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Вы жертвою пали

Anton Aleksandrovič Amosov [Arkadij Archangelskij] / Антон Александрович Амосов [Аркадий Архангельский]
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Le Chant des martyrs: La versione francese
1.

Siamo caduti vittime di una lotta fatale,
Per amore disinteressato verso il popolo.
Per lui abbiamo dato tutto il possibile,
Per la sua vita, per il lavoro e la libertà.

A volte languivamo in umide carceri,
Il loro illegale giudizio su di noi
I giudici carnefici hanno emesso; e in prigione
Andiamo, gemendo in catene.

E il despota festeggia in un sontuoso palazzo
Innaffiando l'ansia con il vino,
Ma sul muro già da tempo la mano fatale
Traccia lettere terrificanti.

2.

Egli cammina stanco, risuonano i ceppi,
In catene sono mani e piedi;
Calmo, ma triste, fissava avanti
Lo sguardo a una strada deserta.

Il sole di mezzogiorno arde spietato
E respira affannosamente per la polvere;
Ricordava vividamente chi, prima di lui,
Aveva percorso quel cammino.

Si serrava il petto in mortale tristezza
Con gli occhi annebbiati dal pianto...
Più forte si fa il caldo, e egli pensa:
“Sarebbe meglio il freddo della notte!..”

Ceppi arroventati da raggi cocenti
Avviluppati al corpo come serpenti,
Ed il sangue caldo scorre goccia a goccia
Dalle ferite aperte dalle catene.

Ma egli porta le catene con pazienza:
Soffre per la causa dell'amore
Perché non poteva guardar con indifferenza
Come un fratello muore in povertà.

E per molto tempo dovrà sopportare
Il pesante fardello della sofferenza...!
Dal petto spezzato non gli uscirà un lamento
Per scherno a quei diavoli delle tenebre!...

Nel suo petto regna la santa fede
Che la verità sia più forte dell'acciaio damaschino,
Che verrà il tempo in cui sarà apprezzato
Il sangue che ora egli versa per il suo fratello.

Scomparirà la prepotenza e il popolo insorgerà
Grande, possente, libero!
Addio, fratelli, con onore avete percorso
Il vostro nobile e valoroso cammino.
LE CHANT DES MARTYRS

Vous êtes tombés pour tous ceux qui ont faim,
Tous ceux qu'on méprise et opprime,
De votre pitié pour vos frères humains,
Martyrs et victimes sublimes.

Mais l'heure a sonné et le peuple vainqueur
S'étire, respire, prospère.
Adieu, camarades, adieu, nobles cœurs,
Adieu, les plus nobles des frères.

Pour prix de vos peines, la peine de mort,
Ou bien la prison pour la vie,
Du bruit de vos chaînes sont pleines encore
Les plaines de Sibérie.

Mais l'heure a sonné et le peuple vainqueur
S'étire, respire, prospère.
Adieu, camarades, adieu, nobles cœurs,
Adieu, les plus nobles des frères.


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