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Kopf Hoch!

anonimo
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Versione italiana di Francesco Mazzocchi

TÊTE HAUTE!

Quels que soient les fils que tisse le destin,
Tête haute et bien tendus les nerfs !
Car rien ne peut nous renverser
Si telles qu’ainsi nous restons.

Vers l’extérieur, prisonnières muettes,
Sans un mot, obligées, obéissantes,
Mais à l’intérieur toutes dressées,
Conscientes de notre pugnacité.

Aussi, tant qu’il faudra, nous voulons
Nous plier devant la force, attendre,
Avec l’espoir en la vie, attendre.
Car la vie est au-delà des baraques.
TESTA ALTA!

Quale che sia il filo che tesse il destino,
Testa alta e ben tesi i nervi!
Perché niente ci possa abbattere,
se noi solo rimaniamo quelle che siamo.

Di fuori tranquille, al pensiero della prigione
che ci costringe all’obbedienza.
Ma dentro dritte in alto,
nella consapevolezza della nostra forza.

Così noi vogliamo [dobbiamo], finché va così,
piegarci alla costrizione, all’attesa [resisterle]
e fiduciose attendere la vita
che sta al di là delle baracche.

Quale che sia il filo che tesse il destino,
Testa alta e ben tesi i nervi!
Perché niente ci possa abbattere,
se noi solo rimaniamo quelle/i che siamo.

Di fuori tranquille/i, al pensiero della prigione
che ci costringe all’obbedienza.
Ma dentro dritte/i in alto,
nella consapevolezza della nostra forza.

Così noi vogliamo [dobbiamo], finché va così,
piegarci alla costrizione, all’attesa [resisterle]
e fiduciose/i attendere la vita
che sta al di là delle baracche.
il plurale in tedesco non fa differenze tra maschile e femminile; la traduzione sopra, al femminile, fa riferimento al fatto che, come dice l'introduzione, si tratta di un canto delle prigioniere di Ravensbrück; grammaticalmente però è altrettanto corretta una traduzione neutra, che non saprei rendere in altro modo che col brutto e/i.
Lascio agli amministratori l'esame di questo problema


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