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Le clairon

Gaston Couté
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OriginalTraduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation...
LE CLAIRONIL TROMBETTIERE
  
Les tâcherons sont en grève,Scioperano i braccianti,
Un rouge soleil se lèveun rosso sole si leva
Sur les sillons de là-bas ;sui campi [1] di laggiù ;
Mais pour défendre la terrema per difender la terra
Des riches propriétaires,dei ricchi agrari,
En avant petits soldatsavanti, soldatini !
Tarata, tarata, tarata, tatatata !Pepperepeppeppè!
  
Un long frisson de révolteUn lungo fremito di rivolta
Passe parmi les récoltes :passa in mezzo ai raccolto :
Il faut marcher à l'instantmarciar sùbito addosso
Sur cette foule hagarde,a quella folla stravolta!
Sinon, soldats, prenez garde ;Sennò attenti, soldati :
C'est Gafsa qui vous attendc'è Gafsa che vi aspetta.
Tarata, tarata, tarata, tatatata !Pepperepeppeppè!
  
Qu'après vos charges farouchesCaricato spietatamente,
Le sang inonde les souchesche il sangue inondi i grappoli
Dans les vignes des patrons,nelle vigne dei padroni!
Pour faire sabrer tes frèresAl massacro dei fratelli,
Dont tu vécus la misère,la cui miseria hai condiviso! [2]
En avant ! sonne clairon !Avanti! Suona, trombettiere !
Tarata, tarata, tarata, tatatata !Pepperepeppeppè!
  
L'ordre est donné, l'heure est graveDato l'ordine; l'ora è grave.
Mais le clairon est un brave,Ma il trombettiere ha coraggio,
Est un brave petit gâs ;un ragazzino coraggioso ;
A peine a-t-il fait un gestenon ha fatto che un gesto,
Que tout son être proteste ;che si sente protestar dentro ;
Le clairon ne sonne pas !nessuno squillo di tromba!
  
Bravo ! mais que dans le cuivre,Ben fatto! Però che nell'ottone, [3]
Pour l'appel qui nous délivrea chiamare a liberazione
De nos communs exploiteurs,da chi ci sfrutta tutti,
Demain ton souffle résonne,risuoni domani il tuo fiato!
Petit clairon sonne, sonneSuona, suona, trombettierino,
A pleins poumons, à plein cœur !a pieni polmoni, con tutto il cuore!
Tarata, tarata, tarata, tatatata !Pepperepeppeppèèèè!!
[1] Leggendo magari in questi complicatissimi giorni le traduzioni a tappeto che sto facendo da Gaston Couté, vi sarete senz'altro accorti della “predilezione” che ha per certe parole. Una di queste è sillon. Fa parte, chiaramente, di tutto quel fraseggiare elevato che è tipico dei canti di protesta e di rivolta di ogni epoca e paese (si vedano i canti anarchici italiani). Si tratta di un lessico aulico e metaforico: ad esempio, i campi, sono sempre “solchi” (sillons). Per il termine in questione c'è pure, chiaramente, l'influenza della Marsigliese (qu'un sang impur abreuve vos sillons). Il “solco”, del resto, intende dare l'idea del lavoro.

[2] Pur non essendo le mie “traduzioni d'arte” (un giorno, se un bravo cantautore intendesse fare un po' di Couté in italiano, potrà servirsene come base), mi piace almeno un po' evitare pesanti traduzioni alla lettera, specialmente laddove l'italiano allungasse un po' troppo il centimetraggio della riga. Avverto quindi che la traduzione letterale di questi due versi è: “Per far sciabolare i tuoi fratelli / dei quali hai vissuto la (stessa) miseria”.

[3] Cuivre significa “rame” (è il nome dell'isola di Cipro, antichissima produttrice di rame, che si è sparso un po' ovunque: inglese copper, tedesco Kupfer...). Però, les cuivres sono, in musica, gli “ottoni”. Non credo esista nessuno strumento musicale di rame puro.


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