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Horizon

Détroit
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OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
HORIZONORIZZONTE
  
Combien de temps déjàQuanto tempo oramai
Combien de temps passé dans ce tunnel sous le coup de sangQuanto tempo passato in questo tunnel in preda a un'emorragia cerebrale
Pas éternelNon eterna
Éternellement enfoui derrière la porte closePer sempre sepolto dietro alla porta chiusa
Et la vitre sans tainE al vetro unidirezionale 1
La peau de quartz verreLa pelle di vetroquarzo
  
Il ne fait jamais nuitNon fa mai notte
Sous ce jour de néonIn questo giorno al neon 2
Mais l'aiguille en surgitMa s'intravede la lancetta
Sous les paupières closesSotto le palpebre chiuse
  
Parfois la porte s'ouvreA volte la porta si apre
Pour aller faire tourner ton fantôme sur lui-mêmePer andare a far girare il tuo fantasma su se stesso
Sous un ciel barbeléSotto un cielo spinato 3
Quartier de sol glacé de haute sécuritéPezzo di terreno ghiacciato di massima sicurezza 4
Et ce soir les chiens ninjasE stasera i cani ninja
Hurleront de ce solUrleranno da questo terreno
  
Je sais qu'il faut se taireSo che bisogna tacere
Au loin le tonnerre grondeLontano romba il tuono
Éradiqué du MondeSradicato dal Mondo
évincé de la TerreDivelto dalla Terra
  
Cherche ton horizonCerca il tuo orizzonte
Entre les cloisonsTra le pareti delle celle
  
Le rythme carcéral passe par la tuyauterieIl ritmo carcerario passa dalle tubazioni
Un dialogue de misère pourrait dire qu'on est en vieUn miserevole dialogo potrebbe dire che si è vivi
Ou bien qu'on fait comme siOppure che si fa finta di vivere 5
Et qu'on sait que ça n'a plus ni le moindre sensE che si sa che questo non ha né il minimo senso
Ni la moindre importanceE né la minima importanza
  
Qui de ma tête ou de mon cœur vaChi dalla mia testa o dal mio cuore 6
Imploser comme une étoileImploderà come una stella 7
Quel débris ou quel morceau de moiQuale maceria o quale pezzo di me
D'abord, te rejoindra, te rejoindraTi raggiungerà per primo, ti raggiungerà
  
Cherche ton horizonCerca il tuo orizzonte
Entre les cloisonsTra le pareti delle celle
  
Au dehors le spectacle abjecte continueFuori continua lo spettacolo abietto 8
Et tous les doigts pointés en déluge de papierE tutti i diti puntati sotto forma di diluvio di carta stampata
Envahissent les avenuesInvadono le strade 9
Et tentent de boucher les pores de nos peauxE tentano di tappare i pori della nostra pelle
Prière pour que jamais ils n'y arrivent tout à faitVi prego, che mai riescano a farlo del tutto
  
Cherche ton horizonCerca il tuo orizzonte
Traverse les cloisonsAttraversa le pareti delle celle
NOTE E IMPRESSIONI

[1] Propriamente, il glace sans tain è lo « specchio segreto », privo di foglia, che permette la specchiatura da un lato mentre dall'altra permette la visione di ciò che si trova dall'altro lato. Di conseguenza, la vitre sans tain è la vetrata sfumata dall'interno, ma che invece permette la perfetta visione dall'esterno. Tipica vetrata carceraria, per la quale si è usata qui la definizione tecnica di « vetro unidirezionale ».

[2] E' da generalizzato regolamento carcerario che, in cella, la luce artificiale resti costantemente accesa. Causa di sconvolgimento del normale ritmo circadiano, il cosiddetto « orologio biologico », con tutte le conseguenze cliniche, gravissime, che ciò comporta. Un semplicissimo particolare che fa capire che il carcere non « tende alla rieducazione », ma alla distruzione del condannato.

[3] Alla fine ho scelto di tradurre alla lettera : les barbelés è il filo spinato dei lager e delle galere. Avevo pensato a « cielo reticolato », « cielo di filo spinato », ma poi è stato meglio lasciare la terribile metafora.

[4] Difficile riprodurre i doppi sensi di questo verso. Quartier è sì « pezzo, lotto di terreno » (quartier de sol « lotto di terreno ») ma è anche, ovviamente, il « quartiere » in senso militare.

[5] Così ho tradotto l'originale ellittico, qu'on fait comme si. Solo in parte possono essere rese con equivalenti espressioni ellittiche italiane effettivamente in uso.

[6] A mio parere, questa strofa ha un nome e un cognome : Marie Trintignant.

[7] Vorrei far notare l'attenzione estrema al particolare, rapportata alla situazione vissuta : una stella « implode », non « esplode » al termine della sua vita. La metafora è chiara : essendo Cantat stata una « stella » artistica, gli è riservata l'implosione finale. Aggiungerei : e la trasformazione in buco nero. Mi scuso magari per qualche certa imprecisione astronomica, sono a livello di libriccino elementare in tale disciplina.

[8] Rimando all'introduzione a tale traduzione. Si può facilmente immaginare, anche senza aver seguito troppo la cosa, il linciaggio cui è stato sottoposto Bertrand Cantat : ho sempre sospettato fortemente che, in fondo, non si aspettasse altro e lui ha servito la cosa su un piatto d'argento con il suo colpo di genio in Lituania. Traduzione : alla fin fine, il grande Cantat arcinemico, ad esempio, del Fronte Nazionale e di Jean-Marie Le Pen, si è comportato come il solito maschietto violento che piglia a mazzate la compagna e la ammazza. Un fascista, insomma. Scrisse Sylvia Plath in una sua famosissima poesia (dedicata al padre) : Every woman loves a fascist, ma senza arrivare a tale bisognerebbe guardare dentro se stessi e percepire il proprio, personale fascismo, la violenza che abbiamo dentro senza alcuna eccezione. Solo rendendosene conto, si può riuscire a dominarla. Fatto sta che il linciaggio morale (e fisico) di chi ha commesso un dato fatto è e resta uno spettacolo abietto, a prescindere da chi lo faccia notare (Cantat compreso). Penso a chi si sente in dovere dal radunarsi di fuori dalle caserme quando esce fuori ammanettato l'autore dell'orrendo crimine di turno, per urlargli di tutto e augurargli forche, fucilazioni e fini orrende. Secondo me, queste persone non sono diverse da lui. E mi fanno schifo e paura. E penso, ovviamente, alla spazzatura giornalistica e politica : chi invoca la pena di morte per lo stupratore è sovente lo stesso che vorrebbe ributtare a mare l'immigrato. Va da sé che il Fronte Nazionale avrebbe pagato per avere cento Bertrand Cantat, credete che a tutta 'sta gente importasse una mazza della povera Marie Trintignant... ?

[9] Letteralmente « i viali ».


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