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Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan

Fabrizio De André
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Originale[2013]
VIA DELLA POVERTÀ [VERSIONI MODIFICATE E VERSIONE DA ALBUM], INCL. DESOLATION ROW BY BOB DYLAN

Il salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".
Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna
e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.

Almirante [1] sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Fra' John trafelato
e gli grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
e' Almirante che spazza via il sangue
in Via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.
Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore
e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.


I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.
Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli ventidue anni
è già una vecchia zitella
la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della Povertà.


Covelli [2] travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,
sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C.
Ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettronico
alla corte di Sua Maestà.

Ci si prepara per il 15 di giugno [3],
c'e' qualcuno che continua ad aver sete
Paolo VI [4] ha gettato via la tiara
si è camuffato in abiti da prete,
sta ingozzando a viva forza Berlinguer [5]
per punirlo della sua frugalità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà
e mentre Paolo grida
quattro suore si son spogliate già
Berlinguer sta per essere violentato
in Via della Povertà.

E bravo Leone [6] mattacchione,
il paese sta affondando nella merda
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e gli anarchici tutti annegati,
e Agnelli [7] e Indro Montanelli [8]
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando
e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti han pescato voti qua e là
e nessuno deve più preoccuparsi
di Via della Povertà.

A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,
i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato li vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno dal solito camino
e il vento da solo ride
e nessuno riuscirà
a ingannare il suo fottuto destino
in Via della Poverta'.


La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",
questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via della Povertà.


LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

La festa della liberazione
da questa voglia di serenità
e da quelli ubriachi di belle parole
da quelli sbronzi d’autorità come mio nonno, minatore di verbi
e congiuntivi di nessuna utilità
di rispetto per se stessi e per gli altri
praticamente l’infelicità
e questi bambini, pimpanti e codardi
che hanno già perso la verginità
l’imene rotto della meraviglia nessuna scintilla, una sega a metà
la festa della liberazione
ce ne son molti di cui mi libere- rei
a cominciare da quelli di famiglia
dai tarli che mi han regalato i miei
dalla voglia di cascare sempre in piedi
dalla tua scuola, all’università
che ti ha insegnato soltanto ad imparare
per imparare e adesso che si fa?
e mia sorella, rizzacazzi per scelta
un piercing sull’ombelico e sei una celebrità
in questo paesino di grandi repressi
pochi e squallidi amplessi, la mediocrità
la festa della liberazione
da tutti gli atei, compreso il sottoscritto
io prego molto, ma molto di più
di chi si inginocchia e prega il soffitto
e passo ore, giorni, mesi a pensare le stelle
e non guardarle mai
ho paura di vederlo spuntare
sorride e dice “Appino, che cazzo fai?”
e la marcia nuziale di tutti è un aereo che passa
e lascia una scia che divide il cielo da quelli buoni
e da quelli che han bisogno della polizia
la festa della liberazione
da questo talento di perdonarmi tutto
e perdono gli altri solo se comoda a me
dio quante balle, che mi son detto che ho detto a tutti quanti voi
invitati a casa mia e poi lasciati fuori
e mia sorella piange di nascosto
la sua ragazza le ha detto “muori”
e tutti i maschi del paese son in tiro
nell’attesa si picchiano, per toccarsi un po’
quanto è brutta tutta questa campagna
la gente si lagna e nemmeno un falò
mentre al centro han rubato il senso
centrare un bersaglio è proprio quello che vorrei
come mio padre 34 anni fa, una vita ad allontanarlo
e poi diventare come lui
NOTE AL TESTO:

dnd


[1] Giorgio Almirante (Salsomaggiore /PR/ 1914 - Roma 1988). Leader del MSI e suo segretario per lunghi anni. Ex repubblichino e segretario di redazione della rivista "La difesa della razza".

[2] Alfredo Covelli (Bonito /AV/ 1914 - Roma 1998). Esponente di primo piano del MSI, in cui rappresentava l'ala monarchica. Nel 1946 fondo' il PNM (Partito Nazionale Monarchico); conflui' nel 1970 nel MSI-Destra Nazionale. Fece poi parte di Democrazia Nazionale, il partito nato nel 1977 da una scissione del MSI e scomparso poco tempo dopo. Dal suo monarchismo il riferimento di De Andre' nell'ultimo verso della strofa.

[3] Il 15 giugno 1975 si svolsero le elezioni amministrative che videro uno storico "balzo in avanti" del PCI (circa il 34% dei voti).

[4] Il papa, ovviamente.

[5] Accostamento di Berlinguer al Papa nel 1974, l'anno del referendum sul divorzio...

[6] Giovanni Leone, allora presidente della repubblica (eletto coi voti decisivi della destra). Avvocato napoletano e parlamentare, e' scomparso in tardissima eta'. Di lui si ricordano certi celebri gesti scaramantici
e le sue dimissioni, nel 1978, in conseguenza dello scandalo Lockheed.

[7] Altro avvocato. Torinese, pero'.

[8] Ricordiamo che Indro Montanelli (scomparso il 18 luglio 2001) proprio nel 1974 aveva fondato "Il Giornale". Ex (?) fascista che poco prima di morire ha avuto in sorte di diventare una sorta di "idolo" della cosiddetta "sinistra" italiana. Fu gambizzato dalla Brigate Rosse nel 1977.


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