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Cantares

Joan Manuel Serrat
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Versione italiana di Giovanni Campanini
CANZONI

Tutto passa e tutto resta,
però il nostro è passare,
passare facendo cammini,
cammini sopra il mare.

Mai cercai la gloria,
né di lasciare nella memoria
degli uomini la mia canzone,
io amo i mondi delicati,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.

Mi piace vederli dipingersi
di sole e scarlatto, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
improvvisamente e scoppiare...
Mai cercai la gloria.

Viandante, sono le tue orme
il cammino e niente più;
viandante, non c'è cammino,
si fa il cammino camminando.

Camminando si fa il cammino
e voltando indietro lo sguardo
si vede il sentiero che mai
si deve tornare a calpestare.
Viandante non c'è cammino,
ma solamente scie nel mare...

Un tempo in quel luogo
dove oggi i boschi si vestono di biancospino,
si udì la voce di un poeta gridare
«Viandante non c'è cammino,
si fa il cammino camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...

Morì il poeta lontano dal focolare.
Lo copre la polvere di un paese vicino.
Allontanandosi lo videro piangere.
«Viandante non c'è cammino,
il cammino si fa camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...

Quando il cardellino non può cantare.
Quando il poeta è un pellegrino,
quando non ci serve a nulla pregare.
«Viandante non c'è cammino,
il cammino si fa camminando...»
Colpo dopo colpo, verso dopo verso..
Tutto passa e tutto resta
però è nostro il passar
passar facendo cammini
cammini sopra il mar.

Mai ricercai la gloria
né lasciar nella memoria
della gente il mio cantar.
Amo i mondi sottili
leggeri e gentili
come bolle di sapon.

Mi piace il lor colorarsi
d’oro e di rosso e volar
nel cielo azzurro, tremar
all’improvviso spezzarsi.
Mai ricercai la gloria.

“Viandante sono le tue orme
il cammino e nulla più,
viandante non c’è cammino,
si fa il cammino all’andare.

All’andare si fa il cammino
e volgendo lo sguardo indietro,
vedi il sentiero che mai
ripercorrere dovrai.
Viandante non c’è cammino,
solo scie nel mare.”

In questo luogo un tempo che fu
dove c’è il bosco e il biancospino
la voce di un poeta gridò
“viandante non c’è cammino
si fa il cammino all’andar”.
Colpo a colpo, verso a verso.

Morì il poeta lontano da casa
lo copre il suol d’un paese vicino
mentre partiva piamgeva così
“viandante non c’è cammino
si fa il cammino all’andar”.
Colpo a colpo, verso a verso.

Quando il fringuello non può più cantar,
quando il poeta è un pellegrino,
quando non serve più a nulla pregar
viandante non c’è cammino
si fa il cammino all’andar
colpo a colpo, verso a verso,
colpo a colpo, verso a verso,
colpo a colpo, verso a verso.


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