laufen auf zerrissnen Sohlen
in eurem Gottesgnaden-Reich herum.

Einst kommt der Tag, da wird sich uns verkünden,
wer Freiheit liebt und Todesfurcht nicht kennt.
Dann werden wir ein rotes Feuerwerk anzünden,
in dem das ganze Dritte Reich verbrennt.
IN ALTO I PREZZI

In alto i prezzi, lo strutto del tutto finito,
la fame marcia tranquillamente a passo veloce,
Hitler e Goebbels, i nostri due camerati del popolo,
partecipano in spirito alla fame di noi proletari.

Nell’ufficio del lavoro si suona SOS,
tutti noi stiamo pronti a timbrare.
Invece di pane e lavoro il Führer ci dà solo parole,
e chi dice qualcosa, ha ancora poco da vivere.

La strada puzza di battaglioni bruni,
una piccola guardia fa il saluto al caposquadra.
Forse domani come pezzo grosso guadagnerà milioni,
ma questo per noi è un bruno pezzo di merda!


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