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Ciaô Turin

Gipo Farassino
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Versione di Sergio Ponalini & Radio boys

CIAO TORINO

Ciao Torino, io vado via,
vado lontano a lavorare.
Io non so né cosa sia,
sento il cuore tremolare.

Ciao Torino, mia bella terra,
che tristezza, che pensieri.
Non mi sembra neanche vero
di doverti abbandonare.

E non vedrò più né la Mole,
né i suoi giardini.
E nemmeno porterò più
le belle ragazze al Valentino.

Ciao Torino, io vado via,
vado lontano a lavorare,
ma darei la vita mia
per poter presto ritornare.

Stamattina sono arrivate delle lettere,
le ha portate ridendo il postino.
O mia bella città, devo partire
e lasciarti, mia bella Torino.

E non vedrò più né la Mole,
né i suoi giardini.
E nemmeno porterò più
le belle ragazze al Valentino.

Ciao Torino, io vado via,
vado lontano a lavorare,
ma darei la vita mia
per poter presto ritornare.
Ho firmato una carta stamani
Per lavoro, lontano di qua
Che tristezza partire domani
E lasciar la mia bella città

Ciaô Turin, io vado via
Vò lontano a lavorar
Io non so che cosa sia
Ma il mio cuore sento tremar

Ciaô Turin, che nostalgia
Che sia vero non mi par
Cara e bella città mia
Il doverti salutar

Non vedrò più la mia Mole
Né il Valentin
Scorderò le belle tose
E le madamin

Ciaô Turin, io vado via
Vò lontano a lavorar
Ma darò la vita mia
Per potere ritornar

Città che fai bella la vita
Mia cara e gentile Turin
Dove suona una lingua che invita
La gente a scambiarsi basìn

Ciaô Turin, io vado via
Vò lontano a lavorar
Io non so che cosa sia
Ma il mio cuore sento tremar

Ciaô Turin, che nostalgia
Che sia vero non mi par
Cara e bella città mia
Il doverti salutar

Non vedrò più la mia Mole
Né il Valentin
Scorderò le belle tose
E le madamin

Ciaô Turin, io vado via
Vò lontano a lavorar
Ma darò la vita mia
Per potere ritornar


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