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Sen więźnia

Lubomir Szopiński
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OriginaleTraduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne...
SEN WIĘŹNIASogno di un prigioniero
  
Śniła mi się nasza wioska,Sognavo il nostro villaggio,
mazowieckie nasze piaski,Le nostre terre sabbiose di Mazovia,
a pod gruszą Matka Boska,E sotto il pero, la Madonnina
strojna w swej korony blaski,Bagnata dalla sua luminosa corona
na rozstajnych drogach stała…Stava ai crocicchi delle strade...
  
Śniła mi się nasza chatka;Sognavo la nostra casetta di campagna,
nad kądzielą pochylonaMia madre che filava
przędła sobie moja matka,La lana, china sul fuso.
samiuteńka, opuszczona,Era tutta sola, abbandonata,
stara, jak gołąbek biała…Grave d'età, coi capelli bianchi come una colomba.
  
Śniły mi się nasze łąki,Sognavo i nostri prati,
Pola strojne ciężkim kłosem,Campi adorni di grosse spighe di grano.
a rozśpiewane skowronkiIn lontananza cantavano le allodole
wydzwaniały drżącym głosemAnnunciando con le loro voci tremule
Bożą łaskę, Pana chwałę.Amor d' Iddio e ringraziamenti al Signore.
  
Śniły mi się Wisły wody,Sognavo le acque della Vistola,
A w nich rybek pełne krocie,Che scorrono piene di banchi di pesci.
Nasze pralechickie grody,La roccaforte della nostra antica Polonia, [1]
Ukapane w słońca złocie.Immersa nei raggi dorati del sole -
Niewzruszone i wspaniałe!Splendida e salda!
  
Śniła mi się puszcza ciemna,Sognavo le oscure foreste,
Mchem jej stopy podścielone,Un tappeto di muschio sotto ai piedi
od Prypeci aż do NiemnaDal Pripyat fino al Niemen [2]
Wiecznym śniegiem otuloneAmmantate da nevi eterne;
Śniły mi się nasze Tatry…Sognavo i nostri monti Tatra.
  
Śniło mi się – Mój Ty Boże!-Sognavo, -Dio mio!-
Bryzgające pianą w góręIl nostro meraviglioso mare polacco
nasze cudne polskie morze!...Che spruzza spuma nell'aria !
A nad morzem srebrnopióreE, appena sopra le acque, volavano
Mewy wzniosły się jak wiatry …Gabbiani come il vento, con le loro ali argentate...
  
Tak ci mi się dziwnie śniło…Questo sognavo ogni giorno...
Szkoda, że snem tylko było…Peccato, che era solo un sogno...
[1] Si veda la nota 1 alla traduzione italiana di Sen o pokoju.

[2] E' questa la “connotazione nazionalistica” di cui si parla in Sen o pokoju e che fu eliminata da Kulisiewicz assieme ai riferimenti religiosi: il Pripyat (pol. Prypeć) e il Niemen (lituano Nemunas) sono due fiumi della “Grande Polonia” storica, che comprendeva la Lituania e una discreta parte dell'Ucraina. Da notare che il Pripyat è il fiume che scorre nell'attuale zona del disastro di Chernobyl: Pripyat si chiama anche la città da allora totalmente abbandonata, che le “oscure foreste” si stanno letteralmente rimangiando.


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