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Eva tomando el sol

Joaquín Sabina
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OriginaleTraduzione italiana di Lorenzo Masetti
EVA TOMANDO EL SOLEVA CHE PRENDE IL SOLE
  
Todo empezó cuando aquella serpienteTutto è cominciato quando quel serpente
me trajo una manzana y dijo prueba.mi ha portato una mela e m'ha detto "prova".
Yo me llamaba Adán,Io mi chiamavo Adamo,
seguramente tú te llamabas Eva.sicuramente tu ti chiamavi Eva.
Vivíamos de scuoters en un pisoVivevamo da squatters in un appartamento
abandonado de Moratalazabbandonato di Moratalaz
si no has estado allíse non ci sei mai stato
no has visto el paraíso terrenal.non hai visto il paradiso terrestre.
Cogimos un colchón de una basura,Abbiamo raccattato un materasso da un cassonetto,
dos sillas y una mesa con tres patas,due sedie e un tavolo con tre zampe,
mientras yo emborronaba partiturasmentre io scarabocchiavo partiture
tu freías las patatas.tu friggevi le patate.
Plantamos cañamones de ketamaAbbiamo piantato semi di maria
y un tiesto nos creció ante el ventanal,e ce ne crebbe un vaso davanti alla finestra,
con una rama de árbolcon un ramo di albero
de la ciencia del bien y del mal.della conoscenza del bene e del male.
  
A Eva le gustaba estar morenaA Eva piaceva abbronzarsi
y se tumbaba cada tarde al sol,e si stendeva ogni pomeriggio al sole,
nadie vio nunca una sirenanessuno ha mai visto una sirena
tan desnuda en un balcón.così nuda su un balcone.
Pronto en cada ventana hubo un maridoPresto a ogni finestra si affacciò un marito
a la hora en que montaba el show mi chica,quando cominciava lo show la mia ragazza strafica
aunque en la tele diera en diferidoanche se in tivù davano in differita
el Real Madrid - Benfica.Real Madrid - Benfica.
Un día la víbora del entresueloUn giorno la vipera del mezzanino
en trance a su consorte sorprendió,sorprese il consorte in trance
formó un revuelo y telefoneó al 092.fece un casino e telefonò al 113.
Y como no teníamos apellidos,E dato che non avevamo cognomi importanti
ni hojas de parra, ni un tío concejal,né foglie di fico, né uno zio consigliere,
ni más Dios que Cupidoné altro Dio che Cupido
no sirvió de nada protestar.non ci servì a nulla protestare.
  
Eva tomando el sol, bendito descontrol.Eva che prende il sole, benedetta mancanza di controllo.
Besos, cebolla y pan, que más quieres Adán.Baci, cipolla e pane, che vuoi di più Adamo.
  
Un juez que se creía Dios dispusoUn giudice che si credeva Dio ordinò
que precintara un guardia nuestro piso.di mandare una guardia a mettere i sigilli alla nostra casa.
No quedan plazas para dos intrusos en el paraíso.Non c'è più posto per due intrusi nel paradiso.
Estábamos sobre el colchón desnudosEravamo sul materasso tutti nudi
jugando a nuestro juego favorito,a giocare al nostro gioco preferito
al ver entrar la pasmaquando vide entrare gli sbirri
Eva no pudo sofocar un grito.Eva non poté soffocare un grido.
A golpes la bajó por la escaleraA calci la fece scendere per le scale
un ángel disfrazado de alguacilun angelo travestito da ufficiale giudiziario
sin importarle un pijosenza che gli importasse una sega nulla
que estuviera encinta de Caín.che fosse incinta di Caino.
Hoy Eva vende en un supermercadoOggi Eva vende in un supermercato
manzanas del pecado original.mele del peccato originale.
Yo canto en la calle Preciados,Io canto vicino a Puerta del Sol,
todos me llaman Adán.tutti mi chiamano Adamo.


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